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Riparte la raccolta firme di Alessandria Si-Cura

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

A inizio marzo abbiamo presentato – con una conferenza stampa sotto Palazzo Rosso – Alessandria Si-Cura. Una campagna, a firma Casa delle Donne, Laboratorio Sociale e Fridays for Future Alessandria, nata dalla volontà di proporre un’alternativa all’inquinamento, al traffico ed alla invivibilità (della nostra città) che caratterizzano Alessandria.
Nel comunicato stampa che ha accompagnato il lancio della campagna scrivevamo “Rallentare i ritmi, liberare i propri tempi e i propri corpi per riappropriarsi degli spazi comuni, uscire di casa per il gusto di uscire e non per correre da qualche parte, significa migliorare non solo la qualità della vita ma anche quella dell’aria.”
Pochi giorni dopo quella conferenza stampa, l’arrivo del virus Covid-19 ha cambiato le vite di tutte e tutti noi, costringendo ciascuna/o a fermarsi e imponendo l’ormai famoso lockdown. In questa particolare situazione abbiamo ovviamente deciso di sospendere la campagna e la raccolta firme ad essa legata e così in questi tre mesi le proposte che avevamo immaginato sono rimaste congelate.
Oggi scegliamo di riprendere in mano queste proposte e di rilanciare Alessandria Si-Cura non solo perché il lockdown è finito, ma anche perché in questo periodo di quarantena sono emersi elementi che indicano che la difesa dell’ambiente e dei luoghi in cui viviamo è più urgente e necessaria che mai.
Vedere le acque dei fiumi e dei mari tornare trasparenti, leggere i dati che segnalano una forte diminuzione dei livelli di PM10 e di NO2 nell’aria e notare come il Covid-19 sia stato più pericoloso e letale nei luoghi maggiormente inquinati: questi elementi, tra gli altri, ci mettono di fronte alla necessità di invertire la rotta.

I ritmi di produzione frenetica e lo sfruttamento del territorio finalizzato al profitto non sono più sostenibili e rischiano di condannare il pianeta in modo irrimediabile. È necessario ripensare la nostra quotidianità e imporre alla politica – sia su scala globale che locale – scelte che mettano al centro la tutela dell’ambiente e quindi delle persone.
Con Alessandria Si-Cura intendiamo farlo a partire dal territorio in cui viviamo, una città che potrebbe diventare luogo di sperimentazione di nuove pratiche che mettano al centro la salute e l’ecologia e che invece – a causa di scelte scellerate fatte negli anni dalle diverse amministrazioni comunali – è tra le città più inquinate d’Italia.
Queste sono le proposte che avanziamo e che chiediamo a tutte e tutti le/gli abitanti della provincia di sottoscrivere compilando il form online oppure partecipando alle iniziative che costruiremo per promuovere la campagna e firmando i moduli cartacei in loco.

Attraverso questa raccolta firme intendiamo portare alla giunta comunale la voce di chi vuole cambiare la realtà del nostro territorio rendendolo meno inquinato e più vivibile. La voce di chi vuole:
– un’ampia ZTL con orario 8 – 20
– un’area pedonale completamente libera dalle automobili
– il divieto assoluto (da far rispettare!!!) per i mezzi a motore di poter entrare in Cittadella
– un nuovo grande parco da 40 ettari agli Orti nella zona dell’aeroporto.
– la valorizzazione di Forte Acqui al Cristo
– una fitta rete di piste ciclabili sicure che colleghino i quartieri periferici e Spinetta Marengo alla ztl e all’area pedonale
– il potenziamento graduale del trasporto pubblico locale che arrivi a raddoppiare il servizio attualmente proposto.

Ad una classe politica sorda chiediamo di intervenire per rendere concreta una nuova idea di città!

Ripensare la mobilità e la vivibilità con un progetto a lungo termine, non solo legato all’attuale emergenza.
Maggiori aree verdi, percorsi sicuri per ciclisti e pedoni ed un trasporto pubblico efficiente per rendere l’uso dell’auto l’eccezione e non la regola dei nostri spostamenti.

Oggi più che mai è necessario immaginare un’altra idea di città che metta al centro la salute delle donne, degli uomini e delle/i bambine/i che la abitano.