Questa mattina abbiamo trovato il portone della Casa delle Donne in piazzetta Monserrato imbrattato con la scritta abusivI e un grosso pene a spray.
Ci teniamo a fare alcune precisazioni: non ci dispiacciono le rappresentazioni di organi genitali femminili o maschili che siano, peccato che in questo caso il pene coniglio (tentativo alquanto discutibile artisticamente) sia stato disegnato come sfregio, come simbolo maschio del potere, del “ora vi facciamo vedere noi”, espressione di quella violenza repressa che vigliaccamente si esprime con uno spray su un cancello di notte.
Una violenza tutta al maschile, come si evince dalla scritta con una precisa connotazione di genere: ancora una volta quello maschile, sarà forse perché le donne che si autorganizzano e ribellano fanno tanta paura da negarne la dimensione femminile stessa?
Attacchi come quello della scorsa notte non solo danno la misura di quanto risultino scomodi spazi che lottano per la rivendicazione dei diritti di tutt*, ma non raggiungono nemmeno lo scopo che si prefiggono, quello di intimidire.
Siamo abusiv* perché dopo numerosi incontri, la raccolta di migliaia di firme in città e un percorso durato più di un anno, con l’attuale giunta comunale non è stato trovato alcun punto di contatto e volontà di fornire una sede nei numerosi edifici vuoti presenti in città e lasciati ad ammuffire. Abbiamo quindi deciso il 9 giugno 2018 con decine di donne di restituire alla città un luogo di socialità, di cultura, di condivisione e di lotta.
Azioni come queste sono la prevedibile conseguenza del clima d’odio, di discriminazione e intolleranza diffuso e sdoganato dal partito verde vestito. Gli attacchi ripetuti all’autodeterminazione di donne, lesbiche, gay, persone trans e intersex, di qualsiasi età, si sommano e si riflettono nella violenza, istituzionale e sociale. Per questo Non Una Di Meno lotta quotidianamente nelle case e nelle strade di tutto il mondo per un futuro transfemminista, che non lasci nessun* indietro. Risponderemo come sempre a queste derive e a questi attacchi con migliaia di voci, irriducibili alle norme di genere, arrabbiate e vitali, contro le reazioni machiste e violente. Gli spazi femministi non si toccano, non si toccano le nostre vite, le nostre scelte.
Trasformiamo questo gesto vile in potenza gioiosa invitando writer, artiste/i a dipingere il portone della Casa delle Donne di Piazzetta Monserrato 1 ad Alessandria.