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2015 senza soldi per il Terzo Valico?

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Si aggiunge oggi un nuovo capitolo all’ormai infinito balletto a cui siamo stati abituati sui finanziamenti per la costruzione del Terzo Valico.

In base al Decreto Legge 31 Agosto 2013 n. 102 (il decreto sull’abolizione dell’IMU che tiene banco in questi giorni su tv e carta stampata) sarebbero stati quasi azzerati i soldi a disposizione del Terzo Valico nel 2015.

Infatti si legge all’articolo 15 comma 3 del decreto (dove viene spiegato da dove prendere i soldi per l’abolizione della rata Imu):

d) quanto a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e  2015, mediante corrispondente  riduzione  dell’autorizzazione  di  spesa prevista per l’anno 2014 dall’articolo 1, comma 184,  della  legge 24 dicembre 2012, n. 228, e  per  100  milioni  di  euro  mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa prevista per l’anno 2015 dall’articolo 7-ter, comma 2, del decreto –  legge  26 aprile 2013, n. 43, convertito, con modificazioni, dalla legge  24 giugno 2013, n. 71;

Dove l’art. 7-ter comma 2, L. 43/2013 dice proprio:

2. Per il  finanziamento  degli  investimenti  relativi  alla  rete infrastrutturale ferroviaria nazionale e’ autorizzata la spesa di 120 milioni di euro  per  ciascuno  degli  anni  dal  2015  al  2024,  da attribuire con delibera del CIPE con priorita’  per  la  prosecuzione dei  lavori  relativi  al  Terzo  Valico   dei   Giovi   e   per   il quadruplicamento della linea  Fortezza-Verona  di  accesso  sud  alla galleria di base del Brennero.

Trattasi quindi dei “famosi” 120 milioni all’anno per 10 anni dal 2015 al 2024 con cui erano stati rifinanziati dal Cipe i lavori del Terzo Valico dopo lo stop di metà Giugno 2013.

In soldoni in base alla ripartizione proporzionale del finanziamento fra Terzo Valico e Brennero, rimarrebbero nel 2015 per la nuova linea ferroviaria fra Liguria e Basso Piemonte 13 milioni di euro a fronte dei 120 stanziati precedentemente.

Il Terzo Valico evidentemente vacilla sotto i colpi dell’opposizione popolare, se ad ogni occasione utile gli vengono tolti i finanziamenti.

Ricapitolando i soldi in mano a Cociv sono solo i 500 milioni del primo lotto a cui se ne aggiungerebbero 13 nel 2015 e 120 ogni anno dal 2016 al 2024 rispetto ad un costo totale a preventivo di 6,2 Miliardi di Euro.

Di questo passo, quando Burlando, la Paita, Borioli e tutta la banda del buco saranno ormai cenere e verranno ricordati come la peggior casta politica europea di sempre, forse nel 2124 verrà tagliato il nastro di inaugurazione del Terzo Valico.

Nonostante non esista un’unica ragione sensata per sostenere la costruzione di un’opera inutile e dall’impatto ambientale devastante, siamo certi che il PD ligure e il suo omologo alessandrino non mancheranno di alzare la voce perchè in Parlamento, durante l’approvazione del decreto, venga reintrodotto il finanziamento tolto.

In attesa di vedere le loro prossime mosse godiamoci le dichiarazioni di Gerundio. Quando lui piange, qui si ride e si festeggia. Senza farsi illusioni.