Indietro

Corso Acqui 289: la dignità prende casa

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Siamo giunti al terzo giorno di occupazione in Corso Acqui. Tre giorni fa 12 famiglie del Movimento per la Casa hanno deciso di dire basta, reagire e di prendere il loro futuro in mano, rivendicando il diritto ad un’ abitazione e con esso il diritto categorico ad una vita dignitosa. Ed è esattamente di dignità, di fiducia in sé stessi, di speranza che si tratta. Qui è palese il cambiamento che le persone hanno portato nella loro vita sia a livello fisico, ma anche, e soprattutto, a livello interiore: è tornata la voglia di fare, di vivere, di rapportarsi con gli altri, di aiutarsi reciprocamente, di unità e fratellanza, in reazione allo stato di alienazione, abbandono,  chiusura e  dipendenza in cui le istituzioni le avevano relegate.  Il clima qui è festoso e solidale  con  i lavori di pulizia, trasloco e di piccola ristrutturazione degli appartamenti che  continuano a ritmo serrato sin dal secondo giorno. L’ansia di sfratti e pignoramenti è solo un brutto ricordo, mentre l’aria che si respira oggi è quella di riscatto personale di ogni singolo occupante, collettivo e sociale. L’energia di tutti viene impiegata nella costruzione di un domani più stabile, sicuro e sereno. Ad oggi nel quartiere Cristo sono due le occupazioni abitative messe in atto dal Movimento per la Casa, per un totale di circa 30 famiglie che hanno creato un fortissimo sistema di rete amicale e solidale che si regge sull’impegno e sul sudore versato insieme nella costruzione di un progetto che punta alla riappropriazione di quelli che sono diritti fondamentali di ogni donna e di ogni uomo e che ci riprenderemo senza la minima esitazione, con la sicurezza di essere sempre dalla parte giusta.