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Amianto: comunicato dopo il dibattito con la Sindaco

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Un centinaio di persone hanno varcato le porte di Palazzo Balbi a Campomorone dietro lo striscione: Co.Civ ci avvelena con l’amianto e voi ne siete complici.

Dopo due ore di dibattiti con la Sindaco ed alcuni membri della Giunta, siamo giunti a queste conclusioni: lo scavo della finestra Cravasco è fermo perchè la galleria è entrata in rocce amiantifere, attualmente c’è smarino contenente amianto abbancato in cantiere a Cravasco.

Lo smaltimento dovrebbe avvenire in questi giorni, il sito di stoccaggio individuato per lo smarino amiantifero, catalogato come rifiuto pericoloso, si trova in Piemonte, a Orbassano.

La sindaco ha garantito che lo scavo della galleria riprendera’ solo quando le procedure previste dalla norma di legge saranno attuate.

Le procedure per scavi in rocce amiantifere prevedono la suddivisione in 3 tronconi della galleria, filtri particolari, ….tutta una serie di lunghe, complesse e costose procedure al fine di isolare tutto quello che è entrato in contatto con la zona contaminata.

Il cantiere quindi deve restare fermo per un periodo molto lungo.

Attualmente in galleria non esiste alcuno di questi dispositivi quindi, gioco forza, il materiale amiantifero già estratto ha potuto disperdersi nell’aria.

I controlli sulle procedure ed i monitoraggi del cantiere sono e saranno nelle mani di ARPAL, ASL e Co.civ stesso.

Attualmente i dati dei rilevamenti sono esclusivamente in mano a questi enti, la sala ha richiesto alla Sindaco che solleciti gli organi competenti, affinchè siano liberi, on-line e fruibili da tutti.

Mentre la Sindaco ha espresso totale fiducia sugli enti incaricati, la sala ha posto tutta una serie di quesiti che hanno smontato ogni certezza sull’efficacia dei controlli.

ARPAL è costituita senza dubbio da personale formato e qualificato, tuttavia è un ente Regionale che deve controllare gia’ normalmente un territorio vastissimo con un numero esiguo di tecnici.

Ogni qual volta si è verificato un danno ambientale in un cantiere Terzo Valico (…e ce ne sono stati molti…) ARPAL non è riuscita MAI a intervenire in maniera efficace e Co.Civ non è mai stato sanzionato.

In piu’ non si puo’ negare che salendo la “Gerarchia” di ARPAL ci si avvicini ad un organo sempre piu’ politico e sempre meno tecnico, la Regione Liguria (centro destra o centro sinistra che differenza fa!) è stata e resta il maggior (..ormai forse l’unico…) promotore del Terzo Valico.

Sui controlli che Co.Civ si effettua da solo, non possiamo dimenticarci che Co.Civ è costituito per lo piu’ dalle stesse aziende di Cavet, il consorzio TAV del mugello, i cui vertici sono stati recentemente condannati per reati legati proprio allo smaltimento illecito di terre da scavo, oltre che per i noti e irreparabili disastri ambientali del Mugello.

Non crediamo che i tecnici di ARPA Toscana fossero in malafede, siamo convinti, e lo diciamo da anni, che controllare il malaffare legato all’Altra velocità sia impossibile.

In questa cornice, di fronte ad una problematica seria e pericolosa come l’amianto, la sala ha espresso, piu’ volte, disappunto per le effimere basi su cui la Sindaco ha fondato la proprie rassicuranti conclusioni.

Questa prima giornata contro l’amianto del Terzo Valico si è conclusa tra le urla di rabbia e le preoccupazioni per le posizioni espresse dall’Amministrazione Comunale.

Un ultimo quesito lo poniamo noi: chissà se tutta questa storia dell’amianto e del relativo business dello smaltimento non sarà il “la” per far aumentare i costi del Terzo Valico?

Questa sera 5 agosto ore 21.15 nella Sede Valverde No Tav i comitati saranno in assemblea chiunque voglia partecipare è benvenuto.

Valverde No Tav