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Silenzio strategico

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Negli scorsi giorni è stato riscontrato un intenso traffico di mezzi trasporto terra provenienti dal cantiere del terzo valico di Libarna in direzione della discarica consortile di Novi Ligure. Essendo  la gestione  delle terre da scavo di questa “grande opera” individuata nel progetto, con a seconda dei casi l’indicazione del riutilizzo durante i lavori o del conferimento tramite uno specifico piano cave con un piano del traffico collegato che identifica i percorsi dei trasporti, questa movimentazione di terra legittimamente ha fatto sorgere vari interrogativi. A maggior ragione avvalorati dalla totale assenza di ogni informazione in merito, non avendo avuto notizia ne’ dagli uffici comunali ne’ nelle Commissioni o in Consiglio Comunale (nell’ultimo tenuto in data 23.03.2015 il Sindaco non aveva comunicazioni da fare). Come se la materia non fosse di assoluta importanza e interesse per la città e non si ritenesse opportuno dare adeguata informazione, sempre in nome della tanto sbandierata trasparenza.

Invece, il “Silenzio Strategico”. Quello che da sempre caratterizza la gestione delle grandi opere a ogni livello come evidenziato anche in questi giorni con gli ultimi scandali e arresti. Quello che anche da noi viene adottato quando si parla di terzo valico; finché non ti vengono fatte domande, guardati bene dal parlarne e vai avanti a fare il tuo compito, che naturalmente è quello di agevolare e togliere le castagne dal fuoco all’interesse di turno, da noi quello di Co.Civ.

Trasparenza. Quella di un sistema che mette sempre la gente di fronte al fatto compiuto, salvo poi inventarsi qualche giustificazione da vendere alla pubblica opinione quando emergono i fatti; che ti racconta di come si è costretti a subire, mentre si è attori convinti.  Un sistema talmente trasparente che non ci si riesce a vedere dentro, tranne quando interviene la Magistratura. Una parola, “Sistema”, che è diventata la denominazione di una inchiesta in questi giorni, con arresti eccellenti, indagati, Ministri costretti a dare le dimissioni.

Silenzio strategico. Perché solo a precisa domanda rivolta al Sindaco di Novi Ligure su cosa sia accadendo e successiva richiesta di accesso agli atti a S.R.T., si viene a conoscere come in data 04.02.2015 S.R.T. ovvero la società pubblica che gestisce le discariche di Novi Ligure e Tortona ha autorizzato alla società HTR AMBIENTE SRL, intermediario per conto del produttore CO.CIV. , il conferimento in discarica delle terre da scavo.  Con una sollecitudine encomiabile visto che la richiesta di HTR è stata protocollata dal Comune di Serravalle in data 02.02.2015, in base ai documenti forniti. Ovviamente, nell’assoluto silenzio e senza dare troppa pubblicità alla cosa. Il silenzio strategico, appunto.

Oggetto della richiesta di autorizzazione al conferimento sono 30000 tonnellate di “rifiuti inerti come terre e rocce da scavo” provenienti dallo “scavo per la realizzazione linea ferroviaria AV/AC terzo valico: sottopasso di cui alla WBS IN1B” e caratterizzati dal codice CER 17.05.04 (terre e rocce diverse da quelle di cui alla voce 17.05.03) tramite autocertificazione, basata su analisi svolte su campionamenti effettuati tra Novembre e Dicembre da un laboratorio per conto di Co.Civ.; anche grazie alle variazioni derivanti dal “decreto Clini” sulle terre da scavo (Clini, ministro finito in manette qualche mese fa)…  Come sempre, controllore e controllante coincidono, si identifica quel codice CER “strategico” che ritroviamo un po’ ovunque ci sia qualcosa di poco chiaro, come nell’inchiesta appalti TAV Firenze che nel 2012 fa ha portato ad indagati illustri, Incalza non manca mai, e arresti come Lorenzetti ex presidente PD regione Umbria, ex presidente Italferr; Bellomo componente della commissione VIA per aver  “agevolato” la questione delle terre da scavo (e casualmente componente anche della commissione VIA che ha dato pareri simili anche per il terzo valico). Con la società HTR che oggi ritroviamo, ma che veniva citata anche nei documenti dell’inchiesta TAV Firenze come intermediario. Con l’ex presidente di Co.Civ. Marcheselli che viene, anche se tardivamente, rimosso per la condanna riportata per traffico illecito di rifiuti per la vicenda TAV nel Mugello. Un copione già visto, con attori già conosciuti; o magari semplici coincidenze.

Al di là delle logiche considerazioni basate su quello che sta emergendo con l’indagine della Procura di Firenze, con il Terzo Valico che appare sempre più un’opera inutile, ma ideata e sostenuta dal sistema solo per favorire se stesso. In barba ai diritti ed alle reali necessità dei cittadini come quando Lupi e Incalza hanno il terrore che si distolgano i fondi a favore delle zone alluvionate. Una situazione dove con la semplice presa d’atto si dovrebbe immediatamente procedere con la chiusura di questo folle progetto, restando sul locale da questa autorizzazione nascono legittimamente tutta una serie di domande:

Perché Co.Civ. vuole conferire le terre da scavo in discarica, oltretutto avendo quindi un maggior costo oltre a quanto già indicato per le procedure previste nel progetto e probabilmente andando a richiedere che tale costo venga riconosciuto?

Perché S.R.T.  ne autorizza il conferimento, quando sicuramente 30000 tonnellate andranno a ridurre la vita della discarica stessa e il ricavato massimo che S.R.T. ne potrebbe ottenere, in base alle tariffe riportate nell’autorizzazione, sarà sicuramente inferiore ai costi futuri per identificare una nuova discarica prima del tempo, andare a conferire e trasportare i rifiuti? Non si crea come conseguenza un danno pubblico, con i cittadini che potrebbero vedersi in futuro aumentate le tariffe per i maggiori costi, oltretutto in barba alle recenti manifestazioni virtuose su un nuovo ciclo dei rifiuti sventolate da S.R.T.?

Perché non è stata data adeguata informazione su questo accordo? Si è tenuta presso la Sala Consiliare del Comune di Novi Ligure un’assemblea S.R.T. in data 12.03.2015, nella quale, anche se non indicato dell’odg.,  appare logico pensare si sia parlato di questo accordo, proprio mentre in contemporanea  al piano superiore si teneva una Commissione Consiliare. Il Sindaco, arrivato tardivamente in Commissione perché impegnato nell’assemblea S.R.T. avrebbe potuto darne notizia. O tutto era a insaputa sua e degli altri Sindaci?

Le discariche possono ricevere rifiuti prodotti nel loro ambito territoriale, si ha certezza che queste 30000 tonnellate siano tutte state scavate nel cantiere di  Serravalle/Libarna come indicato nella richiesta, in considerazione del fatto che nei mesi scorsi è stato notato un certo traffico di mezzi  provenienti da altri cantieri verso questo?

Come mai le analisi prodotte, stando ai documenti forniti, coprono un arco temporale limitato e comunque non recente?

Vengono fatte ulteriori analisi al momento del conferimento per avere la certezza del tipo di rifiuto?

In questo momento, con le indagini in corso, con quello che giorno dopo giorno sta emergendo relativamente al terzo valico, è opportuno ed etico sottoscrivere accordi di questo tipo o non sarebbe meglio attendere l’evolversi della situazione?

Quanto sono reali e quanto invece solo di facciata le lamentele dei Sindaci, buone solo per tacitare l’opinione pubblica rappresentando un impegno che in realtà si evidenzia diverso nell’essere sempre disponibili a cavare le castagne dal fuoco quando Co.Civ. ha bisogno? Sindaci partiti per Roma “pronti a tutto perché il tempo è scaduto” e ritornati come ogni volta con le solite promesse da parte dell’allora Ministro Lupi, travolto dopo pochi giorni dagli scandali, come sempre con nulla di concreto?

Di quest’opera si parla da quasi trent’anni. Il progetto è stato bocciato varie volte fino all’avvento della legge obiettivo, tutor Incalza-Lunardi,  che ha messo tutto a posto. Basata su un’analisi costi benefici, finalmente emersa dai meandri del Ministero,  redatta nel 2003 e riferita ad un progetto a suo tempo bocciato e che comunque non è quello attuale. Analisi costi benefici che quindi non esisterebbe in realtà; e che non si è ritenuto aggiornare ne’ rifare ex-novo neanche quando nel 2013 venne richiesto dal M5S di farlo per dimostrare che quest’opera serve oggi prima di concedere la proroga alla pubblica utilità, ricevendo anche in quell’occasione come risposta… il silenzio strategico per più di un anno.

Perché, Incalza docet, gli interessi non si toccano. E bisogna andare avanti anche negando l’evidenza.

Fabrizio Gallo
Consigliere Comunale M5S Novi Ligure