Una delle talpe che hanno permesso la saga dei Novi/NoTavLeaks, ci ha recapitato l’ennesimo documento a firma dello studio di Consulenza Ambientale dell’agronomo Alberto Mallarino, consulente dei Sindaci presso qualcuno dei tanti tavoli imbanditi per mangiare sulle spalle dei cittadini.
Trattasi di un riassuntino, fatto pure male, della documentazione “nuova” reperibile sul sito del Ministero dell’Ambiente inerente il progetto del Terzo Valico. Su questo sito ne abbiamo parlato per due volte, quando abbiamo illustrato il nuovo piano cave e quando abbiamo dimostrato che la campagna dei sondaggi è andata maluccio ai signori del Cociv in Valle Scrivia.
Vi preghiamo di scaricarlo, non tanto per leggerlo, ma per andare a vedere la pagina 26. Vi trovate una cartina molto ben dettagliata che spiega l’impatto dei cantieri del Terzo Valico su Arquata Scrivia. Talmente ben fatta che ci sembrava impossibie l’avesse fatta l’agronomo.
Infatti…
Andate all’articolo di questo sito e provate a guardare l’ultima cartina. Oppure guardate il pieghevole (le pagine 2 e 3) che il Comitato No Tav – Terzo Valico di Arquata stampò la passata primavera in migliaia di copie. Oppure guardate questa bella fotografia dove la cartina è riprodotta in grande formato ed esposta ad uno dei tanti banchetti ad Arquata.
Insomma, l’agronomo, quello che voleva distruggere i No Tav coi comitati Sì Tav, si impadronisce di settimane di lavoro gratutito dei tecnici No Tav per illustrare ai Sindaci le novità progettuali e l’impatto dei cantieri sull’abitato di Arquata. E lo squallido, ovviamente, non cita neppure la fonte da cui ha preso la cartina. Troppo imbarazzante ammettere di essere pagato per fare riassuntini il cui contenuto è scopiazzato da siti e depliant dei comitati No Tav.
E pensare che ci devono ancora spiegare chi ha il coraggio di pagare lo stipendio a questo copione di un esperto agronomo che fa consulenza “ambientale” a favore di chi vorrebbe devastare il basso Piemonte e la Liguria.
Speriamo che il suo padrone Robbiano lo metta per almeno qualche ora dietro la lavagna, vista l’ennesima figura di m…. collezionata.