Mesi fa alcune persone hanno deciso di mettersi a disposizione della comunità, di mettere da parte le proprie paure, e partecipare all’inchiesta “Solvay: la pollution invisible”. I risultati sono chiari: nel sangue del 55% degli spinettesi il PFOA supera la soglia di allarme fissata dalla Germania.
A fronte di questo ennesimo dato, pretendiamo che lo screening sanitario di tutte le persone potenzialmente colpite dall’inquinamento di Solvay venga effettuato al più presto, e destinando le giuste risorse. Pretendiamo che Solvay chiuda e che bonifichi il sito inquinato, affinché Spinetta possa finalmente tornare ad essere un territorio salubre, e cosicché chi vi abita non sia più costrett* a veder decimate le proprie famiglie da tumori e malattie.
Chiediamo e pretendiamo lo screening affinché i timori per la nostra salute possano trasformarsi in una capillare opera di prevenzione collettiva. Pretendiamo che il biomonitoraggio venga fatto al più preso e con tutti i crismi del caso, perché sappiamo che ogni paura è possibile esorcizzarla insieme, perché crediamo che Spinetta – e con lei la gente che vi abita – non sia un luogo ormai senza speranza, ma la culla di una comunità che ha voglia di lottare per la propria salute e per il proprio territorio.
Tutto questo succederà solo quando le istituzioni avranno il coraggio di dire che nel 2022, non è più ammissibile che un polo chimico sia situato all’interno di un centro abitato e, ancora meno, non è ammissibile essere costantemente ricattati da una multinazionale che cerca di barattare la salute ambientale e dei cittadini, con posti di lavoro che fanno ammalare anche gli stessi lavoratori. Le malattie e le morti non possono più essere visti come effetti collaterali, incidenti di percorso!
Mentre le Istituzioni valutano le “azioni da intraprendere” e indicono tavoli e gruppi di lavoro, noi sappiamo bene quali devono essere le tappe, la storia dell’Eternit a Casale Monferrato, della Miteni a Vicenza ce lo hanno insegnato: screening, chiusura e bonifica!
Per questo invitiamo tutt* a unirsi a noi alla nostra voce, il prossimo 15 ottobre alle 17.00 in piazzetta della Lega.
La salute è un diritto!
Un secolo di veleni e morti, può bastare!
Comitato Stop Solvay