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Piano utilizzo terre da scavo approvato. Pronti a partire?

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

A differenza di quanto scritto su alcuni giornali campioni di disinformazione, è stato reso noto solo ieri il testo della determina del Ministero dell’Ambiente con cui viene approvato il Piano Utilizzo terre da scavo dei primi due lotti di lavori previsti per la realizzazione del Terzo Valico. La determina fa seguito al parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – Via e Vas, per capirci quella che, secondo la procura di Firenze, la signora Lorenzetti del PD condizionava attraverso il suo compagno di partito Walter Bellomo, il quale fu uno dei firmatari dell’autorizzazione ai lavori del primo stralcio del primo lotto del Terzo Valico a cui pare abbiano rinunciato grazie alle mobilitazioni messe in campo dal movimento.

Nel documento della Commissione Via e Vas, oltre ad elencare, per la gioia dei comitati che presidiano il territorio, tutti i lavori previsti nei primi due lotti, da una semplice rotonda fino al tunnel di valico, vi è la conferma dei siti che verranno utilizzati per accogliere le terre oggetto di scavo, quelle con ottime probabilità di contenere fibre di amianto.

Per la Regione Liguria trattasi dei seguenti siti:

1. Ribaltamento a mare Fincantieri

2. Piattaforma multifunzione nel Comune di Vado Ligure

3. Ripristino e ricomposizione ambientale nell’area in località Colletto nel Comune di Stella

4. Cava Castellaro – Cravasco

5. Riempimento moli Libia – Canepa

6. Ripascimento in località Vesima

Per la Regione Piemonte trattasi dei seguenti siti:

1. Ex Cava Cementir Vallemme (Voltaggio)

2. Rimodellamento morfologico Libarna (fra Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia)

3. Rimodellamento morfologico Pieve (Novi Ligure)

4. Riqualifica ambientale Castello Armellino (fra Tortona e Sale)

Da notare che, sempre secondo il documento, il ribaltamento a mare Fincantieri, il riempimento moli Libia – Canepa e la riqualifica ambientale Castello Armellino attendono ancora la conclusione dell’iter progettuale e autorizzativo conseguente. Insieme a questo vi sono tante altre notizie, fra cui quella ormai nota che per ragioni di “ostruzionismo locale” non sono riusciti ad effettuare la maggior parte dei sondaggi e compare finalmente la parola FIBRE DI AMIANTO salvo il goffo tentativo di ridimensionare il problema.

Oltre a questo viene espresso il parere sul piano utilizzo terre da scavo, parere che viene poi ripreso dal Ministero dell’Ambiente: Il parere è favorevole, ma…

…ma con la bellezza di ben 15 osservazioni alle quali Cociv dovrà fornire risposta prima di poter muovere un solo centimetro di terra.

E’ infatti bene ricordare che negli unici tre (finti) cantieri Genovesi, dopo aver disboscato le aree, tutto è rimasto fermo in attesa delle autorizzazioni mancanti. Un’operazione di facciata come denunciato a più riprese dal versante ligure.

Le 15 osservazioni si possono leggere scaricando il parere del Ministero dell’Ambiente e oltre a verificare che manca sempre l’approvazione del Piano Cave della Regione Piemonte, sembrerebbe di capire che non ci vogliano proprio due giorni a soddisfarle.

Una delle nostre amiche talpe ha intercettato una conversazione fra due Sindaci del Basso Piemonte:

“Guarda Lorenzo di questo passo prima di Marzo non c’è speranza di aprire il cantiere a Voltaggio e figurati gli altri che dobbiamo ancora fare tutti gli espropri”.

“Hai ragione Paolo e poi a quel punto siamo a due mesi dal voto e ci mancano solo quei rompic……. dei no tav per le strade a complicare la mia successione. Portiamoci a casa le elezioni e poi facciamogli vedere chi comanda. Certo che se tu avessi fatto finta di continuare ad essere loro amico…Con sta moratoria abbiamo proprio fatto una ca…..”

Noi ovviamente non sappiamo se la talpina abbia capito giusto, staremo a vedere…