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A Novi Ligure sempre in movimento contro il Terzo Valico

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Ieri mattina i No Tav – Terzo Valico sono stati ancora una volta presenti, nonostante la pioggia, all’ennesima passerella di autorità riunitesi per inaugurare la nuova strada 35 Ter, tra Novi Ligure e Serravalle Scrivia, esibendo cartelli che spiegavano le ragioni del dissenso.

Parlare della 35 Ter significa parlare di un’opera per cui sono stati spesi 18,5 milioni di euro di soldi pubblici per meno di 4 Km di strada, costruita con l’intenzione di alleggerire il traffico sulla 35 Bis. Di fatto la Ter non ha però alcun collegamento con l’outlet di Serravalle e le attività commerciali e artigianali sono dislocate tutte sulla 35 Bis. La Ter quindi rimane una strada costruita nel deserto, sottraendo ancora una volta terreno agricolo alle produzioni locali che tanto vengono sbandierate dall’amministrazione comunale novese in ogni occasione. La stessa amministrazione comunale di Serravalle, che non spicca certo per intelligenza, ha definito l’opera inutile e ha deciso di non presenziare all’inaugurazione della strada.

E’ lecito pensare che la 35 Ter servirà soprattutto per trasportare lo smarino della galleria TAV Terzo Valico verso le cave di Pozzolo e Tortona se i cittadini non riusciranno a fermare la costruzione della grande opera inutile. Come se non bastasse proprio ad un centinaio di metri dal luogo dell’inaugurazione verrà demolito un tratto della nuova strada per permettere il passaggio del Terzo Valico con un costo stimato e già preventivato di circa un milione di euro.

A fronte di questo sperpero di denaro pubblico mai che si trovino i soldi per la messa in sicurezza del territorio che ha dimostrato ancora una volta tutta la sua fragilità con le piogge di questi giorni. Infatti la Strada Provinciale Novi – Gavi ha nuovamente subito un’interruzione a causa di una frana, con conseguente riversamente di traffico proprio sulla 35 Bis.

I No Tav, instancabili, si sono fatti poi rivedere in serata in occasione di un nuovo incontro indetto dall’amministrazione comunale novese.

Di fronte ad una platea attonita il Sindaco in persona, sua maestà Lorenzo Robbiano, ha cacciato un giornalista che si era permesso di fotografare spiegando come si trattasse di un incontro privato, ma nonostante questo, oltre agli espropriati era presente in sala, ben mimetizzzata, una delegazione del comitato novese No Tav – Terzo Valico.

Dopo circa mezz’ora di pistolotto del primo cittadino in cui partendo dalla locomotiva a vapore fino ad oggi sono stati decantati tutti gli sforzi che l’amministrazione ha prodotto per limitare al minimo i danni dovuti all’opera è stato illustrato con l’ausilio di un tecnico il progetto e le problematiche relative al tracciato. Naturalmente entrambi non hanno descritto l’opera per quello che è, come da progetto esecutivo, ma per come la vorrebbero nella loro testa, a partire dal rilancio dello scalo di San Bovo (che sulle carte del COCIV non è nemmeno riportato) per arrivare all’abolizione dello Shunt (a proposito sapessero quegli ignoranti dei No Tav che si dice proprio sciunt con la “u” come ha ribadito correggendo un No Tav, il primo cittadino) passando per il protocollo amianto che, udite udite, c’è davvero, ma è provvisorio. Quindi secondo gli amministratori e i tecnici, Impregilo e Italcementi rinuncerebbero a 650 milioni di Euro di cemento (questo è il costo stimato dello shunt) per fare un piacere a sua maestà Lorenzo “il magnifico” Robbiano e dopo aver caricato su treno l’enorme quantità di merci direzione nord del mondo si fermerebbero a San Bovo per controllare l’olio e gonfiare le gomme (del treno!).

Messo alle strette dalle domande degli attivisti No Tav, il tecnico ha prospettato un idilliaco sistema di controllo in fase di scavo dell’eventuale presenza di amianto, naturalmente gestito da COCIV e supervisonato da Arpa e Politecnico di Torino, dimenticandosi di dire che i dati relativi non saranno mai resi pubblici in quanto “proprietà” di Cociv stesso. Nessun accenno alla maggiorazione dei costi e alla revisione obbligatoria (in caso di presenza di amianto) del Piano Cave (e di conseguenza del Piano Traffico). E’ stato dato per certo il trasporto dello smarino su rotaia, nonostante la bocciatura da parte di RFI del progetto sia stata riportata da tutti i giornali.

Davanti a questo incontro quasi comico molti espropriati si sono rivolti ai No Tav per cercare di capirci qualcosa e ottenere informazioni più precise riguardo al progetto. Appuntamento prossimamente presso la sede No Tav – Terzo Valico di Novi Ligure.

Quando Sua Maestà Lorenzo “Il Magnifico” Robbiano si arrabbia i No Tav sono molto felici e ieri al Sindaco giravano parecchio…

Le foto dell’inaugurazione della 35 Ter: