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Il quarto anno (o il ventiquattresimo) di resistenza al Terzo Valico (2015)

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Come da consuetudine ripercorriamo attraverso gli articoli, le foto e i video del nostro sito un nuovo anno di lotta contro la costruzione della “grande opera inutile”. Contro ogni pronostico, quattro anni dopo l’inizio del nuovo ciclo di lotta contro il Terzo Valico, siamo ancora qua ostinati a proseguire la resistenza contro un’opera che sta devastando la nostra terra. Quattro anni dopo abbiamo pensato che per continuare a resistere occorresse anche dotarsi di un nuovo sito. Lo avete fra le mani, visitatelo in lungo e in largo e scoprirete che abbiamo aggiunto delle vere e proprie chicche, come un filmato inedito della prima marcia popolare contro il Terzo Valico andata in scena quasi dieci anni fa, il 22 aprile del 2006. Rivisitate tutti gli articoli “gli anni di resistenza” vi troverete tante belle sorprese fatte di fotografie e video. A voi il giudizio sulla nuova creatura che ci ha tenuto al lavoro in questa pausa natalizia (davvero avete creduto per un istante che fossimo in ferie?), da parte nostra un infinito ringraziamento a Cato (qui ritratto in foto a beneficio della polizia postale) senza cui ciò che avete fra le mani sarebbe rimasto esclusivamente nelle nostre teste.

Gennaio 2015

L’anno si apre, tanto per cambiare, con l’ennesima porcata del caro Cociv, il consorzio costruttore del Terzo Valico. A caccia di consenso vorrebbero entrare nelle scuole genovesi per catechizzare i bambini sulla bontà del Terzo Valico. Un progetto che verrà respinto grazie alla mobilitazione dei genitori e del movimento. Intanto prosegue la disinformazione e viene annunciato il finanziamento del terzo lotto, mentre i Vigili del Fuoco prendono parola intorno alla grande opera. Il nostro sito è ancora una volta sotto l’attenzione dei censori e pochi giorni dopo avviene un grave incidente nel cantiere di Trasta. Il movimento annuncia la sua assemblea popolare che vedrà il tutto esaurito e l’Unione Europea boccia ancora il Terzo Valico. La casa di Luigi Grillo, storico sponsor dell’opera, viene perquisita a causa di presunti legami con la ‘ndrangheta. Chi l’avrebbe mai detto?

Febbraio 2015

Il carrozzone della logistica alessandrina viene affidato nelle mani di un notissimo tangentista e pochi giorni dopo nuovo incidente sul lavoro nel cantiere di Campomorone. Le ditte impegnate nei lavori non riescono neppure a rispettare il codice della strada nel silenzio delle amministrazioni e continuano i problemi di costruzione del Terzo Valico. Arriva la cattiva notizia della condanna in primo grado ai danni di Claudio per un’iniziativa di lotta al cantiere della Pieve di Novi, ma pochi giorni dopo arriva quella buona della revoca delle sue misure cautelari: finalmente libero di tornare nella propria terra! Intanto il movimento scende nuovamente in strada per bloccare un esproprio a Pontedecimo con Cociv che passa decisamente la soglia del ridicolo. Ad Arquata pochi giorni dopo l’inaugurazione della sede del comitato avviene un ammutinamento annunciato in anteprima dal nostro sito, il cantiere di Radimero viene chiuso. Folte delegazioni di No Tav – Terzo Valico partecipano alle manifestazioni No Tav di Peschiera del Garda e di Torino. Il Sindaco di Pozzolo inizia la sua personale crociata contro il movimento mentre la magistratura sequestra la cava Castello Armellino a Tortona. Riparte la lotta a Sezzadio e nuova azione di disturbo al cantiere del Maglietto in Valverde.

Marzo 2015

Cade la testa di Pietro Paolo Marcheselli per mancanza dei requisiti antimafia e un articolo del sito approfondisce cosa vi sia dietro la vicenda delle cave. Mentre proseguono le attenzioni della magistratura intorno ai cantieri pizzichiamo l’ennesima ditta impresentabile a Novi. Nuovo incidente nel cantiere di Campomorone mentre viene tirata fuori una ridicola analisi costi/benefici dell’opera e gli operai del Cociv vengono colti a scaricare cemento nel rio Traversa. Arriva un vero e proprio terremoto sul Terzo Valico e sul sistema grandi opere con l’arresto di Ercole Incalza mentre il movimento è nuovamente in strada a Pontedecimo. Dalla lettura delle carte della Procura fiorentina emergono parecchi dettagli agghiaccianti: una tangente del Gruppo Gavio per far partire i lavori del Terzo Valico, Lupi che non vuole dirottare i fondi agli alluvionati, la Prefetta di Alessandria che telefonava ad Incalza. Intanto continuano i guai giudiziari di Antonello per aver offeso “la reputazione e il decoro” del Cociv e viene denunciato dal movimento uno strano giro di camion fra la Valverde e Novi. Il 26 marzo in conferenza stampa il movimento convoca una marcia popolare per il 18 aprile ad Arquata, nuove giornate di lotta in Valverde e solito pienone all’assemblea di Arquata con gli amministratori valsusini.

Aprile 2015

Il mitico Walter Lupi, commissario del Terzo Valico, viene condannato dalla Corte dei Conti e a Novi arriva a lavorare la Di Vincenzo. Ancora mobilitazioni a Pontedecimo intorno all’esproprio di via Coni Zugna con la nascita di un nuovo presidio (a fine anno si capirà chi aveva ragione) e un’imponente mobilitazione di centinaia di persone impedisce per l’ennesima volta l’esproprio del Presidio No Tav di Radimero. E’ una grande prova di forza, preludio di quello che avverrà tre giorni dopo. E’ il 18 aprile e migliaia di partigiani invadono nuovamente Arquata Scrivia per provare a chiudere definitivamente la partita del Terzo Valico. Pochi giorni dopo parte un nuovo esposto questa volta indirizzato alla Procura di Firenze e si riapre con forza il fronte delle cave di Alessandria con l’annuncio di una manifestazione fissata per il 23 maggio. La raccolta fondi lanciata per contribuire alle spese legali del movimento va a gonfie vele.

Maggio 2015

Report firma un’inchiesta sul sistema grandi opere dopo l’arresto di Incalza: si parla ovviamente anche di Terzo Valico, mentre Rita Rossa pare perdere le staffe per il crescere della mobilitazione popolare ad Alessandria. Nuova trasferta di una delegazione di attivisti a Castelnuovo del Garda contro il Tav Brescia – Verona. Il Comune di Campomorone, in linea con quello di Pozzolo, dà sfoggio di cosa significhi essere democratici ed emerge cosa era stato scaricato dai devastatori nel rio Traversa. Nuova giornata di mobilitazione a Pontedecimo con blocco dei camion e manifestazione e nuovo esposto in Procura firmato Valverde NoTav. Il 23 maggio oltre un migliaio di persone marciano ad Alessandria contro cave e Terzo Valico, pochi giorni dopo viene scoperto che il Presidio di Arquata è diventato con un sotterfugio di proprietà del demanio. Rita Rossa esce con le ossa rotte da un confronto con i cittadini a Spinetta.

Giugno 2015

Viene recintata l’area del presidio di Radimero e immediata è la risposta del movimento. Anche l’Anpana si schiera contro le cave alessandrine del Terzo Valico e vengono effettuati numerosi arresti in Provincia di Alessandria per traffico illecito di rifiuti: dietro il dito c’è il Terzo Valico. Conferenza stampa del movimento a Tortona e una fiaccolata percorre le strade di Pontedecimo. Nuova assemblea partecipatissima ad Alessandria, Lorenzo e Claudio vengono assolti con formula piena per via Tecci grazie al lavoro dell’ottimo legal team No Tav – Terzo Valico e nuovo disastro a Trasta. Un pullman pieno di attivisti parte alla volta della Valsusa per la bella giornata di resistenza del 28 giugno e l’Europa decide di non scucire neppure un Euro per il Terzo Valico.

Luglio 2015

Arriva l’ennesima ditta di merda (scusate il francesismo ma non trovavamo termine migliore) a Novi e inizia il processo a carico di Antonello. Il Comune di Serravalle stende il tappeto rosso al Cociv e si verifica l’ennesimo incidente sul lavoro questa volta ad Arquata nel silenzio assordante di quel poco che rimane del sindacato. La Procura di Genova apre un’inchiesta sui piloni nei torrenti Verde e Polcevera. Il 18 luglio doppio appuntamento di autofinanziamento: l’ormai famosa farinata NoTav ad Arquata e cena a Pontedecimo. I cittadini di Moriassi ad Arquata diffidano il Sindaco che come sempre fa tante belle parole e nessun fatto. Assemblea riuscitissima a Tortona e La Lande finisce nei guai per camorra (noi lo avevamo scritto con mesi di anticipo). Esplode lo scandalo amianto a Campomorone (il movimento lo aveva detto con anni di anticipo) e i lavori del Terzo Valico sono pieni di problemi.

Agosto 2015

Il 1 agosto nuova giornata di lotta ad Arquata e in Valverde iniziano i preparativi di quella che sarà una lunga e ben riuscita campagna di mobilitazione. Un centinaio di persone vanno a chiedere chiarimenti sull’amianto alla Sindaca di Campomorone e due giorni dopo gli attivisti valverdini del movimento, che tenevano sott’occhio il cantiere giorno e notte, diffondono alcune foto che scateneranno un vero e proprio polverone. L’11 agosto i No Tav bloccano i camion pieni di amianto in uscita dal cantiere di Cravasco, sarà solo l’inizio di dieci giorni di resistenza che porteranno alla sospensione dei lavori. Nuova vittoria in Tribunale in un processo per diffamazione e fra Fegino e Trasta 180 famiglie rimangono senz’acqua. Il 28 agosto, mentre è in corso la festa No Tav di Novi arriva la più brutta delle notizie possibili: muore in ospedale Gianfranco Marchesotti, fondatore del comitato serravallese contro il Terzo Valico, anima e cuore indispensabili per tutto il movimento. Una folla impressionante gli renderà omaggio nella sua Stazzano per l’ultimo saluto. Quanto ci manchi Gian!

Settembre 2015

Il 3 settembre conferenza stampa del movimento sull’esproprio del presidio di Radimero e sulle mancanze del Comune di Novi Ligure. Pochi giorni dopo viene reso pubblico il bilancio della festa di Novi e il 9 settembre una folta delegazione partecipa alla fiaccolata in Valsusa. Resta chiuso il cantiere di Cravasco per il problema amianto, si svolge una partecipatissima assemblea a Isoverde e arrivano gli avvisi di garanzia al Cociv per come ha eseguito lo smaltimento. Esce nelle librerie “Terzo Valico. L’altra Tav” un libro di Mauro Ravarino che verrà presentato ad Arquata, Tortona, Alessandria, Casale, Isoverde, Bussoleno, Torino, Genova e Novi Ligure. Sabato 19 settembre nuova giornata di blocco dei camion e dei cantieri ad Arquata ed è un successo la festa NoTav di Isoverde. Venerdì 25 settembre va in scena di notte la più spettacolare delle iniziative di disturbo dei cantieri. Rocciatori No Tav si calano con le corde nel cantiere di Cravasco mentre fuochi di artificio salutano l’iniziativa. Il 26 settembre grande manifestazione a Sezzadio e Il giorno dopo un’ottantina di NoTav occupa con un blitz a sorpresa il cantiere di Radimero ad Arquata che resta bloccato per tutto il giorno.

Ottobre 2015

Il Cociv e i suoi avvocati perdono la testa e minacciano denunce a chiunque ha condiviso sui social le foto di come smaltissero (coi piedi) l’amianto. Il 6 ottobre parte il ricorso al Tar contro l’aggiornamento del piano cave del Terzo Valico e il giorno dopo nuova azione di resistenza in Valverde blocca i camion in uscita da Cravasco. Il 9 ottobre ancora una giornata di mobilitazione in Valverde e due giorni dopo una polentata al presidio di Arquata si trasforma nell’ennesima giornata di lotta con grande sfoggio di reparti antisommossa. Nuova trasferta a Desenzano per dar manforte ai comitati contro la tratta Tav Brescia – Verona. Il 22 ottobre solleviamo dalle colonne di questo sito il caso della ditta Allara, intanto in Valverde proseguono senza sosta le iniziative verso la fiaccolata. Sabato 24 ottobre oltre 600 fiaccole di resistenza illuminano la Valverde per chiedere di chiudere i cantieri del Terzo Valico. Tre giorni dopo il Consiglio Comunale di Campomorone a guida PD boccia la mozione di chiusura del cantiere di Cravasco fra contestazioni, urla e fischi dei cittadini inferociti. Il 31 ottobre viene indetto l’Halloween No Tav al presidio di Arquata. Lo scherzetto riesce alla grande con le forze dell’ordine lasciate sole solette a passarsi una notte al freddo e al gelo.

Novembre 2015

Viene lanciata la campagna “Alessandria salva il tuo lago”: una delle cave alessandrine che vorrebbero riempire con lo smarino è un grande e bel lago alle porte della città. Una Prefettura sbadata fa dissequestrare l’impianto delle inchieste. Sabato 7 novembre oltre un centinaio di persone partecipano alla biciclettata fino al lago presso il sito di cava Clara e Buona e si riconvocano in assemblea. La Rossa dà i primi segni di cedimento sulla questione delle cave mentre procede il processo ad Antonello. Il Sindaco di Pozzolo perde totalmente la testa mentre quello di Alessandria revoca l’autorizzazione delle cave Alessandrine. Nulla di definitivo. Viene intanto reso noto dal nostro sito chi è il proprietario del lago di Alessandria.

Dicembre 2015

Dopo una veloce riapertura viene nuovamente annunciata la chiusura del cantiere di Cravasco ma continuano i movimenti dei camion. E’ ancora l’amianto il problema da risolvere. Il 5 dicembre nuovo confronto acceso fra popolazione e amministrazione comunale di Campomorone. Il 7 dicembre entrano in scena le splendide “Grandi Mamme contro le Grandi Opere” che inscenano una protesta davanti al cantiere. Il giorno dopo un’ottantina di No Tav – Terzo Valico partecipano alla marcia da Susa a Venaus indetta dal Movimento No Tav. L’anno non è ancora finito e all’alba di sabato 12 dicembre viene bloccato a sorpresa il cantiere di Cravasco. L’iniziativa si protrae ininterrottamente giorno e notte fino alla tarda serata di domenica ma dopo il blocco il movimento annuncia di continuare la sua lotta. Il 17 dicembre è un successo l’assemblea NoTav di Pozzolo e il Tar riconosce che l’esproprio di via Coni Zugna a Pontedecimo è stato eseguito in modo illegale. Si svolge la tradizionale cena natalizia a Novi Ligure e arrivano gli auguri dalla Valverde NoTav. Si chiude così il quarto anno (del nuovo ciclo iniziato nel 2012) o il ventiquattresimo (dalla nascita del primo comitato il 9 giugno 1992) di resistenza al Terzo Valico.

Noi che avevamo scritto che saremmo tornati con una bella sorpresa abbiamo mantenuto l’impegno: ecco davanti ai vostri occhi il nostro nuovo sito che in questo anno è ulteriormente cresciuto. Nel 2015 ha avuto 168.392 visitatori diversi, 395.857 visite e 1.366.176 pagine viste, con una crescita nei mesi di ottobre, novembre e dicembre di oltre il 100% sulla media dei mesi precedenti. E’ possibile leggervi 1134 articoli e guardare un’infinità di foto, video, manifesti e volantini.

Dobbiamo resistere un minuto più di loro. Abbiamo iniziato questa lotta per vincerla. Forza NoTav prepariamoci ad un nuovo anno di resistenza!

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