
Nella commedia di Goldoni il servo Arlecchino (che fa rima con Mallarino) lavora per due padroni riuscendo miracolosamente a farla franca.
Il nuovo documento riservato che si può trovare allegato in fondo all’articolo mostra come Alberto Mallarino, “l’esperto” dei Comuni che hanno firmato la moratoria, stia rendendo un servizio migliore a Cociv più che ai Comuni stessi.
L’uomo in questione un tempo era un No Tav convinto, infatti è ancora conosciuto e talvolta stimato da chi visse la stagione del supertreno Genova-Milano negli anni ’90. Oggi invece, saltato il fosso, lavora per chi quest’opera la vuole costruire a tutti i costi.
Il 29 Aprile scorso, dopo il grande corteo del giorno 20 che ha attraversato Novi e Pozzolo, i tecnici di Cociv si sono recati a Novi per discutere con l’intellighenzia del PD come salvare la faccia. Hanno partorito l’idea di sostituire i campi base con edifici esistenti nei territori comunali interessati dai lavori, ristrutturandoli a spese di Cociv e lasciandoli in uso ai Comuni al termine dei lavori. Una modalità mai effettuata dai costruttori di grandi opere e che è solo fumo negli occhi. Impossibile per Cociv ristrutturare alloggi per 400-500 persone, solo a Novi, senza spendere un capitale rispetto al costo di un campo base fatto di prefabbricati poggiati (in barba ad ogni regolamento edilizio) su suolo agricolo.
Ma è una di quelle idee che sui giornali si vendono bene e che permette agli amministratori di parlare un po’ a sproposito di ricadute sul territorio, anche se nel progetto non ve n’è traccia mentre permangono, anche nell’esecutivo recentemente presentato, i campi base. Si cita la famosa legge per le compensazioni in Valsusa, cioè quello strumento non finanziato che promette (e promesse rimarranno) compensazioni per indorare la pillola ai cittadini.
Nella lettera del 30 Aprile si legge anche come il rappresentante dei Comuni interessati conceda a questi un limite di 15 (quindici) giorni per fare ciò che in anni non hanno mai fatto, ovvero proporre alternative valide all’insediamento dei campi per gli operai. I Comuni avrebbero dovuto, in due settimane, meno il primo maggio e due sabati e domeniche, quindi in dieci giorni lavorativi, pensare, verificare la validità, discutere e approvare progetti del genere.
A questo punto viene spontaneo chiedersi per chi lavora Mallarino: per i Comuni o per Cociv? Ufficialmente, per nessuno dei due. Ma viene difficile pensare che lavori gratis, specialmente su un tema che attira inevitabilmente l’odio delle popolazioni locali. Il signor Mallarino viene da più parti definito “l’esperto del Comune di Novi”, il “rappresentante degli enti locali”. Ma a quanto pare è un agronomo, un libero professionista. Chi paga dunque? E come? In denaro o in consulenze? Dal momento che, Comune o Cociv che sia, direttamente o indirettamente si tratta di soldi pubblici, la gente ha diritto di saperlo.
Nella lettera si legge anche che la successiva riunione era fissata per giovedì 13 Giugno. Sicuramente non vorranno far sapere a nessuno com’è andata, ma chissà se riusciranno a mantenere il segreto…