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L’Anpana prende parola sulle cave alessandrine del Terzo Valico

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

ANPANA, organo tecnico ed apolitico, non è solita replicare alle esternazioni dei partiti. Ma c’è un limite che dovrebbe essere rispettato da tutti, soprattutto da chi ci governa: quello di fornire ai cittadini informazioni oggettive e corrette.

Sabato si è tenuta ad Alessandria una grande manifestazione contro lo scarico nei pressi della città di detriti provenienti dagli scavi del terzo valico ferroviario. Il Pd ha subito emesso un comunicato, che a nostro giudizio travisa la realtà, propinando valutazioni di parte come “verità”oggettive.

Una premessa è necessaria: il PD afferma che l’autorizzazione a scaricare i detriti è “atto dovuto”, perchè il terzo valico è considerato strategico dall’Europa e dunque si deve fare. Peccato che si tiri in ballo l’Europa solo quando fa comodo. Un esempio? L’Europa ha dichiarato che il governo deve assumere TUTTI i precari della scuola. Renzi pare voglia assumerne solo ALCUNI, discriminando tra lavoratori, cosa assolutamente vietata dall’Unione Europea…che pero’ qui viene ignorata.

Tornando al caso alessandrino, il PD sostiene che scaricare quei detriti sia corretto, perchè consentirà di rinaturalizzare delle cave. Detta così, suona proprio bene, perchè fa pensare ad ex cave, aree degradate e orribili, grandi buche dove non cresce piu’ nulla e pure pericolose, se qualcuno ci casca dentro. Anche noi, che pur da 30 anni difendiamo l’ambiente, all’inizio ci siamo cascati. Cosa c’è di sbagliato nel riempire con terra delle buche? Nulla. Non fosse che NON si tratta di buche ma di…laghi!!! Parliamo nello specifico dei siti del Cristo: erano cave quando sono state scavate, moltissimi anni fa. Ma data la vicinanza del fiume e, probabilmente, la presenza di sorgenti, si sono colmate di acqua. Poi sono nati gli alberi, i fiori, le canne, i pesci, gli uccelli, gli scoiattoli, i caprioli e tanti altri animali. Sono diventate zone umide, ossia stagni e laghi. Quindi, quando si dice che vanno rinaturalizzate, si dice una gran stupidaggine, semplicemente perchè ci ha già pensato madre natura.

Le zone umide sono importantissime per gli uccelli migratori, ma anche per l’equilibrio idrogeologico del fiume, perchè regolano le piene e limitano le alluvioni. Non per nulla, sono protette da Convenzioni Internazionali. In qualunque Stato civile, queste aree verrebbero acquistate dal comune, dichiarate parco e aperte ai cittadini: uno stupendo polmone verde. In Brianza esistono esempi magnifici di ex cave trasformate in oasi. In Alessandria, si vorrebbe rovesciarci dentro milioni di metri cubi di detriti, distruggendo i laghi e uccidendo animali e piante che ci vivono.

Inoltre, alcuni di questi siti sono sopra una delle piu’ importanti falde acquifere del Piemonte, o sono vicini a pozzi potabili. Si aggiunga che i detriti che si pensa di scaricare potrebbero contenere tracce di amianto e di sostanze chimiche, ed anche a un bambino apparirà lampante che in quei laghi si puo’ fare di tutto, tranne una discarica.

Il Pd rassicura: ci saranno controlli rigorosi e accorgimenti particolari. Purtroppo, siamo passati attraverso la tragedia della centrale elettrica di Vado Ligure. Un impianto che avrebbe dovuto essere oggetto di controlli rigorosi anche da parte delle pubbliche amministrazioni (peraltro marcate PD), ma che, dopo 30 anni di attività, è stato sequestrato dalla magistratura. E’ accusato di aver inquinato in modo abnorme e di aver cagionato la morte o la malattia di centinaia di savonesi colpiti dal cancro.

Quindi, caro PD, dei “controlli rigorosi” di cui voi parlate, noi non ci fidiamo più.

Faremo il possibile perchè le zone umide intorno alla città non vengano distrutte e gli animali che ci vivono non vengano uccisi da un’opera di “rinaturalizzazione” portata avanti a forza di ruspe e camion.

Anpana (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente) Alessandria