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Borgo Fornari resiste agli espropri

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Si è conclusa ieri sera, allo scoccare della mezzanotte, la prima tornata di espropri a Borgo Fornari. Vittoria schiacciante: dal 30 luglio all’8 agosto residenti e solidali si sono alternati ai presidi gestiti in maniera impeccabile. Nelle lunghe ore di veglia mai un cedimento o una distrazione. Il cociv ha tentato di passare il primo agosto all’ora di pranzo, mentre mangiavamo degli ottimi ravioli. Di fronte alla solita arroganza dell’omino del cociv e alle minacce di poliziotti in borghese che rifiutano di identificarsi, la popolazione non si è mossa di un millimetro ed a loro non è rimasto nulla da fare se non andarsene borbottando.

La sensazione che si avverte a Borgo è quella di una comunità unita che non ha smesso di parlare e stare insieme come purtroppo successo altrove. Durante questa settimana abbondante abbiamo scoperto la loro vita su una strada stretta dove le macchine sfrecciano veloce, di fianco al torrente traversa ed agli splendidi boschi dell’appennino. Spontaneamente le case ed i cancelli si sono riempiti di striscioni fatti con i lenzuoli, i presidi sono stati riforniti di ogni ben di dio, la popolazione si è messa a ricomporre, cartina per cartina, il puzzle del progetto del terzo valico.

Come nelle altre località toccate dal progetto, quello che porta la gente a muoversi è il bisogno primario di difendere la propria terra, ma nel tempo si acquisisce la consapevolezza che l’opera è inutile, impattante sull’ambiente e la salute, economicamente disastrosa, foriera di speculazioni e malaffare. Si capisce di essere parte di qualcosa di ben più grande e inscindibile da ciò che avviene negli altri centri zona. Anche qui un folto gruppo di persone ha cominciato un’opera di sensibilizzazione che sta già dando buoni risultati, in vista dei prossimi mesi in cui probabilmente si ripresenterà il problema degli espropri.

Salutiamo il neonato comitato di Borgo Fornari: la strada è ancora lunga ma la faremo insieme!