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Senza logistica i Comuni della provincia dicono no al Terzo Valico

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

da alessandrianews

Si è svolto l’altro giorno un incontro ad alti livelli sulla Tav e gli amministratori locali senza logistica dicono “no” al passaggio dell’opera. A Novi resta la priorità del rilancio dello scalo di San Bovo. All’incontro ha preso parte nache il sindaco di Arquata

ALESSANDRIA – La logistica non c’è? Allora diciamo no al Terzo Valico. Si può sintetizzare così la due giorni di incontri ad alti livelli sul Tav di casa nostra, tra lunedì e ieri. Gli amministratori comunali e provinciali premono ancora sul discorso delle merci più che su quello ambientale e dell’utilità dell’opera e dal 2005 chiedono a Rfi di redigere uno studio di fattibilità per valorizzare le merci in provincia. Dello studio, finora, non c’è traccia, come è emerso lunedì a Torino, dove la società del gruppo Fs è finita nel mirino dei presenti, dopo aver indicato il 2014 per la presentazione del documento.

Il Comune di Novi Ligure in particolare ha affermato che senza la valorizzazione dello scalo merci di San Bovo (e quindi l’eliminazione del passaggio del Tav nel Basso Pieve per farlo transitare in città) sul territorio novese i lavori non partiranno. La Provincia ha invece evidenziato che l’atto integrativo stipulato tra Cociv ed Rfi resta ignoto e senza vantaggi per il territorio il Tav non ha senso. La Regione ha invece rimarcato la totale assenza di fondi pubblici: “Per l’area logistica alessandrina – hanno in sostanza i funzionari regionali – servono tanti soldi che non abbiamo poiché dobbiamo pagare stipendi e sanità.Inutile parlare di studi in un momento di incertezza come questo: la questione dovrebbe vertere su quale è la volontà del territorio a prescindere dagli studi. Se Rfi non vuole fare nulla, lo dica apertamente e ceda il terreno al Comune di Novi”.

A Torino è stato deciso solo un incontro, l’ennesimo, a Novi tra gli amministratori comunali e Rfi per San Bovo. Ieri, a palazzo Ghilini, nell’incontro convocato dal Prefetto Romilda Tafuri al quale hanno preso parte quasi tutti i sindaci interessati dal tracciato dell’alta velocità e dalle cave, la Provincia, la Regione e i componenti dell’Osservatorio Ambientale istituito al Ministero dell’Ambiente, anche il sindaco di Alessandria Rita Rossa ha rimarcato quanto indicato nell’emendamento all’ordine del giorno della maggioranza comunale sul Terzo Valico: “Senza rilancio della logistica in città siamo contrari all’opera”.
Dal sindaco di Arquata Paolo Spineto evidenziati nuovamente i rischi legati alle falde acquifere di Borlasca, che servono la rete degli acquedotti fino a Pozzolo Formigaro, all’amianto e al traffico pesante, già evidenziati in un documento inviato all’Osservatorio Ambientale, i cui rappresentanti ieri hanno assicurato risposte ai quesiti e alla richiesta di fornire un supporto tecnico ai Comuni, anche se è stato evidenziato come l’Osservatorio deve occuparsi solo di ambiente.
12/12/2012
Giampiero Carboneg.carbone@ilnovese.info