Per due ex dirigenti Solvay è stato chiesto il rinvio a giudizio per disastro ambientale colposo: la notizia, che vede coinvolto in prima linea il polo chimico di Spinetta Marengo, non ci lascia affatto sorpresi.
È dalla fine del 2019 che chiediamo giustizia per gli abitanti di Spinetta e della Fraschetta, insieme ad altri prima di noi. Sono decenni che le persone pagano il prezzo dell’inquinamento di un singolo polo chimico e questo si può capire da poche date.
2019: la sentenza della Corte di Cassazione condanna Solvay, nelle veste dei suoi ex dirigenti, per disastro ambientale sostenendo che la multinazionale fosse a conoscenza dell’inquinamento pregresso del sito, non ponendo tuttavia rimedio allo sversando in falda di sostanze inquinanti come il Cromo VI per motivi di profitto.
Nel mentre due studi epidemiologici condotti da ARPA e ASL evidenziano un tasso di morbilità e mortalità più elevato a Spinetta rispetto ad Alessandria ed al resto della Regione.
2022: uno studio pilota, condotto dall’Università di Liegi evidenzia livelli di PFOA fino a 10 volte superiori rispetto i limiti europei nel sangue dei residenti intorno al polo chimico.
Nel breve periodo che distanzia queste due date abbiamo assistito al continuo scaricabarile degli enti locali, all’indisturbato proseguire dello sversamento in falda ed in aria da parte dell’azienda ( dati attestati dai monitoraggio di ARPA) fino alla silente ed omertosa politica locale che concede ampliamenti della produzione senza che venga garantita sicurezza per i propri cittadini.
La stessa amministrazione che nega e banalizza i risultati di studi epidemiologici e indagini preliminari.
Abbiamo assistito a finanziamenti da parte del Ministero del made in Italy per produrre nuove molecole appartenenti a questa famiglia, facendo gravare sulle spalle della cittadinanza non solo i costi di vite spezzate dalla malattia ma anche i costi di nuove sostanze inquinanti che verranno nuovamente disperse in quell’aria che respirano i loro cari.
Sembra un circo fatto di continue burle, eppure è la realtà che viviamo a Spinetta Marengo.
I banchi di tribunali hanno condannato e condannerranno i crimini di Solvay, intanto i loro veleni hanno devastato il nostro territorio e le nostre vite. Per questo pretendiamo la chiusura dello stabilimento, la bonifica del sito e il biomonitoraggio per tutto il territorio!
Solvay incompatibile con la vita!
Comitato Stop Solvay