
Ieri sera doveva essere la prima riunione tra Cociv, giunta ed espropriati nel Comune di Ceranesi, ieri sera, dopo i presidi di questi giorni, è stato un altro momento di spontanea mobilitazione popolare in Valverde per esprimere un netto rifiuto al Terzo Valico.
Circa 150 persone si sono ritrovate nel piazzale di fronte alle Poste e si sono riversate nelle strade di Campomorone e Ceranesi. Fin dai primi passi e per tutto il percorso sono scattate le manifestazioni di solidarietà degli abitanti. Dai portoni delle case, dai marciapiedi, dalle macchine di passaggio, dai balconi arrivavano applausi, parole di sostegno e sventolii di bandiere notav, alcune signore addirittura hanno distribuito fischietti al corteo.
L’emozione era stampata sulle facce di tutti e le urla di rifiuto al Terzo Valico sono echeggiate in tutta la valle.
All’arrivo di fronte al Comune eravamo in piu’ di duecento, tutti dietro allo striscione con un limpido messaggio per i signori del Cociv: “La nostra terra non sarà mai nelle vostre luride mani”.
Il presidio è continuato fino circa a mezzanotte, quando ci hanno informato che il rappresentante del Cociv se n’era già andato, uscendo dal retro e scappato di sotterfugio come chi ha qualcosa da nascondere, compresa la propria faccia.
Gli espropriati assistiti dai propri legali e dai legali del movimento NO TAV ci hanno riferito che questi signori dai modi di fare ”Viscidi” hanno proposto di sedersi ad un tavolo per provare a trovare un accordo sulle indennità.
Ma quello che di importante è successo ieri sera è avvenuto fuori dal palazzo, al di la’ dei discorsi sugli espropri, le persone si stanno rendendo conto che il Terzo Valico è un gigantesco sopruso legalizzato e che l’unica via per fermarlo è schierarsi in prima persona.
Un altro piccolo passo è stato compiuto, avanti cosi’, la strada è quella giusta.
Dalla voce dei presidi in corso.
MOVIMENTO NO TAV – TERZO VALICO VALPOLCEVERA