Dopo Voltaggio, Arquata e Serravalle, indesiderati come sempre, Cociv e i suoi bravi hanno deciso di aprire in basso Piemonte il fronte di Pozzolo Formigaro cominciando i lavori di bonifica ordigni bellici presso la Cascina Romanellotta. Trattasi del sito avente un’estensione di circa 1.000.000 di metri quadrati e individuato da Cociv come “cava apri e chiudi”. E’ infatti prevista l’estrazione di 1.780.000 metri cubi di ghiaia da utilizzare per la costruzione del Terzo Valico e il successivo deposito nella stessa area di 1.780.000 metri cubi di smarino di risulta dei lavori della “grande opera inutile”. Per dare misura delle proporzioni, la Romanellotta ha estensione maggiore del paese di Pozzolo Formigaro che si troverà ad ospitare anche due cantieri operativi e che verrà costeggiato a sud dalla linea di valico per Tortona e a Ovest dallo Shunt per il congiungimento con la linea storica direzione Torino. Probabilmente uno dei paesi in cui l’impatto del Terzo Valico sarà maggiore e in cui è previsto il transito di una media di 600 camion al giorno.
A un bordo dell’area della Cascina sorge il Presidio No Tav – Terzo Valico su un terreno messo a disposizione da un No Tav e, grazie alla vigilanza del comitato pozzolese, ci si è immediatamente accorti delle mosse del Cociv. Al momento gli operai della Lauro Spa, impegnata anche a Voltaggio e recentemente accusata di truffa aggravata ai danni dello Stato, hanno iniziato le operazioni di recinzione dell’area e le prime operazioni di bonifica, destinate a durare parecchio tempo considerata la grande estensione della cava. Nonostante il Consiglio Comunale avesse deliberato all’unanimità la contrarietà al Terzo Valico e il Sindaco Silvano non avesse firmato la richiesta di moratoria in quanto contrario alla realizzazione dell’opera ad oggi non si registrano prese di posizione e atti concreti da parte dell’amministrazione pozzolese.
Ricordiamo ancora che i problemi per Cociv non sono certamente finiti nel territorio del piccolo Comune che ha una popolazione di neppure 5.000 abitanti, considerato che devono essere eseguiti ancora molti espropri e che vi è un terreno fondamentale per l’opera che è di proprietà di 101 No Tav – Terzo Valico decisi a difenderlo con le unghie e coi denti. Mentre prosegue la discussione su quali iniziative intraprendere per ostacolare i piani di Cociv dopo la giornata di blocco del cantiere di Voltaggio, possiamo già annunciare che la giornata nazionale di lotta proposta dal Movimento No Tav della Valsusa prevista per Sabato 22 Febbraio si terrà proprio a Pozzolo Formigaro al Presidio No Tav – Terzo Valico su iniziativa di tutti i comitati della Valle Scrivia. Tenetevi liberi per pranzo e nel pomeriggio, ne varrà sicuramente la pena.
Pubblichiamo una galleria fotografica e sotto alcune diapositive tecniche sulla Romanellotta e Pozzolo Formigaro.