Una prima segnalazione era già stata fatta a Febbraio da parte di un cittadino di passagio che aveva filmato la schiuma nel torrente Lemme e aveva caricato il video su youtube. Oggi, come apprendiamo dai principali quotidiani locali, sembra proprio che ci risiamo ed è stato sempre un cittadino a segnalare, con tanto di fotografie, la presenza di una schiuma bianca del tutto anomala nel torrente che dà il nome alla piccola valle piemontese.
Questa volta però alla segnalazione sono seguiti atti concreti grazie ad un Consigliere Comunale voltaggino che ha avvisato Arpa e Carabinieri che sono intervenuti sul posto. Pare che l’Arpa abbia prelevato alcuni campioni e nei prossimi giorni sono attesi gli esiti con cui forse si capirà quali sostanze siano state riversate nel torrente.
I signori del Cociv hanno una certa domestichezza con i reati ambientali e per persone come Pietro Paolo Marcheselli, attuale direttore del consorzio e condannato a 4 anni e mezzo per traffico illecito di rifiuti che cosa volete che sia un po’ di schiuma. Probabilmente è ordinaria amministrazione come un’altra segnalazione proveniente dal cantiere di via Tecci di Pontededimo a Genova sta a dimostrare.
Resta il fatto che il cantiere delle meraviglie di Voltaggio, quello dove gli uomini della Lauro hanno iniziato a scavare l’ex foro pilota prima ancora di avere tutte le autorizzazioni in regola, continua a regalare questi tristi episodi. E ovviamente del famoso “Protocollo Amianto”, sei mesi dopo l’inizio degli scavi, non vi è ancora nessuna traccia. Chissà che prima o poi non arrivi anche da queste parti il vento che sta soffiando da Milano a Venezia intorno alle questione delle grandi opere. Basterebbe che le Procure di Alessandria e Genova smettessero di essere ossessionate dai No Tav e decidessero di volgere lo sguardo altrove. Già, basterebbe proprio poco.