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Bacheche, piloni e poltrone…

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Il 28marzo 2015 sul ponte in Piazza a Isoverde un centinaio di persone, hanno appeso una bacheca contro la costruzione del Bypass della Piazza di Isoverde.

Nella bacheca sono spiegate le ragioni per cui questo progetto (contenuto all’interno del Terzo Valico) è ritenuto inutile, pericoloso e degradante.

Ricordiamo che il viadotto sarebbe fondato su 2 piloni inequivocabilmente dentro l’alveo del Torrente Verde e che in passato già 350 persone del paese hanno firmato un appello per chiedere lo stralcio del progetto.

La bacheca è stata posizionata su un palo esistente, sotto il cartello che indica la zona limitrofa come a rischio di esondazione, punto scelto non a caso, per evidenziare la pericolosità del bypass ed il pressapochismo con cui il progetto è stato vagliato dalle Istituzioni.

Per la serie: identificate una zona già a rischio allagamento e ci volete mettere 2 piloni, che diventerebbero dighe durante le piene…

Alcuni giorni dopo un membro del Comitato Valverde No Tav riceve una telefonata da un Assessore del Comune di Campomorone, in cui si comunica che, nonostante la modalità “abusiva” con cui è stata affissa la bacheca, la volontà del Comune di Campomorone sarebbe di lasciarla purchè venga regolarizzata tramite una semplice domanda, gratuita, diversamente la bacheca sarà rimossa.
Il comitato, si prende qualche giorno per riflettere e decide di procedere con la domanda, per assicurare la permanenza dell’importante punto di informazione.

A questo punto pero’ le cose si complicano, non si capisce come e a chi deve essere fatta questa domanda: al Sindaco, all’Amministrazione Comunale, ai Vigili..Tra un rimpallo e l’altro, un ufficio e una telefonata, le carte iniziano a mescolarsi: la bacheca deve essere spostata perché per regolamento non puo’ restare sul palo di un cartello stradale.

Ok, a dirla tutta il regolamento prevede anche che i camion del Terzo Valico non possano parcheggiare li’ davanti e in altri punti del paese, come fanno da mesi ogni santo giorno, e se non da fastidio un camion non si capisce come possa dar fastidio una bacheca 60*80 cm, ma per carità per noi un metro in qua o in la’ non fa nessuna differenza, identifichiamo il punto e proviamo a vedere se si riesce a chiudere questa faccenda.
E no! Arriva una nuova telefonata, contrordine, attenzione, la bacheca noi la dovremmo rimuovere, poi ci verrà comunicato dove e quando la potremo rimettere.

Chiude il cerchio una lettera del Sindaco, spedita negli stessi giorni (il 29 aprile), in cui senza giri di parole si dice che la bacheca abusiva deve essere levata in attesa dell’iter, o verrà immediatamente rimossa.

Fantastico!…Siamo passati da compilare un modulo gratuito, a dover rimuovere noi la nostra bacheca in attesa dell’identificazione di un luogo idoneo, attendendo le tempistiche di un non piu’ precisato iter procedurale.

Se con un centesimo della stessa meticolosa attenzione dedicata a questa bacheca, fosse stato trattato il progetto del bypass nessuno si sarebbe mai sognato di dichiarare “…è un progetto di ponte a basso impatto ambientale, non avrà nessun effetto sull’assetto idrogeologico del torrente che scende giu’ perché i piloni saranno posti sulla riva opposta e quindi diciamo anche a livello di impatto visivo sarà minimo perché alla stessa altezza della strada esistente….”

Evidentemente all’ex Sindaco G. Campora e la sua entourage preoccupa di piu’ l’opposizione ad un progetto che hanno apertamente sostenuto, che non chiarire se il progetto sia inutile e pericoloso, neppure quando sono centinaia di cittadini a chiederlo.

Fin troppo chiara, la “lungimirante” tattica: rimuovere la bacheca sarebbe stato estremamente impopolare, lasciarla pero’ sarebbe altrettanto disdicevole. Poter dire di aver provato a lasciarla per permettere a tutti, nel nome della democrazia, di esprimere la propria opinione, ma essere stati costretti a levarla vista la nostra cocciutaggine a non seguire il corretto iter, è il modo giusto per levarsi la patata bollente dalle mani.
Far vedere di voler fare una cosa quando in realtà si vuole ottenere tutt’altro.

Un po’ come con i severi, inesistenti, controlli nei cantieri e l’importantissima partecipazione popolare, dimenticando pero’ di incontrarlo il popolo… e la finiamo qua, senno’, sull’arte di imbrogliare con le parole ci si potrebbe scrivere un libro.

Cara Amministrazione Comunale di Campomorone ecco quello che vi diciamo:
Se, come ci avevate comunicato voi inizialmente, di vostra spontanea volontà, siete intenzionati a lasciare la bacheca: saremmo lieti di sapere che modulo occorre compilare, a chi indirizzarlo e dove posizionare la bacheca se va spostata (la scelta non sarà poi cosi’ complicata, la Piazza di Isoverde non è Times Square..); altrimenti, se i vostri balletti sono un modo per far levare a noi la bacheca, lasciate perdere e rimuovetela Voi, ora.

Se deciderete in tal senso, sperando che abbiate almeno il buongusto di accompagnare sul luogo chi incaricherete di questo brutto gesto di censura, già che sarete sul Ponte, provate ad immaginare li’ davanti a voi sul Torrente una bella copertura di cemento; poi guardate giu’ nel greto dove sono piantate 2 bandiere No Tav, quelle bandiere segnano il centro dei Piloni di 2 metri di diametro, che dite non interagire con lo scorrimento delle piene.

Poi gia’ che ci siete chiudete gli occhi e pensate ai boschi di rovere della porzione sommitale del M.Carmelo, li’ dietro, che la Cava si sta inghiottendo per il cemento del Terzo Valico, pensate al versante del M.Carlo diventato gradoni sempre per il nobile scopo del sacrificio sull’altare dei cementi dell’alta velocità, alla collina del Maglietto che è stata rasa al suolo per costruire un campo base, alle sorgenti che forse spariranno, alle intercettazioni agghiaccianti sul Terzo Valico, ai tumori che si spera mai arriveranno.

Voi, ancora una volta, state avallando e favorendo tutto questo, per cosa?..

Per la corsa di Giancarlo Campora ad una poltrona in Regione da 150 mila euro l’anno, corsa iniziata anni fa e portata avanti nonostante abbia puntato sul cavallo sbagliato alle primarie, non rifiutata neppure dopo le vomitevoli tangenti, perchè cosi’ si chiamano, che la Paita ha pagato per la paura di perdere la leadership davanti a Cofferati, testimoniate dagli stessi compagni di partito.

Per carità, poi qualcuno di voi, toccato dalle forti radici di Sinistra, neppure voterà Paita, ma il sostegno di cui aveva bisogno lei ed il suo manipolo di criminali cementificatori “bypartisan” glielo avete già dato e state continuando a fornirglielo nella maniera piu’ solida possibile.
Ora fate pure rimuovere la bacheca, vi consigliamo di tenervi lontani dalle ore pasti per non correre il rischio di essere costretti a far multare i mezzi del Terzo Valico parcheggiati in divieto.

Gruppo Valverde NoTav