Si è conclusa la consultazione annunciata in data 8 Ottobre 2012 riguardante la messa in vendita del Laboratorio Sociale da parte della Provincia di Alessandria. Le prime iniziative che si è deciso di intraprendere sono una raccolta firme a sostegno dell’appello sotto riportato e l’organizzazione di un open day del Laboratorio Sociale i cui dettagli verranno comunicati fra alcuni giorni.
Appello contro la vendita del Laboratorio Sociale
“Noi, quelli che da anni si organizzano in basso e a sinistra, pensiamo innanzi tutto che questa struttura non debba essere venduta a privati per farci l’ennesimo centro commerciale o l’ennesima opera di speculazione edilizia. La mappa dei conflitti di questi anni ci parla della mancanza di strutture di prima accoglienza, della penuria cronica di case popolari, della carenza di asili, della mancanza di luoghi dove praticare sport a prezzi accessibili, della necessità di spazi di produzione culturale, dell’urgenza della messa in condivisione dei saperi, del bisogno di costruire socialità”.
Con queste parole, il 04 ottobre 2008 è stata lanciata l’occupazione dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco di via Piave. Dopo circa due settimane di trattative serrate con la Provincia di Alessandria, proprietaria dell’immobile, gli occupanti hanno conquistato una convenzione per la concessione in comodato d’uso gratuito dello spazio ed hanno dato stabilità all’esperienza del Laboratorio Sociale.
A pochi giorni dal 4° compleanno del Laboratorio, si è appreso dai giornali che la Giunta Provinciale, per rispondere alle richieste di tagli della spending review montiana per un valore di 5,5 milioni di euro, ha deliberato all’unanimità l’alienazione dell’intero patrimonio immobiliare di sua proprietà. A chiudere il “pacchetto delle svendite”, all’interno del quale si trovano immobili con le più svariate destinazioni d’uso, anche l’ex caserma dei Vigili del Fuoco di via Piave.
In questi quattro anni, il Laboratorio Sociale ha lavorato incessantemente per spogliare i propri progetti e percorsi da quello che da sempre definisce “bieco assistenzialismo”, in modo da rendere le persone, italiane e migranti, capaci di liberarsi dal bisogno costruendo da sé le risposte più adeguate alle proprie necessità, primarie e non. Ha dimostrato dal basso come, specialmente nei momenti di crisi, sia possibile creare welfare di qualità a costo zero (o quasi), mettendo in comune competenze, passione, idee, desideri. Ha dato ospitalità a gruppi e associazioni che sentono l’esigenza di condividere esperienze e progettualità rilevanti socialmente e culturalmente. Ha costruito spazi fisici e mentali in cui la solidarietà, il rispetto, la valorizzazione delle diversità non sono teorie da manuale universitario, ma una pratica attiva condivisa giorno dopo giorno. I suoi componenti sono cresciuti, nel numero e nelle differenze, nella capacità di gestire uno spazio meravigliosamente complesso e complessivo, nelle modalità di rapportarsi con la città e di esserne parte, pur nella propria alterità.
Partendo da ciò che il Laboratorio Sociale è e da ciò che fa, crediamo che il suo valore sociale superi di gran lunga il valore economico fissato dalla Provincia nella somma di 1.280.000 euro. Invitiamo la Provincia a quantificare l’opera delle decine di persone (professionisti inclusi) che gratuitamente hanno garantito lo svolgimento quotidiano di tutte le attività “ordinarie” dello spazio: scuola di italiano gratuita per migranti adulti e bambini, corsi di lingue straniere per adulti, palestra popolare con corsi per adulti e bambini, sportello legale e sportello casa a consulenza gratuita, sala prove gratuita per gruppi teatrali, corsi di teatro per adulti, ludoteca gratuita per bambini da 0 a 9 anni, laboratorio di teatro per bambini da 6 a 10 anni. Senza contare le centinaia di iniziative “straordinarie”: le rassegne teatrali, i dibattiti, i concerti, le esibizioni sportive, i mercatini equi e solidali, il sostegno attivo ai comitati per la difesa dei beni comuni del territorio, ai comitati ed alle associazioni migranti nelle campagne di rivendicazione dei propri diritti, ai movimenti sociali della città.
In un momento storico e sociale in cui le istituzioni locali, strozzate dalle scellerate manovre di governi tecnici e finanziari su diversi livelli, tagliano indiscriminatamente tutto ciò che capita loro a tiro per salvaguardare la propria esistenza, prestando il fianco a speculazioni edilizie e finanziarie, noi siamo convinti che servirebbe il coraggio di invertire la rotta, salvaguardando senza se e senza ma tutto ciò che tutela e garantisce la dignità dell’essere umano. Dalla sanità al lavoro, dall’istruzione alle politiche sociali, passando per tutte quelle realtà che sopperendo alle mancanze istituzionali rendono questa società più civile, più equa, più giusta.
Per il valore sociale che riconosciamo al Laboratorio Sociale ed alle attività che vi si svolgono, chiediamo che la Provincia di Alessandria stralci l’ex caserma dei Vigili del Fuoco dalla delibera che ne prevede la messa in vendita.
Il Laboratorio Sociale è un bene comune della città da difendere e salvaguardare.
Prime adesioni:
Laboratorio Sociale
Scuola di italiano per migranti “Officina delle Lingue”
Polisportiva Antirazzista Uppercut
Sportello di consulenza legale per migranti
Rete Sociale per la Casa
Peggio Punx
ASAP (Associazione dei senegalesi di Alessandria e provincia)
Associazione Laksiba
Emergency gruppo di Alessandria
ATA (Associazione tutela animali)
Associazione Max Aub
Associazione Divergenze Parallele Teatro
Bachalom Teatro
Associazione Quinta Tinta
Lillibo Teatro
Gruppo di acquisto solidale Baobab
Circolo culturale Il Melograno
Studenti in Movimento
Associazione Welcome
Associazione per i Diritti Globali
Centro Sociale Crocevia
Associazione Voci della Memoria
Associazione di Promozione Sociale Cambalache
Associazione di Promozione Sociale BlogAL
Piam Asti
Agire Ora Alessandria
Teatro Stregatti
Centro Promozione Sociale Padre Alessandro Galuzzi
Martina Tacchino
Daniela Cauli
Alberto Mossino
Stefano Summa
Claudia Barberis
Claudio Sanita
Carol Di Emidio
Federica Laura Poli
Andrea Malacarne
Marta Pampuro
Stefano Bendato
Davide Bailo
Laura Falleti
Mattia Vanda Fooladi
Luca Vignolo
Marco Bertorello
Luca Matteo Luppi
Nicolò Libener
Maurizio Valpiani
Mara Guarneschelli
Fabrizio Mangolini
Simona Gandolfi
Gabriele Russo
Elton Bullaj
Stefano Raselli
Gian Mario Fior
Roberta Melchiorre
Fabio Bertino
Ivana Scarazzini
Franca Campolo
Cesare Locatelli
Renato Campolo
Nicola Boidi
Flavio Monferino
Diego Quirino
Luca Cavallero
Giorgio Marino
Arianna Marino
Mirella Olivieri
Claudio Vignolo
Chiara Ferrari
Abdellah Horki
Cristian Chiriac
Davide Voltan
Malika Essaly
Kerry Essaly
Maya Esposito
Anna Gabriella Zucca
Luigi Mariano Di Carluccio
Renza Borello
Massimo Brioschi
Monica Lombardi
Maurizio Pellegrino
Antonio Coccimiglio
Claudio Pirolo
Simona Gandini
Filomena Francabandiera
Wilma Sciutto
Federica Sassaroli
Giulia Zoppi
Luciano Ponticello
Giorgio Barberis
Raffaella Porotto
Fernanda Giolitti
Claudio Pasero
Davide Monfrecola
Alessandro Doglioli
Nicoletta Cavanna
Riccardo Ferri
Franco Dell’Alba
Gianni Binello
Claudia Poletto
Francesco Castellani
Maria Teresa Gavazza
Antonella Prosperi
Claudio Guglieri
Laura Pozza
Giuliana Berra
Claretta Vanzino
Paola Aliberti
Silvia Zanelli
Elfriede Kreindl
Bruno Cazzulli
Tony Frisina
Letizia Lupino
Benedetto Repetto
Anna Rita Perri
Carletto Capitanio
Gabriella Sanlorenzo
Mara Dimartina
Benedetta Roggeri
Annalinda Ricci Barbieri
L’appello può essere firmato da associazioni, gruppi, movimenti, reti o singolarmente dalle persone.
Firma anche tu!
Invia la tua adesione a alessandriainmovimento@gmail.com o vieni a firmare i moduli cartacei al Laboratorio Sociale.
Scarica i moduli per la raccolta firme e falli firmare
I moduli devono essere consegnati al Laboratorio Sociale entro il 15 Dicembre.