I Comitati di Base, appreso il giudizio negativo di compatibilità ambientale espresso dalla Giunta Provinciale di Alessandria verso il progetto Riccoboni per una discarica di rifiuti “non pericolosi” nell’area di Cascina Borio esprimono la loro piena soddisfazione per il provvedimento e affermano quanto segue:
Sin dall’inizio abbiamo espresso la nostra totale contrarietà ad un’opera che abbiamo sempre ritenuto dannosa per l’integrità del territorio, per il suo sviluppo, per l’ambiente e per la salute.
Riteniamo pertanto che la decisione presa dalla Giunta Provinciale dimostri pienamente come le nostre perplessità fossero pienamente fondate. Non è accettabile che sia messa a repentaglio, per ragioni di mero profitto commerciale, l’integrità di una falda acquifera in grado di alimentare fino a 200.000 persone.
La decisione della Provincia è il primo coronamento di una lunga lotta che ha visto protagonisti, oltre ai Comitati di Base, anche le istituzioni, in grado di compattarsi in un fronte composto da 30 sindaci in rappresentanza di altrettanti Comuni del territorio, ed i cittadini, che non hanno esitato a mobilitarsi in prima persona, arrivando addirittura ad occupare, nel dicembre scorso, la Conferenza dei Servizi.
Il giudizio negativo espresso dalla Giunta conferma quanto da noi sempre sostenuto: il progetto Riccoboni non era compatibile con il nostro territorio, così come, nello stesso modo, e per le stesse ragioni a questo punto sono da considerarsi incompatibili, e dunque irricevibili, anche quelli attualmente in fase di valutazione della stessa Riccoboni Spa e della Grassano relativi al territorio di Predosa.
In considerazione di questo, i Comitati si attendono che la Provincia possa prontamente esprimere parere negativo per i due progetti ancora in fase di VIA e contemporaneamente invitano le aziende proponenti a ritirarli. Circa un anno fa, lo stesso Commendator Riccoboni, nel corso di una riunione al Comune di Acqui e alla presenza, fra gli altri, del sindaco Bertero, ebbe a dire che la sua azienda non avrebbe esitato a lasciar cadere il progetto in caso di esplicita contrarietà da parte del territorio: una contrarietà che è già stata espressa più volte, in maniera esplicita, dalla popolazione, dalle istituzioni comunali, e ora anche da quelle provinciali. La Riccoboni Spa e la sua partner Grassano tengano dunque fede a questi propositi e liberino il territorio dalla loro presenza e da progetti che non rappresentano una ipotesi di progresso, ma bensì un potenziale pericolo.
I Comitati di Base continueranno a vigilare, e colgono l’occasione per ribadire l’indisponibilità dell’area di Cascina Borio anche per i progetti del Cociv, dopo che nello scorso dicembre una delibera regionale ha reinserito, in barba a tutte le prescrizioni, il sito di Sezzadio nel piano-cave al servizio del Terzo Valico. L’acqua è una risorsa da tutelare: sopra la falda non deve essere portato nulla.
I Comitati di Base