“…Bisogna leggere i dizionari se non si sa il significato di moratoria, moratoria significa sospendere, compresi gli espropri…”
Nonostante queste belle parole, pronunciate dal Sindaco di Novi Ligure Lorenzo Robbiano, durante il Consiglio Comunale del 22 Aprile 2013 (pag. 20 del verbale) e seppur i Sindaci si ostinino a raccontare, nonostante l’evidenza, che non è ancora stata data una risposta alla loro richiesta di moratoria gli espropri si possono eseguire, eccome. Si possono eseguire a tal punto che come già avvenuto in altre occasioni il Comune di Novi ha messo a disposizione di Cociv la Sala Consigliare per incontrare gli espropriati nelle serate di Mercoledì 29 e Giovedì 30 Gennaio. I signori Uncino e Costarelli che sono intervenuti a nome del Consorzio, dopo struggente arringa su quanto sia difficile accettare di perdere le proprie abitazioni e i propri terreni così carichi di affetti famigliari, hanno spiegato che sono intenzionati ad utilizzare una procedura “più umana” di quella tentata e fallita ad Arquata, Serravalle e Gavi. Niente più letterine verdi, ma la disponibilità a tante belle trattative private in cui decidere insieme il giusto prezzo e ricevere l’80% del pattuito entro 15 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo. Chiaramente se non si accetta l’offerta che non si può rifiutare allora vada al diavolo la procedura “più umana” e ci si prepari a ricevere le lettere di esproprio.
Il Sindaco Robbiano da parte sua ha spiegato che l’iniziativa intrapresa fosse volta a tutelare i cittadini e il territorio, mica gli interessi di Cociv e Impregilo. Chissà se il buon Robbiano per tutelare i cittadini e il territorio, cosa che i comitati No Tav fanno da oltre due anni nel silenzio assordante della sua amministrazione comunale, si renda disponibile a concedere la sala consigliare per la prossima assemblea dei comitati e chissà se Cociv ha pagato qualcosa per usufruire del salone o se le spese di gestione siano state a carico dei cittadini novesi.
All’appuntamento si sono presentati, nonostante la neve, anche gli attivisti del Comitato No Tav – Terzo Valico di Novi che hanno distribuito un volantino e invitato gli espropriati ad organizzarsi e a non accettare l’offerta del duo Cociv – Robbiano.
La lotta contro il Terzo Valico continua, l’arroganza di Cociv e degli amministratori pubblici novesi anche. Due idee antitetiche di mondo, di relazioni sociali, di territorio, di democrazia alla base della contesa. Solo grandi idee possono sconfiggere grandi affari.