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Caselli a Campomorone e l’ipocrisia di una classe politica

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Lunedi’ 9 marzo l’ex procuratore Gian Carlo Caselli ha incontrato le scuole medie di Campomorone, tema della serata: mafia, legalità e terrorismo.

Anche se non erano poi molti i ragazzi presenti in sala, alcune riflessioni partendo da questa serata vorremmo farle.

I fatti della “crociata giudiziaria” che Caselli ha portato avanti  per screditare “politicamente” il movimento no tav  sono gravissimi e di portata nazionale: dalla costruzione dell’accusa di terrorismo per un sabotaggio (accusa poi caduta, ma che nel frattempo ha rubato un anno di vita a 4 persone in carcere, per aver  danneggiato un compressore), all’accusa allo scrittore Erri De Luca per aver semplicemente espresso la propria idea sulla TAV, ad una generale criminalizzazione del movimento no tav, nel tentativo, nemmeno troppo velato, di indebolirne le proprie ragioni ed il largo consenso di cui gode.

Alcune domande quindi sorgono spontanee:

Perché questo personaggio (da sempre molto vicino al PD), cosi’ controverso in questo momento, viene a parlare in uno dei luoghi della lotta al Terzo Valico? Per di piu’ davanti a ragazzi minorenni, in un contesto quindi dove qualsiasi contestazione sarebbe stata facilmente strumentalizzabile? Le Istituzioni parlano tanto di stemperare gli animi e poi organizzano questa serata, sapendo benissimo che sarebbe stata percepita come una provocazione?

A pensar male, qualche volta, e sul Terzo Valico quasi sempre, ci si prende.

Se  le Istituzioni locali fossero interessate veramente alla lotta alla mafia, avrebbero, ora come non mai, la possibilità di dar seguito a questo proposito.

Per capire cosa sta dietro alla sigla Co.Civ, ormai non è neppure necessario ascoltare le tesi no terzo valico, basterebbe semplicemente leggere i giornali e voler vedere quello che si ha davanti ai propri occhi.

Ogni giorno è un nuovo scandalo.

Dal cantiere di Arquata dove addirittura le aziende in subappalto se ne sono andate perchè non venivano pagate (cantiere ad ora chiuso), ai precedenti penali, da far accapponare la pelle, che hanno moltissime ditte subappaltanti (al Maglietto, per far un esempio in Valverde, la ditta Gualdi, che sta smantellando una discarica abusiva ritrovata nel terreno comunale, è implicata in una maxi frode sui rifiuti delle Fs),  al direttore generale di Co.Civ, silurato pochi giorni or sono, condannato per traffico illecito di rifiuti sempre in vicende legate alla TAV (Mugello). Passando poi per gli incidenti gravi che si stanno susseguendo in maniera spaventosa, fino ai ripetuti sversamenti inquinanti all’interno dei Torrenti ( ultimamente a Cravasco nel Verde, tutto documentato con tanto di analisi….).

Sedersi ogni giorno al tavolo di Co.Civ per chiedere compensazioni, a colpi di parcheggi  seminterrati, allargamenti di strade, piazze nuove con fontane a velo d’acqua,  significa non solo infischiarsene dell’integrità delle ditte a cui si chiede di intervenire sul proprio territorio, ma pure cercare di sopire i malesseri tra la popolazione per un’opera chiaramente inutile, devastante e che sta peggiorando la qualità della vita di tutti.

Ipocrita è organizzare incontri sulla lotta alla mafia, ma nella realtà spianare la strada al malaffare.

E’  ugualmente ipocrita, sui temi ambientali, aver stipulato un fantomatico “ patto dei Sindaci” per la diminuzione delle emissioni di CO2, parlare costantemente di sostenibilità ambientale e cura del territorio, mentre si permette ai camion del Terzo Valico di  aumentare esponenzialmente il passaggio di mezzi pesanti sul territorio, lasciare che la cava di Cravasco, per servire il Terzo Valico, si stia in inghiottendo la montagna soprastante, nonostante ci fosse una delibera della regione Liguria che ne decretasse la chiusura, lasciare che il Maglietto venga devastato, infischiarsene che, analisi alla mano, il cantiere di Cravasco abbia inquinato il Verde ( se le analisi sono fuori dai limiti, il Comune dovrebbe denunciare CoCiv, non tentare di coprirlo in ogni modo…).

I ragazzi di queste valli, quei pochi presenti in sala, probabilmente non si ricorderanno di quel signore che  ha parlato di mafia per un paio d’ore, in molti invece non si dimenticheranno le centinaia di camion sotto le finestre, le colline inghiottite dal cemento, i disastri portati dal Terzo Valico (fino a quando andrà avanti) … ed il vostro atteggiamento complice in tutto questo.

Ps: Un’ultima cosa, nella serata di Caselli, come comitati abbiamo deciso di dare un volantino a distanza dalla sala per non cadere in provocazioni. Tuttavia chi ha provato ad avvicinarsi, ed è stato riconosciuto come contrario al Terzo Valico, è stato fermato da un esagerato  dispiegamento di Polizia (pagato da chi?) e gli è stato impedito di entrare “per disposizioni ricevute”, altre persone, sono state fermate, identificate e seguite passo passo dalla Digos, addirittura, ad inizio serata, ai “possibili contestatori” è stato impedito l’ingresso nei giardini.

Un incontro pubblico, dove  il pubblico scomodo, che avrebbe potuto porre domande scomode, andava tenuto distante.  Anche questo un ottimo esempio di democrazia per i ragazzi.

Gruppo Valverde NoTav