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L’insopportabile ipocrisia dell’amministrazione di Campomorone

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Curiose le dichiarazioni dell’Amministrazione Comunale di Campomorone secondo cui CoCiv non sarebbe più un interlocutore valido a causa delle intercettazioni telefoniche di Ettore Pagani sul rischio di morire di amianto.

Una domanda sorge spontanea:

Ma se è impossibile ammalarsi a causa dell’amianto per i lavori del Terzo Valico, come avete voluto, forzatamente, far emergere dalla vostra assemblea pubblica, perché ora tanta indignazione?..

Tra l’altro, se non fosse chiaro, ettore Pagani in quelle orribili intercettazioni, parla a proposito di Cravasco, paese sito nel Comune di Campomorone.
Che la sola reazione dell’Amministrazione Comunale sia linkare un articolo di giornale dove vengono riportate alcune dichiarazioni della Sindaco, sul possibile commissariamento del Terzo Valico, appare un tantino inadeguato.

Per concludere, non si capisce neppure come CoCiv e le sue imprese mafiose possano essere interlocutori istituzionali inadeguati, ma contemporaneamente validi realizzatori di parcheggi e allargamenti di strada, in buona parte, perfettamente inutili.

Difendere l’indifendibile, arrampicandosi sugli specchi.
La vostra migliore, unica, arma è l’indifferenza.

Valverde NoTav

Di seguito le dichiarazioni del Comune di Campomorone riportate da La Polcevera.

Comune di Campomorone “Sconcerto per le dichiarazioni pronunciate dall’ex direttore di Cociv”

L’amministrazione comunale di Campomorone esprime sconcerto e indignazione per le dichiarazioni pronunciate dall’ex direttore generale di Cociv Ettore Pagani.
In una intercettazione Pagani sottovalutava la pericolosità della presenza di amianto nei cantieri dell’opera affermando “tanto la malattia arriva tra trent’anni”.
Il Comune di Canpomorone auspica pertanto che venga dato corso al più presto alla propria richiesta di commissariamento straordinario dell’opera inviata nello scorso ottobre al Governo, poiché con certe premesse Cociv non può più essere considerato un interlocutore valido per le istituzioni.
Le amministrazioni interessate alle opere del terzo valico e i loro cittadini hanno bisogno non solo di legalità ma anche di trasparenza e serietà nelle azioni così come nelle parole.
Intanto il presidente della Provincia di Alessandria Rita Rossa e sindaci dei comuni coinvolti nella costruzione della ferrovia ad alta capacità chiedono che il Consorzio sia “estromesso completamente da tutto ciò che riguarda la realizzazione dell’opera”.