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Novi San Bovo, “il ferroviere” e Rocchino

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

“Grazie al Terzo Valico verrà finalmente rilanciato lo scalo ferroviario di San Bovo e a Novi Ligure la logistica tornerà ad essere traino per l’intera economia”

L’abbiamo sentita migliaia di volte questa affermazione roboante e altisonante pronunciata dal Sindaco Robbiano e da qualsiasi militonto del Partito Democratico. Un’affermazione falsa come ogni persona di buonsenso è in grado di capire. Perchè mai un treno in partenza da Genova dovrebbe utilizzare uno scalo ferroviario situato solo alcune decine di chilometri più a nord? E pensare che quel tipo burbero che fa il Sindaco vanta pure un passato da ferroviere. Novi Ligure è esclusivamente destinata a vederlo passare il treno, con buona pace di tutte le balle di Lovelli e Robbiano raccontate in questi lunghi anni in cui hanno (mal)governato la città. Oggi il loro testimone è stato raccolto da Rocchino Muliere, l’uomo forte scelto dal PD per tentare ancora una volta di convincere i novesi a votare chi è al governo della città praticamente da sempre. Rocchino, poverino, è un politico di professione, non ha mai fatto un lavoro normale in tutta la sua vita, ma non ancora soddisfatto delle centomila legislature e dei dieci anni passati in Regione Piemonte non si sa bene a fare cosa, si è messo nuovamente a disposizione del Partito. Evidentemente serviva un uomo di esperienza nel raccontare balle per continuare a raccontare la balla del Terzo Valico e del rilancio dello scalo ferroviario.

San Bovo rappresenta una fissa così grande per l’amministrazione novese che arrivarono addirittura a proporre di convogliare tutti i treni contenenti smarino pieno di amianto proveniente dagli scavi del Terzo Valico presso lo scavo ferroviario novese per poi essere smistato alle rispettive cave di conferimento. Un’idea geniale utile esclusivamente a mettere a repentaglio ulteriormente la salute dei cittadini. Un’idea talmente stupida e antieconomica che RFI e Cociv hanno risposto con una grande pernacchia, considerato che il trasporto dello smarino avverrà esclusivamente con l’utilizzo di migliaia di camion che scorazzeranno fra Genova e l’alessandrino. Quello che conta per l’amministrazione novese è cercare di alzare un po’ di polvere, confondere le acque, provare a mascherare il fatto che hanno svenduto la città ai loro amici di Impregilo in cambio di una rotonda, un sottopasso e chissà cos’altro. I loro giornaletti di regime le sparano sempre più grosse nel tentativo di alimentare confusione e provare ad arginare l’informazione costante e puntuale messa in campo dal comitato novese contro il Terzo Valico. Ci provano raccontando la balla dell’abolizione dello Shunt, ci provano raccontando la balla di San Bovo, ci provano raccontando la balla sulla gestibilità del problema amianto, ci provano raccontando sempre e solo balle. Prima di leggere che grazie all’amministrazione novese si sia rilanciato lo scalo ferroviario di San Bovo, abbiamo deciso di andare a farci un giro e scattare qualche fotografia. Così, tanto per fare un po’ di chiarezza.

Ed ecco a voi il nuovo polo logistico del Basso Piemonte, sulla linea Genova Rotterdam di prossima realizzazione…ce lo chiede l’Europa…porterà lavoro e ricchezza…un’altra vittoria dell’amministrazione novese…

P.S: Quasi ci dimenticavamo. Leggete un po’ cosa scrive Rocchino nel suo programma elettorale: “Crediamo che debba esserci logistica per il novese anche senza il Terzo Valico, così come pensiamo che non possa esserci Terzo Valico senza il conseguente sviluppo logistico del nostro territorio”

Prende per il culo?