Anche questa mattina la sveglia degli attivisti del Movimento per la Casa di Alessandria è suonata molto presto.
Dal primo mattino decine di persone hanno presidiato l’appartamento di Mohamed e della sua famiglia in via Verneri 29 al quatiere Cristo.
Dopo una lunga attesa durante la quale il numero dei presidianti continuava ad aumentare, si sono presentati i proprietari dell’appartamento accompagnati dall’ufficiale giudiziario che, con un tono decisamente sopra le righe, ha fin da subito dichiarato che lo sfratto sarebbe stato eseguito e che avrebbe richiesto l’intervento della forza pubblica.
Gli attivisti e le famiglie del movimento non si sono fatti intimidire e, di fronte all’arroganza di chi non si farebbe scrupoli a lasciare per strada una famiglia con due bambini di uno e due anni, hanno deciso di resistere allo sfratto e di impedire al fabbro di cambiare la serratura dell’appartamento nonostante le urla e le minacce dell’ufficiale giudiziario.
Dopo una lunga contrattazione tra proprietà, ufficiale ed attivisti è stato accordato un rinvio al 9 aprile e, almeno fino a quella data, Mohamed, sua moglie ed i loro due figli potranno dormire sonni tranquilli.
I prossimi appuntamenti in calendario sono per mercoledì 26 marzo, grande giornata di blocco degli sfratti delle sei famiglie di via Romera a Spinetta Marengo ed il 29 aprile a Torino, per partecipare alla manifestazione regionale indetta da movimenti per il diritto all’abitare piemontesi.
Bloccare gli sfratti è possibile, resistere è un diritto