Non si ferma nemmeno di fronte all’afa di fine luglio l’attività del Movimento per la Casa: vista l’insistente volontà di comune ed ATC di voler proseguire una guerra ai poveri fatta di innumerevoli (tentati) sfratti, senza la minima progettualità a lunga distanza, il Movimento è sceso oggi di nuovo in strada, solidale e compatto per difendere due famiglie occupanti per necessità di alloggi popolari del Villaggio Profughi.
Si tratta di Nicoletta, giovane madre di una bimba di appena 7 mesi che vive con il compagno, licenziato da poco, e l’anziana nonna e di Rita, che vive con il marito Najib ed il figlio piccolo; in entrambi i casi si tratta di occupazioni per necessità, avvenute da qualche anno, di alloggi ATC che si trovavano in stato di completo abbandono, senza porte, finestre, sanitari e circuitazione elettrica, in cui gli occupanti, investendo in fatica e risorse hanno piano piano dato vita ad un progetto di autorecupero e di autoristrutturazione, rendendo degne ed abitabili situazioni altrimenti destinate all’oblio.
Sia in un caso che nell’altro il rinvio è stato di sei mesi, lasso di tempo che infonde una certa tranquillità negli animi delle famiglie in questione, ma il dato che rimane certo è che nuclei famigliari abbandonati dalle istituzioni e che hanno deciso di occupare un alloggio abbandonato e ristrutturarlo a spese proprie e con le proprie mani si vedano recapitare ingiunzioni di sfratto senza la possibilità di intavolare alcun dialogo con le istituzioni e senza pertanto nessuna mediazione da parte dei servizi sociali.
Esiste una soluzione per situazioni di questo tipo: assegnazione immediata delle case popolari ATC occupate per necessità ed autorecupetrate dalle famiglie, in modo da giungere ad una mappatura certa degli alloggi ATC liberi (cosa che ATC a tutt’oggi non possiede) ed allo sblocco delle graduatorie per l’assegnazione.
Viva la lotta per la Casa!!!
Movimento per la Casa – Sportello per il Diritto all’Abitare
Martedi ore 18.00 – 21-30
presso il Laboratorio Sociale di via Piave 63