Ottima partecipazione dei tortonesi giovedì 31 ottobre alla serata organizzata dai No Tav tortonesi su Terzo Valico e Cava della Montemerla (in realtà si è parlato anche delle altre cave interessate nel tortonese, e sono molte) : sala strapiena, con gente anche fuori nell’atrio, visto l’affollamento. Il Dott. Paolo Toniolo ha relazionato sui danni dell’esposizione ad amianto (mesotelioma, asbestosi e diverse altre malattie
mortali) e citato casi di zone a noi molto vicine, come quello dell’Eternit a Casale o della Fibronit a Broni, dove la gente continua ancora oggi a morire, con numeri preoccupanti.
I membri del Comitato Tortonese hanno spiegato ancora una volta che l’opera non serve e che comporta un serio pericolo per la popolazione, citando fonti e dati e sottolineando i rischi in termini di salute e ambiente compromesso (falde acquifere, aria,terreno agricolo), raccogliendo la preoccupazione dei cittadini per le numerose cave previste e per l’area della Montemerla, potenziale deposito di smarino con amianto e sostanze chimiche dannose (risulta degli scavi alta velocità Genova-Tortona) per una potenzialità di 2.200.000 metri cubi, collocata a 2 passi dalle scuole elementari e superiori, dai centri commerciali Iper ed Esselunga, nel popoloso Quartiere Oasi. Tortona si trova già in un’area che è quella con la più alta mortalità per tumori in Italia, non si può pensare di aggiungere un’ ulteriore bomba ecologica di questo genere!
Soprattutto, non è pensabile che un’Amministrazione Comunale non informi i suoi cittadini dei rischi che corrono e non li tuteli..il Comitato ha lanciato una raccolta firme che chiede al Sindaco di non concedere l’utilizzo di nessuna cava sul territorio tortonese nè il transito di camion che trasportino amianto e sostanze tossiche per gli scavi e i materiali di risulta dei lavori del terzo valico, raccolte già ieri sera numerosissime firme.
Si è parlato anche del rischio fortissimo di infiltrazioni della ‘ndrangheta nei lavori e dell’occasione d’oro per lo smaltimento di rifiuti tossici in queste cave.
Interessante anche la testimonianza di una signora tortonese a rischio esproprio di casa e terreno (per la costruzione della nuova linea ferroviaria), che è stata contattata da Cociv e da alcuni intermediari di uno studio milanese, i quali si sarebbero offerti come intermediari per far alzare il prezzo del risarcimento, il tutto in maniera subdola e tentando di confonderla, senza dar risposta alcuna alle domande e richieste di chiarimenti della signora: la stessa cosa è capitata ad altri suoi vicini di casa. Il Comitato di Tortona ha messo in contatto questi signori con i legali del Movimento No Tav Terzo Valico (che hanno seguito tutte le vicende legate agli espropri) e seguirà la vicenda.. i signori, molto arrabbiati per la scorrettezza del Consorzio Costruttori e per la mancata informazione da parte dell’Amministrazione Comunale, non firmeranno e nel caso di tentativi di forzatura del Cociv, chiedono aiuto ai no tav : e noi,come sempre, siamo pronti a bloccare gli espropri.
La serata, oltre a fornire informazioni preziose ai cittadini (informazioni che nessuno da’), è servita a prendere contatti con numerosi tortonesi interessati all’argomento, molti dei quali parteciperanno alle iniziative no tav e verranno anche a Genova con noi alla manifestazione contro il terzo valico che si svolgerà sabato 9 novembre (partenza ore 12.30 in pullman no tav dal Movicentro Tortona, per prenotazioni contattare il Comitato No Tav Tortona, rif. sulla pagina FB).
COMITATO NO TAV TERZO VALICO TORTONA
Il testo della petizione
NO A CAVE, DEPOSITO AMIANTO E SOSTANZE CHIMICHE, TRAFFICO CAMION SULLE STRADE DI TORTONA
I sottoscritti cittadini residenti nel Comune di Tortona, considerato che:
– il progetto dell’alta velocità ferroviaria Genova- Tortona (Terzo Valico dei Giovi), tratta di 53-54 km, viene a costare ai cittadini circa 115 milioni di euro al km (verrebbe pagato con SOLDI PUBBLICI) e che tali fondi potrebbero invece esser destinati a migliorie delle linee ferroviarie esistenti, manutenzione idrogeologica del territorio, sanità, scuola, pensioni, cassa integrazione e ammortizzatori sociali ;
– i lavori degli scavi per la realizzazione di tale linea porterebbero in città e dintorni diversi milioni di metri cubi di smarino (contenente anche AMIANTO e sostanze tossiche) in diverse località del nostro territorio, tra cui:
– Cava in Località Montemerla, a 2 passi dal popoloso quartiere Oasi, dalle scuole e dai centri commerciali Iper ed Esselunga
– Cava Castellotto 1 e Cava Castellotto 2 (zona vincolo autostradale)
– Cava Castello Bollo
– Cava Armellino (tra Tortona e Sale), con deposito di smarino e schiumogeni tossici , in mezzo a terreni agricoli su cui si coltivano prodotti poi destinati alla vendita e al consumo
– migliaia di camion (in aggiunta a quelli già in transito da e verso le aree logistiche di Tortona) trasporterebbero tali materiali inquinanti, incluso l’amianto (dalle fibre volatili, di facile dispersione nell’aria, nell’acqua e nel suolo), sulle strade di Tortona e dintorni, strade già oggi congestionate dal traffico di mezzi pesanti ;
– la nostra città si trova già in una zona tra le più inquinate d’Italia ed è ad alta mortalità per tumore;
– le falde acquifere della nostra zona sono già a rischio e così pure la tenuta idrogeologica del territorio;
chiedono al Sindaco di Tortona e all’Amministrazione Comunale
di rispettare il suo ruolo di primo tutore e garante della salute pubblica, e pertanto:
– di non concedere l’utilizzo di alcuna cava in località site sul territorio del Comune di Tortona
– di impedire con ogni mezzo (ordinanze, etc.) il transito di camion trasportanti lo smarino e le sostanze tossiche derivanti dai lavori di scavo del Terzo Valico sulle strade del Comune di Tortona
NO AL TERZO VALICO E AL CONSUMO DI TERRITORIO, Sì ALLA TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE