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E’ iniziata la raccolta firme: Claudio deve poter tornare ad Arquata

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Su iniziativa del Comitato No Tav – Terzo Valico di Arquata Scrivia è iniziata sabato al mercato la raccolta firme in calce ad un appello in cui si chiede che Claudio possa tornare liberamente nella sua terra. In due ore sono state raccolte oltre trecento firme e molti arquatesi si sono fatti consegnare i moduli per la raccolta. La mobilitazione contro il provvedimento cautelare coercitivo che ha riguardato Claudio non accenna a fermarsi e dopo le prese di posizione sui social network e i comunicati stampa di solidarietà è la volta di questa raccolta firme indirizzata ai cittadini di Arquata Scrivia. Sabato al mercato nuovo banchetto dalle ore 9 e 30.

Ecco il testo dell’appello:

CLAUDIO DEVE POTER TORNARE AD ARQUATA
FIRMA L’APPELLO

Rivolgiamo un appello alla popolazione di Arquata in relazione a quanto è successo ad uno degli attivisti del Movimento No Tav – Terzo Valico che più si è speso, in questi due anni e mezzo, nella battaglia politica contro la realizzazione della grande opera in questione.
A seguito di una delle tante iniziative pubbliche promosse dal Movimento, quella del 26 Marzo a Novi Ligure, ed in seguito all’ennesimo procedimento penale aperto nei confronti degli attivisti, a Claudio è stata notificata la misura cautelare coercitiva del divieto di dimora e transito nei Comuni di Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Gavi, Carrosio, Voltaggio e Fraconalto.
Nella sostanza Claudio non potrà recarsi e transitare “sin tanto che l’opera non sarà conclusa” nei Comuni sopraelencati.
Ci rivolgiamo alla popolazione di Arquata chiedendo solidarietà e partecipazione in merito al provvedimento che colpisce Claudio.
Ci indigniamo di fronte al fatto che Claudio non possa più svolgere, nel suo territorio, il suo ruolo: quello di attivista politico, di militante e di cittadino.
Ci indigniamo ancora di più pensando al fatto che ad Arquata Claudio ha una rete di relazioni, amicizie ed affetti. Ad Arquata vivono sua madre e suo padre e Claudio dovrà richiedere il permesso del Giudice anche solo per andarli a trovare.
Ci indigniamo perché ditte condannate per reati ambientali e accusate di truffa aggravata ai danni dello Stato, hanno piena libertà di muoversi e devastare il nostro territorio, mentre a Claudio, la cui colpa è quella di difendere la nostra terra, è negata la possibilità di circolare liberamente.
Claudio non è un pericoloso delinquente ma una persona che si batte da sempre alla luce del sole contro la costruzione del Terzo Valico.
É evidente che di fronte alla totale insostenibilità politica dell’opera, l’unico mezzo che i signori dell’alta velocità hanno a disposizione sia quello della limitazione delle libertà personali e dell’agibilità politica.
Questo è inaccettabile, Claudio deve poter tornare ad Arquata senza dover chiedere il permesso di farlo. Claudio deve tornare a godere pienamente della sua libertà personale.

Comitato No Tav – Terzo Valico Arquata Scrivia
www.notavterzovalico.info

Scarica e diffondi l’appello

Scarica il modulo e raccogli firme a sostegno dell’appello (i moduli devono poi essere consegnati al Comitato di Arquata)