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Approvati i 200 milioni dello Sblocca Italia, ma solo 30 sono per il 2015

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Dopo una lunga gestazione, iniziata il 1 agosto con la solita conferenza stampa spot del Premier Matteo Renzi, ha visto il traguardo per quanto riguarda il Terzo Valico, il famigerato decreto Sblocca Italia. Il Capo del Governo aveva promesso che sarebbero stati stanziati per la nuova linea ferroviaria la bellezza di 2,1 miliardi di Euro. Una dichiarazione di intenti che si è via via sgonfiata fino ad arrivare agli attuali 200 milioni come ebbe a dichiarare l’Assessora ligure Raffaella Paita. Quello che la neo candidata alla presidenza della Regione Liguria si dimenticò di dire era come questi soldi venissero spalmati negli anni. Un conto è avere 200 milioni di Euro a disposizione subito, un conto è averli nei prossimi anni con il pericolo sempre imminente di vedere ridotto o azzerato lo stanziamento. Per fugare ogni dubbio abbiamo aspettato l’atto conclusivo della vicenda, il Decreto Interministeriale dei Ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia con cui sono stati ripartiti i fondi a disposizione per le opere ricomprese nel decreto. Con un po’ di stupore e forse anche gioia abbiamo constatato che lo Sblocca Italia è lungi dal poter rappresentare la continuità di cassa necessaria affinché i cantieri del Terzo Valico non rischino di subire uno stop. Infatti leggendo la tabella allegata al Decreto si può verificare come dei 200 milioni previsti, solo 30 siano per l’anno 2105, 150 per l’anno 2017 e 20 milioni per l’anno 2018. Oltretutto il 2018 è l’anno in cui dovrebbero finire i lavori della grande opera, peccato che mancherebbero finanziamenti per ancora 5 miliardi (senza contare che i 6,2 miliardi a preventivo sono destinati a moltiplicarsi come sempre avviene quando si costruisce una linea ad alta velocità) e una buona parte dei soldi stanziati lo sono per anni che vanno dal 2018 al 2024 come si può vedere in questo articolo che ripercorre lo stato dei finanziamenti a favore del Terzo Valico. Insomma, come i comitati denunciano da anni la coperta sembra essere cortissima e il Governo sembra non sapere dove trovare i soldi necessari per la prosecuzione dell’opera.

Vedremo se arriveranno risorse aggiuntive con la legge di stabilità al vaglio del Parlamento che nella sua versione originale stanziava 400 milioni a favore del Terzo Valico. Da allora però i territori di Liguria e basso Piemonte sono nuovamente stati messi in ginocchio dal maltempo e persino il Consiglio Regionale del Piemonte ha votato all’unanimità una mozione per chiedere che i soldi del Terzo Valico siano utilizzati per la messa in sicurezza del territorio. Staremo a vedere se la mozione rimarrà lettera morta o verrà accolta dal Governo, quello che possiamo affermare con certezza è che per ora dei soldi per costruire davvero il Terzo Valico non vi è traccia. Ma questa non è una grande novità, è la norma nel paese governato da Matteo Renzi e dal Partito Democratico.