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Veleni e mafie: né a Tortona, né altrove!

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Molto buona la partecipazione degli abitanti del Quartiere Oasi all’assemblea popolare  “Cave, rifiuti tossici e Terzo Valico: conseguenze per la salute”, organizzata dal Comitato No tav Terzo Valico Tortona, ieri sera 22 luglio ai giardinetti di Area Matteotti. Si è parlato di amianto e altri veleni col Dott. Toniolo, dei rischi connessi ai lavori del Terzo Valico e alla presenza di rifiuti tossici interrati in grandissime quantità nelle cave del tortonese (come rivelato dall’informativa dei Cc Noe , Indagine “Triangolo” su traffico e smaltimento illecito di rifiuti tossici tra Liguria, basso Piemonte e Lombardia).

Tortona parrebbe essere il centro nevralgico di queste attività illecite (indagine ancora in corso) e nelle terre sopra cui si coltiva (in alcune zone,mais e granturco) è stato trovato di tutto:  lastre di amianto, cavi elettrici, tubi di metallo e di plastica, parti di auto, filtri per olio, sacchi plastica, bidoni e fusti metallici, inerti da demolizione, asfalto, benzopirene, idrocarburi, cromo, nichel, piombo, cadmio etc. etc.

Per es. nei rifiuti di Cava Vidori sono stati rinvenuti cromo e nichel (provenienti dal Centro benessere Bellavita di Spinetta, dove lavorò ai
cantieri il gruppo Ruberto) con tale livello di contaminazione:  per il cromo, 123 microgrammi per Kg contro un limite di 15, mentre per il nichel 70 microgrammi per Kg contro un limite di 30.

L’anno scorso durante un convegno con diversi medici a Sale furono diffusi altri dati preoccupanti sull’aumento dei casi di patologie gravi nella nostra zona: tra il 2004 e il 2010, aumento dei tumori maligni del colon (+60,9% uomini e +60,6% donne), e del polmone (+72,1% uomini e +70,6% donne). In crescita anche il tumore alla mammella.

Siamo proprio sicuri che non vi sia una relazione tra le due cose?

Chi ci garantisce che non vi sia un nesso?

Qual è lo stato delle falde nelle zone a ridosso delle cave sotto sequestro (in zone dove  peraltro si coltiva) ?

Le cave coinvolte nel tortonese sono già numerose: Castello Armellino (era destinata al deposito di 1.300.000 mt. cubi di smarino e schiumogeni degli scavi tav) sotto sequestro per ritrovamento idrocarburi e vari altri inquinanti in grandi quantità; Cava Vidori e cava area recupero in strada vecchia per Sale (tutte e due di Ruberto); Cascina Aliprandina (tra Tortona e Castelnuovo), dove operò la ditta Gandini che fece anche una bonifica con materiali inquinati; Cava Viscarda, a Sale, di proprietà dei Franzosi.

I nomi delle ditte coinvolte in questa indagine (ancora in corso) rientrano anche nella partita del Terzo Valico, come ditte che movimentano terra o che forniscono mezzi e /o servizi per i lavori del Terzo Valico.

Una ditta dei Ruberto è anche proprietaria della cava Montemerla, quella all’Oasi, destinata al deposito di 2.200.000 metri cubi di smarino con
amianto, proveniente dai cantieri in Val Lemme, posta in area esondabile, allagata lo scorso autunno in occcasione dell’alluvione, e non ancora uscita di scena nonostante tutto.

Ormai però le cave (e il traffico di rifiuti) ci preoccupano tutte, per questo abbiamo chiesto lo stop immediato alle attività di conferimento in cava e controlli capillari. Lo stop al traffico di camion che trasportano i materiali di scavo del Terzo Valico, ghiotta occasione per svolgere le attività illecite di cui sopra.

Solo ieri, dopo circa un anno e mezzo dal deposito di una petizione popolare (più di 1800 firme per lo stop alle cave e ai camion sulle nostre strade), il Comune di Tortona si è degnato di rispondere (a poche ore dall’Assemblea popolare..una coincidenza?)

Peccato che la risposta sia insoddisfacente, vaga, evasiva. Un gioco allo scaricabarile (nulla parrebbe di esser competenza del Comune!), una serie di contraddizioni da un capoverso all’altro (non si intende concedere la Montemerla, salvo dichiarare dopo poche righe che si potrebbe darne una parte se prima venissero ultimati i lavori della tangenziale!); un gioco anche nel conteggio dei camion sulle strade, che per il Comune sarebbero poche decine in più al giorno, mentre chi si sia davvero letto il piano traffico del Cociv (ente costruttore dell’opera) sa molto bene che si tratta di centinaia e centinaia di viaggi camion in più al giorno sulle nostre strade..ma forse quelli in tangenziale il Comune non li conta..!)

E ancora: come mai il Comune minaccia di bloccare i lavori del terzo valico se non verranno inseriti personaggi del territorio nella cabina di regìa dell’opera e poi sostiene di non aver la facoltà di farlo in altre occasioni, non ritiene opportuno farlo ora, per il sano principio di precauzione, di fronte ad uno scenario così inquietante?! Come mai sulle mafie tace, limitandosi ad inviare una mail di richiesta informazioni alla Prefettura?

Sottolineando l’assordante silenzio dell’Osservatorio Ambientale (..ma cosa osserva?..) e attendendo il Consiglio Comunale aperto (non si bara, per noi aperto significa che può parlare chiunque, non solo le Associazioni, e vogliamo risposte lì, quella sera, dagli Amministratori, di fronte ai cittadini ), sappiano Lorsignori che li incalzeremo e non daremo loro tregua, speriamo lo facciano anche alcuni consiglieri dichiaratisi apertamente no tav e che hanno raccolto alcune delle nostre richieste..pensiamo oggi si debbano sentire insoddisfatti quanto noi..

Sappiano Lorsignori però anche che si lavora e si lavorerà, come sempre, ad una mobilitazione popolare, e che lo sguardo non è e non sarà incentrato esclusivamente sulle mosse delle Istituzioni : la nostra è stata la prima di una serie di assemblee di quartiere in tutta la città, ci interessa informare la gente, quartiere per quartiere, zona per zona, dei rischi che tutti stiamo correndo e poi decidere, tutti insieme, quali azioni intraprendere per proseguire la lotta al terzo valico e agli avvelenatori della nostra terra.

Veleni e mafie: non li vogliamo, nè qui nè altrove!

Comitato No Tav Terzo Valico Tortona