Indietro

Gli sciacalli del Cociv mandano espropri a Novi e Arquata dopo l’alluvione

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Fanno schifo e la pazienza è davvero finita. Davanti ad un territorio ancora in ginocchio dopo l’alluvione del 13 ottobre gli sciacalli del Cociv hanno pensato bene di mandare gli espropri a Novi Ligure e ad Arquata Scrivia. A Novi vorrebbero eseguire quattro espropri presso il basso Pieve, una delle zone maggiormente colpita dall’alluvione che è stata invasa dall’acqua, nella giornata di martedì 21 ottobre. Ad Arquata ad essere sotto esproprio sarà nuovamente il terreno del Presidio No Tav – Terzo Valico di Radimero, un nuovo tentativo dopo quello mandato a vuoto dalla mobilitazione popolare del 10 settembre. Quello che fa davvero tantissima rabbia e dimostra ancora una volta tutta l’arroganza di questi vermi è che la richiesta di affiggere all’albo pretorio del Comune di Arquata l’esproprio sia avvenuta il 15 ottobre, due giorni dopo l’alluvione. Secondo i loro piani il giorno in cui tenteranno di entrare in possesso della parte mancante del cantiere di Radimero sarà mercoledì 19 novembre alle ore 9.

Si tratta di un vero e proprio affronto ai cittadini di un territorio che sta ancora facendo la conta dei danni e che dimostra come i costruttori del Terzo Valico siano totalmente privi dei basilari principi etici necessari ad una convivenza rispettosa. Anche in Liguria, per paura che cresca la rabbia dei genovesi nei loro confronti, il signor Salini in persona ha sbandierato sui giornali amici il grande gesto di filantropia disinteressata messo in campo dal gruppo Salini – Impregilo. Hanno deciso di “regalare” alla città di Genova il progetto esecutivo del terzo lotto della copertura del Bisagno per il giubilo di Burlando e Paita, due dei maggiori responsabili dell’alluvione genovese.

Avete capito bene: chi devasta il territorio con soldi pubblici e che dovrebbe ricevere 6,2 miliardi di Euro per costruire un’opera inutile finge di avere buon cuore e di fare un gesto d’amore nei confronti dei genovesi. In realtà renderebbero alla collettività una infinitesimale parte di quanto dovrebbero avere dallo Stato per il Terzo Valico senza aver neppure vinto una regolare gara d’appalto. E’ evidente che con questa mossa tentino di far dimenticare di essere fra i responsabili del dissesto idrogeologico del territorio come la vicenda del Treno Freccia bianca deragliato sta a dimostrare e rispetto a cui la Procura di genova starebbe indagando per disastro ferroviario come si è appreso questa mattina da alcuni quotidiani.

Questo goffo tentativo non può che far accrescere ancor più la rabbia e rappresenta una ragione in più per partecipare domani alla manifestazione di Genova indetta da spalatori e cittadini alle ore 15 con partenza da Staglieno e arrivo nella centralissima Piazza De Ferrari.

Per quanto riguarda gli espropri in basso Piemonte nelle prossime ore diffonderemo l’appuntamento per bloccare quelli di Novi Ligure previsti martedì questo e nei prossimi giorni quello previsto ad Arquata il 19 novembre. Ieri i comitati piemontesi hanno deciso che attenderanno gli uomini del Cociv in arrivo alla Pieve coi badili in mano, il simbolo della dignità di una comunità che grazie al proprio lavoro si sta rialzando. Prefettura e questura sono avvisati. Non c’è nessuna intenzione di tollerare la provocazione che gli sciacalli del Cociv vogliono mettere in atto. E’ meglio per tutti che in quella giornata nessuno si faccia vedere e si permetta ai cittadini di proseguire in serenità i lavori di pulizia e messa in sicurezza delle proprie case e del proprio territorio.