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La solidarietà di Scibona dal Senato della Repubblica

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

da marcoscibona.it

Intervento circa le minacce subite da un attivista NoTav a Pozzolo Formigaro (NoTav – Terzo Valico)

“Al mio paese chi butta giù le reti gli viene tagliata la gola, fanno un buco e lo infilano sotto terra”  questa è la minaccia rivolta a Tino, sessanta anni,  attivista del comitato di Pozzolo Formigaro (Alessandria) contro il Terzo Valico.

La scorsa settimana si era recato alla cascina Romanellotta insieme ad un altro attivista del comitato di Novi Ligure dove alcuni operai della Lande s.r.l. stavano risistemando gli oltre quattro chilometri di recinzioni che erano state divelte da numerose donne e uomini nella giornata di Sabato 22 Febbraio.

Ed è stato proprio un operaio della ditta Lande a minacciare in dialetto Tino, ditta tra l’altro già citata in questa Aula, precisamente in un’interpellanza del 2010 dove si richiamavano informative del ROS che attenzionavano tale ditta per rapporti con la camorra.

Tino non è certamente persona da farsi intimidire, ma quella minaccia di morte è una minaccia contro le migliaia di donne e di uomini che si battono da anni in difesa della propria terra ed è l’ennesimo sintomo di come le tante ditte malavitose all’opera negli appalti del Terzo Valico pensano di poter fare il bello e il cattivo tempo in un clima di protezione che la classe politica gli fornisce.

Tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Tino ed agli attivisti NoTav del Terzo Valico, e speriamo che anche tutti i politici, gli amministratori, nonché il Prefetto di Alessandria che invocano incessantemente l’isolamento dei violenti vogliano fare altrettanto.

Violento è chi pensa di poter minacciare di morte un signore di sessant’anni con l’unica colpa di difendere con amore la terra in cui vive, non chi è da sempre in prima fila nelle iniziative del movimento che si tratti di preparare una polenta o tagliare delle recinzioni, comunque tutte azioni ispirate alla lotta gandhiana.

Infine, da questa Aula, voglio fugare ogni dubbio: i No Tav – Terzo Valico non hanno paura, non si fanno intimorire e oggi hanno una ragione in più per continuare a far cadere le recinzioni di Pozzolo Formigaro!

Con tutti loro vi aspettiamo il 5 Aprile ad Arquata per la grande marcia popolare fino al cantiere di Radimero e poi, tutti insieme, si dovrà tornare alla cascina Romanellotta. Contro le mafie #Vinciamonoi!