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Studenti in piazza contro la “buona scuola” di Renzi

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Questa mattina ad Alessandria, come in molte città d’Italia, studenti e studentesse provenienti da diversi istituti sono scesi in piazza dimostrando la loro rabbia nei confronti di questo sistema scolastico che non li rende protagonisti. Circa duecento studenti hanno invaso le strade della città per ribadire che se il futuro viene loro negato sono pronti a riconquistarselo lottando per i propri diritti. Il nemico numero uno degli studenti è senza dubbio Stefania Giannini, seconda solo a Matteo Renzi che con la buona scuola sta distruggendo il sistema scolastico italiano creando ingiustizie e difficoltà all’interno degli istituti preoccupandosi di creare una scuola “digitale” piuttosto che ristrutturare le scuole fatiscenti.

Per questo, i manifestanti hanno espresso il loro sdegno nei confronti dei presidi manager che amministrano le scuole come se fossero delle aziende negando agli studenti libertà, creatività e possibilità di formarsi una coscienza critica propria. Molto sentito inoltre è il disagio a carico delle famiglie causato dal continuo aumento del costo dei libri e dei trasporti inefficienti rendendo la scuola un luogo accessibile solo a coloro che possono permetterselo.

In seguito i manifestanti si sono ritrovati al Laboratorio Sociale, casa del collettivo studentesco Studenti in Movimento Alessandria, per riunirsi in un’assemblea con l’obiettivo di discutere a proposito dei prossimi passi da compiere insieme.