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Pontedecimo: il bypass del malaffare

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

La Befana a Pontedecimo ha portato una bella scritta:

“Cociv ruba e devasta, no tav.”

La scritta è comparsa nel cantiere recentemente sorto sul terreno rubato da Cociv ad un abitante di Pontedecimo in Via Coni zugna.

Cantiere, ricordiamo, riguardante la costruzione del bypass di Pontedecimo, opera accessoria al Terzo Valico.

Cociv non ha mai espropriato quel terreno e lo ha invaso illegalmente. Ora è anche arrivata la sentenza del ricorso al Tar che sancisce inequivocabilmente la non validità dell’esproprio di Cociv e la legittima proprietà di quel terreno, che è a tutti gli effetti di Simone, abitante di Pontedecimo e membro del comitato No Tav Terzo Valico di Pontedecimo e San Quirico.

Cociv è abusivo e se ne dovrebbe andare immediatamente da quel cantiere.

A pochi metri dal terreno di Simone sorge l’altro lato del cantiere del Bypass di Pontedecimo.

Cambia il lato, ma la vergogna resta sempre la stessa.

Dall’altro lato infatti il terreno è stato espropriato in maniera regolare al ricreatorio di Pontedecimo. Uno dei primi espropri del Terzo Valico portato a segno e di certo non ci stupisce; una certa, subdola politica locale, sostenitrice del Terzo Valico, sa bene quanto sarebbe stato impopolare portarsi l’inimicizia del “Ricre”.

Pare che al fortunato parroco siano andati 1 milione di euro (dichiarazioni ai giornali del Parroco stesso) per l’esproprio di un pezzetto di terra sul Torrente Verde. Soldi pubblici, provenienti dalle tasse di tutti i cittadini, alla faccia della carità cristiana…
Oggi grazie a questo esproprio si sta costruendo lo sbalzo per il nuovo bypass all’interno dell’alveo del Torrente in un punto dove chi conosce Pontedecimo sa bene quanto già la dimensione del letto del Fiume abbia dimostrato in passato di essere sottodimensionata..

Chiunque passa da Pontedecimo può andare vedere, i lavori sono sotto gli occhi di tutti, compresi gli Amministratori che dopo ogni alluvione corrono a piangere in televisione e a tenere comizi sul rispetto del territorio.

Valverde NoTav