Dopo la giornata di ieri a Spinetta Marengo, oggi per gli attivisti e le famiglie del Movimento per la Casa è stato necessario mobilitarsi nuovamente per impedire che una famiglia con una figlia minorenne a carico finisse in mezzo alla strada.
La situazione è apparsa già dal mattino presto molto critica: lo sfratto era previsto per le ore 9.00, ma prima ancora dell’arrivo di avvocato e ufficiale giudiziario erano presenti in via Ferraris due furgoni di una ditta di traslochi.
Come si è poi manifestato, la volontà dei proprietari era quella di “liberare” immediatamente l’alloggio.
Le condizioni della famiglia si palesano come sempre le stesse: uno dei due genitori lavora, ma lo stipendio non è sufficiente a soddisfare le esigenze di tre persone; l’altro, purtroppo, senza fonte di reddito a causa della situazione economica che il Paese e la nostra città in particolare stanno vivendo. Anche in questo caso rivolgersi a Comune ed ATC è risultato inutile.
Dopo un’ora di trattative serrate il Movimento per la Casa è riuscito a strappare una proroga dello sfratto fino all’anno nuovo, consentendo alla famiglia di avere un tetto sopra la testa almeno durante le festività.
Il bilancio delle due giornate è nell’immediato positivo: senza il blocco degli sfratti, oggi il numero delle persone costrette a vivere per la strada sarebbe aumentato.
Tuttavia, a meno di un mese dall’apertura dello sportello casa presso il Laboratorio Sociale, l’emergenza abitativa alessandrina risulta estremamente critica.
Ingiustificabile è l’assenza degli enti preposti, nessuno escluso. Non si tratta di “emergenza freddo” come nelle ultime settimane si è potuto leggere sulle pagine di molti quotidiani: la città soffre di un problema strutturale che si nutre di una pessima gestione degli alloggi pubblici e dell’assenza totale di un piano di edilizia popolare, oggi più che mai necessario.
Questa situazione non è più tollerabile: se le risposte, come è molto probabile, non arriveranno, le decine di alloggi e palazzine vuote, di proprietà di banche e agenzie immobiliari , verranno presto occupati per ridare dignità alle migliaia di persone che vivono il dramma abitativo.
Parola del Movimento per la Casa.