Indietro

Successo della pedalata contro Terzo Valico, amianto e mafie

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Domenica 6 luglio : quasi un centinaio di persone si  sono radunate in piazza Duomo, davanti al Banchetto No Tav, per partecipare alla pedalata contro cave, amianto e mafie del Terzo Valico: la biciclettata è stata organizzata dal Comitato No Tav tortonese e si è svolta lungo le strade della città,  fino ad arrivare alla Cava della Montemerla. Pochi giorni fa è stato chiuso il cantiere  Terzo VALICO di Voltaggio perchè alla Lauro Spa, una delle aziende che vi lavoravano, manca la certificazione antimafia. Come noi no tav andiamo dicendo da anni, l’opera è gestita dalle mafie.
A Tortona, parte dell’area della cava Montemerla (10 metri di profondità, dove vorrebbero depositare 2.200.000 mt. cubi di smarino con amianto e sostanze tossiche di risulta dagli scavi del Terzo Valico, a due passi da scuole elementari e superiori, da un quartiere popoloso, con centro commerciale e diverse attività, case popolari e alta densità abitativa, in un’area peraltro esondabile) risulta di proprietà di aziende in qualche modo  riconducibili al Gruppo Ruberto, quello del noto imprenditore tortonese sottoposto di recente ad un’interdittiva antimafia per i suoi acclarati legami con i clan della ‘ndrangheta, in particolar modo con quello dei Gaglianò.
Il serpentone NO TAV, FATTO DI DONNE, UOMINI, ANZIANI E BAMBINI, PERSONE DI TUTTE LE ETà, si è snodato per le vie della città, gridando al megafono i perchè dei NO  all’opera: come tutte le grandi opere, anche il Terzo Valico (costo: 115 milioni di euro al Km) verrebbe finanziato con soldi pubblici, sottratti a sanità, pensioni, scuole, manutenzione del territorio e lavoro, soldi nostri. Pagheremmo dunque per essere avvelenati, giacchè nelle cave del nostro territorio (Montemerla, Castellotto 1 e 2, Castello Bollo, Castello Armellino..e sono solo le prime) verrebbe depositato lo smarino contenente amianto ed altre sostanze tossiche. A pochi passi da frutteti e campi coltivati!
Inoltre in altre cave del tortonese sono già state bloccate diverse attività perchè il suolo è risultato inquinato in profondità da sostanza tossiche, in alta concentrazione: benzopirene, idrocarburi, cadmio, piombo. E’ il caso di Cascina Aliprandina e Località Viscarda, tra Castelnuovo, Sale e Tortona, a pochi km da Castello Armellino e dalle cave all’altezza dello svincolo autostradale.
Oggi in tanti ci siamo recati fino alla Montemerla (chissà cosa ci faceva lì stamattina alle 8, poco prima della nostra pedalata, un’auto della Provincia di Alessandria?!) , sotto l’accurata attenzione della solita Digos  e dei soliti carabinieri, per dire un chiaro e forte no all’amianto e alle mafie del Terzo Valico, PER DIRLO PUBBLICAMENTE  ANCHE Lì, NELLE AREE DOVE LA MAFIA OPERA,  COSì COME LO ABBIAM DETTO NEL CUORE DELLA CITTA’, affermando che la nostra lotta continua e che NON ABBIAMO PAURA. Saremo noi a decidere modi e tempi della lotta,alla Montemerla ritorneremo, potete starne certi, così come ritorneremo ai cantieri,  davanti alle reti e ad ogni lavoro del Terzo Valico. Non saranno i provvedimenti cautelari, le denunce o gli avvisi di garanzia a fermarci, perchè noi stiamo lottando per difendere la nostra terra DA MAFIE  E AVVELENAMENTO (rischiamo una Terra dei Fuochi 2, il traffico di rifiuti tossici gestito dalle ‘ndrine è già in atto!). Più di 1800 tortonesi hanno chiesto con una petizione popolare (organizzata dal Comitato No Tav Tortona) di NON CONCEDERE  il territorio per il traffico dei camion trasportanti amianto e scavi del Terzo Valico, nè l’uso delle cave per il deposito di amianto e sostanze tossiche. L’Amministrazione Comunale deve dare risposta e conto di tutto ciò ai cittadini: ci dicano se vogliono lasciare la gestione del territorio alla ‘ndrangheta! NOI IL TERZO VALICO NON LO VOGLIAMO!
Naturalmente, al di là della risposta, la lotta NO TAV continua, come sempre senza deleghe (A NESSUNO: nè alle Istituzioni, nè alla Magistratura, nè ai partiti politici, neppure a quelli  a noi vicini) e dal basso : Tortona è nostra, la Valle Scrivia e le valli attraversate dall’opera appartengono alle popolazioni che le abitano. Intendiamo riprendercele e lottare per la difesa dell’aria, dell’acqua e della salute nostra e delle generazioni che verranno, per questo oggi eravamo in piazza a Tortona, per questo il 9 e il 10 luglio parteciperemo ai blocchi antiesproprio ad Arquata e a Serravalle. LI FERMEREMO: FUORI LE MAFIE DALLA NOSTRA TERRA!

Comitato No Tav Terzo Valico Tortona