Pubblichiamo in questa pagina, in continuo aggiornamento, le lettere, le riflessioni, i comunicati stampa e gli attestati di solidarietà nei confronti di Claudio e del movimento che stanno arrivando nella nostra casella email. A questi vanno aggiunti centinaia di messaggi scritti in questi giorni sui social network e quelli privati ricevuti da Claudio. La solidarietà è davvero tanta e dimostra ancora una volta le radici robuste del Movimento No Tav – Terzo Valico.
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Solidali e complici con Claudio e con chi lotta contro il Terzo Valico
Abbiamo appreso in questi giorni della misura cautelare nei confronti di Claudio, a seguito dei fatti di Novi Ligure e della relativa denuncia sporta da tre operai del Co.Civ.
Per una volta vorremmo lasciare spazio all’umanità più che alla politica, limitandoci a sottoscrivere ciò che emerge dal sito notavterzovalico.info: una misura fatta ad hoc da Carabinieri e Procura su richiesta esplicita del Senatore Borioli, per tentare di spaventare, destabilizzare, reprimere un movimento popolare che da più di due anni e mezzo si oppone ad un’opera inutile e dannosa per il territorio, discutendo e agendo sempre pubblicamente con la forza della ragione e delle donne e degli uomini che lo animano.
A Claudio,
per come abbiamo imparato a conoscerti in questi anni nei quali sei stato cuore e cervello dei movimenti di questa provincia, oggi scriviamo prima di tutto ad un fratello e ad un amico.
Tante volte sei stato l’esempio. Sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene via, che si trattasse di far un volantinaggio, organizzare un’assemblea, preparare un corteo o semplicemente discutere per trovare una sintesi che permettesse di fare un passo avanti nel ragionamento collettivo.
Molto spesso con te ci siamo scontrati, anche con toni molto aspri, e chi ti conosce capisce cosa intendiamo perché sa quanta passione metti in ogni cosa che fai.
Ma la volontà era sempre quella di costruire, rilanciare, stimolare, mai dividere o distruggere.
Nelle nostre piazze, nelle nostre strade e in quelle di tutta Italia, insieme abbiamo esultato per una vittoria, abbiamo gridato la nostra rabbia degna, abbiamo provato gioia e paura, ci siamo stretti per affrontare una sconfitta. Ma mai abbiamo abbassato la testa, mai abbiamo pensato di mollare o di arrenderci.
E oggi, che ti vediamo un po’ meno perché hai fatto una scelta che tutte e tutti noi rispettiamo ed incoraggiamo, quella di difendere la terra in cui sei nato e cresciuto, dimostri nuovamente ciò che sempre hai pensato e ci hai insegnato: essere militanti politici non è rinchiudersi negli spazi che legittimamente liberiamo, ma avere la curiosità di confrontarsi con tutti e la capacità di stare nelle contraddizioni sociali per cambiare il presente e costruire un futuro di giustizia, uguaglianza e solidarietà.
Con l’infamia, la stupidità e l’arroganza ti hanno imposto misure cautelari enormemente sproporzionate. Hanno limitato la tua libertà di movimento, hanno limitato la tua possibilità di stare a fianco della comunità che generosamente in questi anni hai contribuito non poco a costruire, ti hanno imposto di stare lontano dai tuoi affetti e dalla tua famiglia.
Con queste righe vogliamo mandarti il nostro abbraccio fraterno, esprimere la nostra complicità e solidarietà incondizionate a quello che sei e a tutto quello che dai per una lotta giusta.
Tanti dicono che sei stato preso di mira perché ci hai messo sempre la faccia, noi crediamo che un tale accanimento sia dovuto a quanto ci hai messo il cuore. Perché è questo che Loro non possono comprendere e che gli fa paura.
Conosciamo le donne e gli uomini che animano il Movimento contro il Terzo Valico; in questi anni abbiamo avuto il privilegio di lottare insieme a loro e sentirci parte di qualcosa di davvero grande. Sappiamo come siamo in grado di rialzarci anche dopo batoste come questa.
Rimandiamo al mittente queste accuse false e scellerate, perché da sempre diciamo ciò che facciamo e facciamo solo ciò che diciamo, pubblicamente.
Ti promettiamo che questo provvedimento vigliacco, questo tentativo di criminalizzazione costruito a tavolino da politica e magistratura, non imporrà mai un passo indietro al Movimento. Ognuno di noi sacrificherà qualcosa in più per sopperire alla tua mancanza temporanea e che ci batteremo fino a quando insieme gli faremo capire che devono rinunciare definitivamente a quest’opera inutile e mafiosa.
Vogliamo vederti il più presto possibile tornare nella tua terra, tra la tua gente, dalla parte giusta della barricata con lo stile che sempre ti ha contraddistinto: senza perdere la tenerezza!
Le sorelle e i fratelli del Laboratorio Sociale e del Centro Sociale Crocevia
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Conosciamo bene Claudio Sanita, la sua onestà, il cuore, l’intelligenza e la limpidezza che mette in ogni sua battaglia.
Le accuse nei suoi confronti sono assurde e preoccupanti.
Esprimiamo la nostra totale solidarietà e vicinanza a Claudio.
Gli insegnanti dell’Officina delle Lingue
(Scuola di italiano del Laboratorio Sociale)
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Solidarietà a Claudio da Casale Monferrato
Abbiamo appreso, non senza sgomento, della notifica a Claudio del Comitato No Terzo Valico di Arquata di una misura cautelare coercitiva a seguito di un procedimento penale in corso riguardante l’iniziativa di lotta messa in atto dal Movimento Popolare contro il Terzo Valico il 26 Marzo a Novi Ligure.
Arquata Scrivia (dove vivono i suoi genitori), Serravalle Scrivia, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Gavi, Carrosio, Voltaggio e Fraconalto, praticamente tutti i Comuni direttamente interessati dai cantieri del Terzo Valico, saranno inibiti ad una persona che, come unica colpa, ha sempre manifestato pacificamente e alla luce del sole il proprio dissenso a un’opera inutile, pagata da noi tutti, devastante a livello ambientale, potenzialmente nociva per la salute di tutti.
Abbiamo paura.
Si, per la prima volta abbiamo paura ma non, come si potrebbe credere, di una repressione che “educa” limitando la libertà a chi osa manifestare liberamente il proprio pensiero, no, noi abbiamo paura del silenzio di partiti, sindacati, associazioni e istituzioni che di fronte a una simile abnormità tacciono.
Per questo motivo da oggi urleremo ancora più forte e inviteremo tutti a dire: “NO AL TERZO VALICO, SIAMO TUTTI CLAUDIO!”
Non ci avrete mai, come volete voi.
Voci della Memoria Casale Monferrato
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TERZO VALICO, la svolta è solo sull’ordine pubblico?
C’è una responsabilità collettiva, civile, democratica, a non criminalizzare un movimento pacifico, fatto di donne, nonni, bambini, famiglie che chiedono trasparenza e sicurezza sul terzo valico, e, che, in assenza di ciò, rifiutano e manifestano. Pacificamente.
C’è sicuramente anche una naturale e fisiologica opposizione a prescindere.
Ma, sull’ “a prescindere”, tutte le istituzioni e le amministrazioni locali – regionali – nazionali devono avere la coscienza a posto.
Troppi gli interrogativi senza risposta.
1) la visione strategica dell’opera, attualizzata ad oggi. Serve ancora? (la via della seta non c’è più!)
2) La tutela dell’ambiente: acqua e amianto sono problemi effettivamente risolti? (lavorazione, smaltimento, trasporto e poi tutela delle fonti di acqua / bene primario)
3) Il finanziamento: ci sono i soldi non solo per cominciare, ma anche per finire? (se non c’è certezza, la probabilità è lo spreco: sarebbe ignobile!)
Ciò premesso, la svolta autoritaria che ha portato alla incriminazione di uno dei leader del movimento no tav del terzo valico, di cui tutto pensiamo, meno che sia un ladro, deve indurre ad una riflessione: a chi/che serve l’escalation della tensione?
Credo sia responsabilità di tutti riportare nell’alveo del buon senso, della buona amministrazione, dell’uso oculato delle risorse, della corretta gestione della democrazia questa già troppo compromessa vicenda terzo valico.
Alessandria, 8 maggio 2014
Silvana Tiberti Segretaria Generale CGIL Alessandria
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Abbiamo appreso in queste settimane della misura cautelare nei confronti di Claudio Sanita, a seguito dei fatti di Novi Ligure e della relativa denuncia sporta da tre operai del CO.CIV.
Misure cautelari sproporzionate, che limitano la libertà di movimento anche nei confronti dei familiari oltre che alla terra di appartenenza. Chiaro ed esplicito tentativo di incutere paura e timore nei confronti di un Movimento Popolare che da più di due anni si oppone ad un’opera inutile e dannosa per il territorio.
Un provvedimento che non ha precedenti in provincia di Alessandria e che potrebbe anche segnare un cambio di passo pericoloso per le future iniziative pubbliche.
Per queste ragioni la FIOM di Alessandria esprime la sua solidarietà a Claudio Sanita auspicando che nei prossimi giorni il Giudice rimuova il provvedimento restituendo giustizia, indirettamente, a tutto il Movimento NO – TAV Terzo Valico.
Alessandria 08.05.2014
FIOM – CGIL Alessandria
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COMUNICATO SU MISURE CAUTELATIVE PRESE NEI CONFRONTI DI CLAUDIO SANITA
Il nostro circolo Terra e Libertà di Gavi esprime indignazione e sconcerto di fronte al provvedimento di restrizione della libertà di movimento assunto nei confronti di Claudio Sanita.
Assistiamo giornalmente a gravi violazioni della legalità che non ricevono adeguate misure sanzionatorie da parte delle autorità competenti.
Dal femminicidio alle infiltrazioni mafiose, dalla corruzione e concussione nella pubblica amministrazione alla violenza negli stadi: reati spesso reiterati da soggetti più volte denunciati ma lasciati troppo spesso a piede libero.
Per quanto riguarda il Terzo Valico, contro il quale condividiamo una battaglia comune con tutti gli altri comitati, assistiamo ormai da anni a violazioni delle procedure amministrative, alla mancanza di trasparenza, a una certa omertà fino ad arrivare a reati ambientali e truffe ai danni dello Stato (purtroppo caduti in prescrizione) che tuttavia non vengono perseguiti con la stessa severità e determinazione osservata nel caso di Claudio.
Gli operai impiegati nel cantiere del Terzo Valico che alcune settimane fa hanno volutamente investito con l’auto a Gavi un gruppo di ragazzi, avranno ricevuto lo stesso trattamento?
In particolare, nel caso di Claudio balza agli occhi la sproporzione del provvedimento assunto rispetto al reato contestato: privare una persona della propria libertà e condizionarla nella sua quotidianità, impedendole addirittura di visitare la sua famiglia, risulta essere una misura eccessiva, che a nostro parere assume una connotazione persecutoria. Purtroppo la storia italiana insegna che esprimere un “pensiero differente” rispetto ai poteri forti comporta un prezzo molto alto da pagare per la propria libertà e per la propria vita.
Auspichiamo dunque il ritiro immediato del provvedimento nei confronti di Claudio.
Circolo TERRA E LIBERTA’ – Gavi
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CONTRO LE MAFIE, UN ‘UNICA LOTTA
Tante nuove denunce per i No Tav Terzo Valico, tra gli indagati pure una nostra sorella che oltre ad esser attivista No Tav è anche attivista del Presidio Permanente di Castelnuovo. Tra gli indagati Claudio, sottoposto a una misura restrittiva e dura che gli impedisce di muoversi come vuole. Tutto ciò è inaccettabile e vergognoso.
A loro e a tutti i denunciati va il nostro fortissimo abbraccio.
Noi sappiamo che li colpiscono perchè si stanno generosamente spendendo da anni in una lotta contro le mafie dell’edilizia e del cemento, una lotta dura e difficile quanto quella che conduciamo noi contro le agromafie. Queste lotte sono nel mirino di chi invece di difendere i deboli, si schiera con i forti e i corrotti.
Noi lo sappiamo bene, l’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. Tutti noi lottiamo per difendere lavoro (il buon lavoro), salute e ambiente, diritti. Non siamo in molti a lottare a viso aperto contro le mafie, da queste parti: solo noi del Presidio di Castelnuovo e i nostri fratelli No Tav Terzo Valico, che sono riusciti a radicarsi nelle terre attraversate dall’opera, ad informare la popolazione che si sta sollevando contro un’opera mafiosa ed è questo che si teme, nella terra dei silenzi, delle connivenze e dell’omertà.
Non si fermeranno i No Tav, così come noi non ci fermiamo. Contro le mafie, un’unica lotta. Quella di chi non si arrende perchè sta dalla parte giusta della barricata.
PRESIDIO PERMANENTE DI CASTELNUOVO SCRIVIA
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NO TAV TERZO VALICO: NEANCHE UN PASSO INDIETRO!
Nuova raffica di denunce e schedature per numerosi attivisti No Tav Terzo Valico, tra i quali anche alcuni membri del nostro Comitato tortonese e Claudio di Arquata, sottoposto ad un provvedimento particolarmente pesante che limita fortemente la sua libertà personale, impedendogli l’accesso a tutti i comuni interessati dai lavori del Terzo Valico, incluso il suo paese natale. Si tratta di un provvedimento -a nostro parere- di stampo fascista (nei fatti, un confino), che mira a colpire simbolicamente l’intero movimento No Tav Terzo Valico e si inquadra nel peggioramento del clima, nell’ulteriore stretta repressiva che si mette in atto per tentare di intimidire un movimento sempre più radicato e che si sta allargando. Per tentare di convincere la gente a starsene a casa, a non ribellarsi ad un’opera che avvelenerà noi e le terre che abitiamo. La sproporzione dei provvedimenti rispetto alle nostre azioni di lotta e disobbedienza ha un evidente scopo intimidatorio.
Chi colpisce anche solo uno di noi, ci tocca tutti: lo sanno bene Lorsignori, ma sappiano che non ci fermeranno nè denunce nè schedature nè altro. Sappiano che siamo tutti Claudio, che non abbiamo capi ma solo fratelli e sorelle, e sapremo rispondere anche questa volta con intelligenza e determinazione. Solidali e complici con tutti gli indagati: contro le mafie dell’alta velocità, neanche un passo indietro.
La lotta No Tav non arretra!
COMITATO NO TAV TERZO VALICO TORTONA*
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Le misure di restrizione delle libertà personali inflitte ad uno dei militanti NOTAV della nostra Provincia, sono volte a criminalizzare e terrorizzare tutte le migliaia di cittadini che in ogni territorio si stanno mobilitando per difendere la salute, la terra e l’economia delle nuove generazioni. Questa misure impediranno a Claudio non solo di partecipare alle pacifiche ma determinate attività di contrasto al terzo valico, ma sono vigliaccamente e ignobilmente volte a privarlo dei suoi legami famigliari, proprio quelli più cari e profondi: non potrà andare nella sua casa paterna a riabbracciare i sui cari. Questa è l’ennesima viltà della banda della cemento&affini e dei suoi sodali politicanti che non fermerà comunque le energie del movimento ma non farà altro che rafforzarlo e a segnalare a tutti in maniera inequivocabile, come i valori democratici e costituzionali di questo paese siano pericolosamente attaccati e come la Giustizia possa essere gestita con un’ ottica repressiva e classista, in questa e in altre occasioni. Nell’ esprimere la nostra solidarietà a Claudio e ai suoi famigliari ricordiamo a tutti che ci sono ancora tre ragazzi ingiustamente imprigionati per aver difeso il territorio della Val Susa. Liberi tutti!
Saluti resistenti da Rifondazione Comunista della Provincia di Alessandria
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NOI STIAMO CON I NO TAV INDAGATI
Un abbraccio forte, complice e solidale con tutti i no tav terzo valico denunciati in questi giorni per le azioni di lotta contro l’alta velocità.
Tra loro, diversi membri del Comitato No Tav Terzo Valico Tortona, una dei quali è stata a lungo nostra compagna, e Claudio, uno degli attivisti più noti del movimento, sottoposto a misure restrittive molto pesanti.
Riteniamo tutto ciò grave ed inaccettabile: si tratta di provvedimenti che ci fanno respirare un clima da ventennio fascista.
Siamo al loro fianco e al fianco di tutti coloro che si battono per la liberazione di queste terre dalle cosche mafiose che le stanno avvelenando, la lotta no tav proseguirà, ne siamo certi.
E noi stiamo e staremo con loro.
Un abbraccio a Claudio e a Daniela e a tutti gli indagati.
Circolo di TORTONA di Rifondazione Comunista
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Con questo scritto esprimiamo la nostra solidarietà e complicità con gli indagati piemontesi del Movimento No Terzo Valico, colpiti da provvedimenti assurdi.
Provvedimenti che sanno di leggi speciali.
Negare a Claudio di potersi muovere liberamente nei luoghi in cui è nato e cresciuto è una sentenza politica e non giudiziaria, che vuole colpire un movimento in continua espansione, un movimento che con la sua puntuale e non falsa (come quella istituzionale) informazione sta facendo breccia nella coscienza delle persone, soprattutto ora che i cantieri stanno aprendo ferite insanabili nei nostri paesi e nelle nostre città.
L’ennesima prova durante l’abbattimento delle case alla Ferriera, dove mentre la Ditta Demolscavi sversava liquami nel torrente, occhi e obiettivi delle Forze dell’Ordine erano tutti per il presidio No Tav, senza che nessuno intervenisse, senza che nessuno sul posto avesse l’autorità per farlo.
Rispediamo al mittente le accuse e i provvedimenti che vi e ci riguardano, urliamo in faccia a lor signori che colpire uno di noi significa farne nascere altri 10, altri 100, che notificare a noi provvedimenti che non si usano nemmeno per gli omicidi di mafia è un boomerang che vi si ritorcerà contro.
Onore a chi lotta per la propria terra.
No Tav Terzo Valico Valpolcevera e Valverde
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Solidarietà e complicità per Claudio
In aggiunta al comunicato di solidarietà espresso da No Tav Terzo Valico Valpolcevera e Valverde, vogliamo aggiungere un attestato particolare da parte del nostro gruppo. Perchè proprio qui nell’alta Valpolcevera abbiamo avuto spesso il piacere di ricevere il fondamentale contributo di Claudio alla nostra comune causa. Non dimentichiamo la sua partecipazione a assemblee, presidi contro gli espropri e contro l’apertura del cantiere di Via Tecci, in particolare quel 2 Maggio 2013, per cui anche lui subì una vile e assurda denuncia.
La vicenda ora capitatagli ci lascia da una parte sconcertati, dall’altra non ci sorprende. In ogni caso ci lascia indignati.
Conferisce un senso di assurdità lo scarto tra le ridicole accuse e le pesanti sanzioni inflittegli. Sono ormai sfacciate le strumentalizzazioni attuate dall’apparato istituzionale nei confronti di una persona che osa esprimere e praticare il proprio dissenso verso un’opera nociva, inutile e dannosa per la collettività. Stridono ancor di più in presenza di pesanti ombre di illegalità proprie dei soggetti intenti a spartirsi la torta dei finanziamenti pubblici al Terzo Valico. Questi sì ben meritevoli di indagini approfondite e di misure cautelari da parte di un potere giudiziario realmente al servizio dell’interesse pubblico.
D’altra parte tutto ciò ci conferma quel che già sapevamo: cioè che la sua e la nostra lotta va a toccare nel vivo gli interessi privatissimi di pochi potenti devastatori delle nostre vite e dei nostri territori. E che costoro trovano sempre sponde accondiscendenti e accomodanti tra chi oggi occupa le istituzioni.
Per questo sentiamo come diretta anche a noi quella repressione riservata a Claudio. Condividiamo la sua rabbia ed esce rafforzata la nostra determinazione nel continuare la lotta. Sappiamo che se continueremo ad essere in tanti fianco a fianco nella mobilitazione attiva, in fondo sarà impossibile colpirci.
Un abbraccio solidale al nostro grande compagno di battaglie!
Comitato No TAV Terzo Valico Pontedecimo-SanQuirico
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NON C’E’ LIMITE ALL’ASSURDO !!!
Siamo esterrefatti dalla notizia riguardante Claudio, cioè TUTTI NOI !
Vogliamo certo sperare nella revoca del provvedimento, ma vediamo chiara l’intenzione di fomentare una lotta che solo da parte del movimento vuole essere CORRETTA !!!
A Claudio, alla sua famiglia e a tutti i nostri amici di Arquata va tutta la nostra solidarietà, un grazie e un abbraccio.
Arrivederci a presto a Borgo.
Comitato No Tav Terzo Valico di Borgo Fornari
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I compagni della sezione del Partito Comunista dei Lavoratori di Novi Ligure esprimono tutta la loro solidarietà e vicinanza agli attivisti No Tav-No Terzo Valico, colpiti da assurdi provvedimenti di restrizione della libertà di movimento, emessi da una Stato antidemocratico e schiavo dell’imperialismo liberista.
Quando le istituzioni di un Paese sanno dare come unica risposta, alle pacifiche proteste di chi si oppone a un sistema di sviluppo superato e devastante per l’ambiente e la salute dei residenti, repressione e manganello, significa che sono a rischio libertà individuali e diritto al dissenso.
La battaglia contro la Tav e nello specifico per il nostro territorio, contro il Terzo valico, rappresentano oggi una moderna Resistenza contro un modello di espansione economica che condanna alla rovina un ecosistema già precario, come è quello del nostro Appennino.
Come Partito Comunista dei Lavoratori, sempre saremo a fianco di coloro che si oppongono a qualunque sopruso.
Partito Comunista dei Lavoratori. Sezione di Novi Ligure
Novi Ligure 11 Maggio 2014
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Solidarietà a Claudio Sanita! No al terzo valico!
Dal laboratorio Anarchico PerlaNera
Il Laboratorio Anarchico PerlaNera denuncia l’assurda macchinazione del potere che dopo aver imposto il Terzo Valico-TAV alla popolazione fingendo di non sentire le proteste (per la presenza di amianto nelle zone interessate al progetto e il conseguente rischio di inquinamento delle falde acquifere con il deturpamento complessivo dell’intero territorio) pensa di spaventare e di inibire il movimento colpendo personalmente Claudio Sanita. All’attivista gli viene intimato come misura cautelativa un provvedimento di restrizione della libertà di movimento in seguito ad un procedimento penale in corso riguardante l’iniziativa di lotta svoltasi il 26 marzo a Novi Ligure.
A Claudio gli viene imposto il divieto di dimora e di transito nelle città di Arquata Scrivia (sua città natale e dove vivono i suoi genitori ) Novi Ligure, Pozzolo Fornigaro, Gavi Ligure, Carosio, Fracconalto e Voltaggio (tutti posti dove vogliono costruire il terzo valico).
Nel contempo a molti no tav venivano comunicati nuovi avvisi di garanzia par la caduta delle reti a Pozzolo Fornigaro, tra questi 6 compagni anarchci. Queste denunce si sommano alle precedenti e all’inibizione fatta a Claudio e altre 9 persone di transito e soggiorno nei Comuni di Genova, Campomorone (GE), Ceranesi (GE) e Ronco Scrivia (GE).
Queste manovre ci fanno sembrare palese il colpo di acceleratore che si sta effettuando contro il movimento no tav.
Il terzo valico (come dal movimento più volte ribadito) è legato alla malavita organizzata, è dannoso, è causa di un insensato sperpero di denaro. In sostanza è un’opera assurda e i politici non avendo parole per giustificare l’ingiustificabile hanno deciso di passare alle vie di fatto facendo agire la parte più brutta del potere: il suo apparato repressivo.
In particolare salta agli occhi la “qualità” delle azioni che riguardano le cosiddette “misure cautelative”, provvedimenti di restrizione della libertà di movimento, nel caso specifico di Claudio riguardante tutti i territori dove è previsto il terzo valico.
Chi comanda ha dimostrato più volte di non essere per nulla celere nei riguardi della nostra salute (il progetto tav ne è la prova) rivelando nessuna cautela invece si dimostra velocissimo nell’impedire le più elementari libertà come quella di movimento!
Hanno comunque fatto male i loro conti. Colpire Claudio o altri non fermerà la lotta perché il movimento contro il terzo valico non ha né capi né promotori. E’ un movimento popolare che si promuove da solo e decide in maniera assembleare che cosa fare realizzando ciò che annuncia senza cedimenti!
Nell’esprimere la nostra piena solidarietà a Claudio, invitiamo i “lor signori” a ritirare il procedimento nei suoi riguardi perché non limiterà in nessuna maniera le lotte che invece proseguiranno nella stessa direzione!
Laboratorio Anarchico PerlaNera
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La lotta contro il Terzo valico non si fermerà solidarietà agli attivisti colpiti dai provvedimenti restrittivi
La Federazione Provinciale USB di Alessandria insieme alla Federazione Regionale USB Piemonte, venute a conoscenza dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, ingiustamente comminati all’attivista CLAUDIO SANITA e a molti attivisti del movimento che si oppongono alla devastazione dei territori, alle opere inutili, dannose e costose del Terzo Valico, esprimono tutta la solidarietà agli attivisti vittime dei provvedimenti.
Sottolineiamo che la reale motivazione è quella di colpire il dissenso di tutto un movimento impegnato in attività politiche contro la crisi abitativa e la protesta NO TAV TERZO VALICO e NO TAV.
Esprimiamo inoltre tutta la nostra preoccupazione per una politica che non riesce a trovare altra soluzione che non sia la violenza o l’intimidazione come risposta ai problemi, sempre più drammatici, delle crisi, delle nuove povertà che avanzano, del precariato eretto a forma
stabile di controllo sociale, del problema abitativo, della generale macelleria sociale.
Come USB denunciamo la risposta violenta del sistema alle crisi in atto, sempre la stessa in diverse realtà del Paese (Bologna, Roma, Napoli, Torino, ecc…), crisi che arrivano da lontano e delle quali non sono responsabili chi le sta subendo.
E’ quindi necessaria una partecipazione e consapevolezza del drammatico momento che ci coinvolge tutti.
Torino 13/05/2014
Federazione Provinciale USB Alessandria
Federazione Regionale USB Piemonte
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Stimo Claudio Sanita per la sua determinazione, per la sua lucidità, per la sua passione; condivido la lotta contro un’opera disumana oltre che inutile; considero infame il provvedimento di restrizione alla sua libertà di movimento, che non fa altro che rafforzare la determinazione di un sempre maggior numero di persone a lottare contro questo progetto e contro quelle “opere pubbliche”, autostrade, parcheggi, cave e tangenziali che continuano a cancellare importanti porzioni del nostro territorio devastandolo e impoverendo il nostro futuro.
Claudio Pasero, FIAB Alessandria
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Da ormai diversi anni, sul progetto per la realizzazione del Terzo Valico ferroviario che dovrebbe collegare lo snodo di Pontedecimo a quello di Tortona, pendono numerose domande senza risposta. Le più importanti riguardano le reali opportunità di realizzare un’opera molto costosa, interamente finanziata con soldi pubblici, che potrebbero essere invece utilizzati per rilanciare l’economia, e le conseguenze per il territorio, su cui l’opera avrà certamente un impatto ambientale devastante, e più ancora quelle per la salute pubblica, visto che l’area destinata allo sbancamento è molto ricca di rocce amiantifere al punto che secondo alcuni, in certi settori la percentuale di amianto presente nelle rocce rasenterebbe il 50%. Vale la pena ricordare, al proposito, che né le aziende proponenti, né le autorità preposte hanno finora posto in essere alcun protocollo per il trattamento di questo amianto.
Si tratta di problematiche molto importanti, che non possono essere ignorate e che riguardano da vicino anche il nostro territorio, dal momento che fra i siti prescelti dal piano cave della Regione Piemonte per lo stoccaggio dello smarino (cioè del materiale di scavo) del Terzo Valico figura anche un’area posta nel Comune di Sezzadio.
Per questa ragione, il Comitato appoggia e condivide i valori alla base dei movimenti che si oppongono alla realizzazione del Terzo Valico e esprime la propria solidarietà alle forme di protesta, effettuate in modo pacifico negli scorsi mesi, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema.
In particolare, ci riferiamo alla manifestazione dello scorso 22 febbraio quando 400 persone si sono radunate a Pozzolo Formigaro per manifestare pacificamente la loro protesta e il loro totale disaccordo alla realizzazione dell’opera. Una prova di dissenso e di lotta popolare culminata con un gesto collettivo pacifico e liberatorio, con cui queste persone hanno stabilito di togliere, tutti insieme, le recinzioni che il Cociv aveva posto a protezione di un’area destinata a diventare la più grande cava fra quelle inserite nel progetto.
Si è trattato di un gesto di elevato valore simbolico, che però non ha causato danni a persone, né problemi effettivi alla ditta, visto che di fatto non ha provocato alcun significativo rallentamento dei lavori.
Eppure a distanza di due mesi da quella manifestazione, la Procura ha contestato a 25 manifestanti reati quali manifestazione non autorizzata, invasione di terreni e danneggiamento. Poichè nulla di questo si è in realtà verificato, è forte la sensazione che qualcuno voglia trasformare la questione del Terzo Valico in una emergenza legata all’ordine pubblico, utilizzando gli avvisi di garanzia come arma puramente dissuasiva nei confronti di persone che vogliono solo manifestare, in modo civile, il proprio dissenso.
Non abbiamo dubbi che le persone a cui questi reati sono stati contestati sapranno affermare la loro innocenza e dimostrare l’inconsistenza delle accuse, ma a tutti loro vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà. Ma soprattutto, vogliamo ribadire che i Comitati di Base sono determinati a difendere il diritto alla legittima espressione del dissenso e alla libertà di manifestare, due diritti pienamente inseriti nella nostra Costituzione fra le libertà fondamentali.
Non possiamo concepire che sia messo in atto un uso strumentale degli avvisi di garanzia col solo scopo di fermare una lotta che è, prima di tutto, quella di chi difende la propria terra, la propria salute e quella delle proprie famiglie.
L’opposizione contro il Terzo Valico è forte, l’opera è invisa a una grande fetta della popolazione, questa è una lotta collettiva di un territorio che vuole difendersi, e che non si lascerà intimidire da chi vuole imporre con la forza la realizzazione di opere su cui la popolazione non ha mai nemmeno potuto esprimere un parere.
La nostra espressione di solidarietà va in particolare a Claudio Sanita, esponente del movimento a cui sono state imposte restrizioni alla libertà personale a nostro parere completamente incompatibili con la natura dello stato di diritto, e che riteniamo debbano essere al più presto revocate.
I Comitati di Base
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Ho saputo in queste settimane delle misure cautelari nei confronti di Claudio Sanita.
Ritengo tali misure sproporzionate, immotivate e prive di fondamenti oggettivi . Ma ciò che mi appare più grave è la limitazione imposta a Claudio come ai suoi familiari della LIBERTA’ .
Tutti noi sappiamo che dietro tali scelte si celano ben altri intenti, non individuali, ma collettivi.
La sua limitazione è la nostra limitazione perchè la sua libertà è la libertà di ognuno di noi.
E una ” vera” democrazia deve garantire ad ogni cittadino, senza alcuna distinzione, libertà e giustizia.
Pertanto chiedo per Claudio e per tutto il Movimento libertà e giustizia,
SERENA MORANDO FLC CGIL ALESSANDRIA
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Spropositato e sconcertante. Non troviamo altre parole per definire il provvedimento richiesto dal PM con il quale è stata notificata la misura coercitiva nei confronti di Claudio Sanita.
L’Italia, si sa, è un paese che non finisce mai di stupirci negativamente, un paese dove un condannato in forma definitiva concorda con il Presidente del Consiglio la demolizione degli ordinamenti costituzionali; dove capi ultrà legati alla malavita organizzata o agli ambienti di estrazione xenofoba e nazi-fascista si permettono di confrontarsi alla pari con le istituzioni e le forze del’ordine per garantire o meno il regolare svolgimento di un evento sportivo, dove ogni grande opera, progetto o appalto si trasforma puntualmente ed esclusivamente in occasione di lauto profitto per speculatori, faccendieri , corruttori e corrotti.
I rudimenti del diritto stabiliscono che lo stato ha il monopolio della forza; proprio per questo vorremmo che la stessa determinazione messa in campo dal PM per limitare gli spazi democratici di Claudio e per screditare il movimento contro il terzo valico, venisse profusa per combattere e debellare le vere piaghe, nefandezze e malcostumi che rendono l’Italia un paese sempre più invivibile.
Il movimento No TAV e Terzo Valico è libero, apolitico, democratico e non violento, invita la gente a riflettere e aprire gli occhi su opere che troppo spesso si rivelano anacronistiche,inutili e addirittura dannose per il territorio e per la salute di lavoratori e residenti.
Proprio per questo fa paura e proprio per questo, nell’ottica delle lobby politiche-economiche e dei comitati d’affari va colpito, utilizzando anche colpi bassi e accuse a dir poco ridicole come quelle rivolte nei confronti di Claudio, a proposito delle quali auspichiamo un riesame da parte degli organi giudiziari.
A fronte di un’offensiva così odiosa la risposta più forte può arrivare solo dalla democrazia e dalla partecipazione, perciò la Flai-Cgil di Alessandria esprime la propria solidarietà a Claudio e il proprio sostegno alle iniziative No Terzo Valico che verranno.
Flai-Cgil Alessandria 12/05/2014
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Sezione “Brigata Oreste”
Arquata Scrivia (AL)
La sezione “Brigata Oreste” dell’ANPI di Arquata Scrivia e di Grondona si unisce alle centinaia di cittadini che stanno esprimendo la propria solidarietà a Claudio Sanita, soggetto a misure limitative della libertà personale e di circolazione, in relazione al ruolo di opposizione, anche di immagine, esercitato contro il Terzo Valico.
Senza entrare in valutazioni che non ci competono, come Associazione vogliamo dire a Claudio che apprezziamo la generosità del suo comportamento e la forza morale del suo impegno. Storicamente le lotte per il lavoro e per l’ambiente sono spesso caratterizzate da un certo livello di conflittualità, che tocca alla lungimiranza del potere politico non inasprire, ma inserire nella normale dialettica democratica.
Da questo punto di vista, i provvedimenti presi a carico di Claudio appaiono sproporzionati rispetto alla “pericolosità” di un giovane che tutti conosciamo come pacifico e altruista.
Ribadendo il massimo rispetto per l’autonomia della magistratura, e salva la responsabilità personale per il proprio operato, osserviamo che, in periodi di profonda crisi economica, politica e morale, la tentazione di affrontare le tensioni sociali distorcendo in senso repressivo gli strumenti giuridici rappresenta un pericolo per la democrazia ed il rispetto degli stessi diritti civili.
La questione del Terzo Valico, comunque la si voglia giudicare, richiede la pratica della democrazia ed il suo ampliamento, la massima trasparenza per le questioni che riguardano la salute, l’ambiente e la legalità. Nell’interesse di tutti una questione così controversa non può essere affrontata con forme mirate di repressione selettiva, con informazioni monche, con “verità” precostituite, vecchie di dieci anni.
Siamo in tempi difficili e la popolazione ha il diritto di sapere e di controllare se le spese ingenti per il Terzo Valico abbiano o no una ricaduta sociale certa, se le garanzie promesse a tutela dell’ambiente e della salute siano davvero efficaci. Per questo occorre una politica coraggiosa e la partecipazione democratica dei cittadini.
A.N.P.I. Arquata Scrivia e Grondona
Sezione “Brigata Oreste”
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Ho conosciuto Claudio ad un’assemblea a Castelnuovo Scrivia nel gennaio del 2012 e da quel momento abbiamo riniziato tutt* insieme a ridare vigore alla mobilitazione contro il terzo valico nel basso Piemomente e nel Genovesato. Proprio perché questo percorso deve continuare tutt* insieme esprimo la mia totale vicinanza e solidarietà a Claudio per i provvedimenti che l’hanno colpito e che colpiscono tutto il movimento no tav terzo valico.
Davide Ghiglione, capogruppo Rifondazione Comunisti per Campomorone
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La lotta non si ferma
L’ articolo 16 della nostra Costituzione recita:
“……………Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche…………”.
Oggi, come ieri a Genova, si colpiscono i diritti per ragioni politiche, di militanti del movimento NO TERZO VALICO. In questi giorni è stato notificato il divieto, a Claudio Sanita, di recarsi ad Arquata Scrivia dove risiedono i suoi genitori, per il semplice fatto che si oppone democraticamente a un progetto devastante. Con accuse false e inventate si colpisce il dissenso colpendo i diritti, per indebolire la resistenza di una comunità si calpesta la Costituzione Italiana. Io sto con Claudio, con il movimento, con tutti i cittadini che si oppongono al terzo valico. Io sto con la gente che lotta per far ascoltare le loro giuste ragioni. Non sto con un potere arrogante che utilizza soltanto una becera e antidemocratica repressione.
Giovanni Cirri, Consigliere Comunale di Arquata Scrivia (AL) e candidato alle elezioni regionali con la lista “L’altro Piemonte a Sinistra”
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Purtroppo é sempre più percebile la sensazione di come ci siano due diverse velocità per la legge, a seconda delle persone e degli interessi che si vanno a toccare.
Da un lato assistiamo continuamente a tempi della giustizia così lunghi da portare a continui rinvii, prescrizioni, fughe di politici condannati. Condanne a servizi civili che vengono talmente ridotte da risultare solo spot elettorali a favore del condannato. Cantieri aperti senza il rispetto delle regole o delle autorizzazioni senza che nessuno intervenga.
Dall’altro a provvedimenti adottati con tutta un’altra velocità, l’alta velocità, nei confronti di chi ha come unica colpa quella di opporsi alla devastazione della sua terra e allo spreco del denaro pubblico. Di chi come colpa legittimamente “non ci sta”.
Non ci sta a subire una scelta imposta che distruggerà territorio e futuro per lui e per i suoi figli senza che mai ne sia stata data una chiara e fondata motivazione.
Non ci sta a sentir quotidianamente dire che mancano le risorse per tutto quello che sarebbe veramente da fare, mentre si trovano sempre per garantire lucrosi appalti.
Non ci sta a vedere tanta gente senza lavoro e sostegno, mentre si tutelano imprese con curriculum da brivido.
Non ci sta a correre il rischio che i suoi o i figli di qualsiasi altra persona possano un giorno ammalarsi perché si é voluto a tutti i costi fare un’opera inutile, senza curarsi della salute e dell’ambiente.
Non ci sta a non ricevere tutele e neanche risposte dallo Stato, tutele sempre garantite agli interessi particolari.
E perché non ci sta, vede i suoi diritti e la sua libertà personale ridotta.
Senza poter neanche far visita ai suoi genitori nel paese natale se non chiedendo il permesso.
Venendo accusato ingiustamente di reati che non ha commesso.
Essendo considerato pericoloso, perché “non ci sta”; bene, allora anch’io non ci sto. Ma sto con Claudio al quale voglio esprimere la mia più totale solidarietà.
Mi auguro vivamente che il buon senso prevalga e che a Claudio venga nel più breve tempo restituita la sua intera libertà di persona e la completa libertà di movimento, annullando questo provvedimento restrittivo affinché possa tornare alla sua terra, alla sua gente, ai suoi cari.
Fabrizio Gallo
Candidato Sindaco M5S per Novi Ligure
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SOLIDARIETA’ A CLAUDIO SANITA
Apprendiamo dai giornali che l’attivista del movimento No Tav Claudio Sanita è stato raggiunto da un provvedimento giudiziario grave e abnorme rispetto ai presunti atti ad esso imputati.
La lista “A…Sinistra” esprime solidarietà e vicinanza a Claudio Sanita, ritenendo i metodi usati dalle autorità giudiziarie per colpire il movimento, tesi più a creare un effetto intimidatorio gravemente lesivo delle libertà politiche e di pensiero di ogni cittadino, invece di determinare fatti veramente gravi e come tali degni di intervento.
Auspichiamo, inoltre, che il movimento reagisca a tali episodi con compostezza e fermezza, riaffermando le ragioni politiche e sociali di una durissima opposizione alla nuova linea di valico, tesa a impedire un nuovo scempio del territorio e un ulteriore uso scriteriato delle risorse pubbliche a favore dei soliti interessi privati, che nulla hanno a che vedere con il tanto conclamato sviluppo sbandierato da poteri forti e servi ciarlatani di sua maestà il liberismo!
Novi Ligure, 07/05/2014
Per la lista “A…Sinistra” Alessandro Molinari
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Esprimiamo profonda solidarieta’ a Claudio e a tutte le compagne e i compagni, gli amici e le amiche che hanno ricevuto le denunce, fortemente indignati per l’azione repressiva in atto.
Per la Lista civica di sinistra TORTONAincomune Stefanella RAVAZZI – CANDIDATA SINDACA
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Sono Monica Manfredini candidato Sindaco a Pozzolo con la lista Pozzolo Domani, vorrei esprimere tutta la mia solidarietà nei confronti di Claudio Sanita. Come donna vorrei ricordare che ci sono padri che picchiano le loro figlie e non hanno nessuna restrizione, e ci sono padri che lottano per i loro ideali costretti a subire restrizioni pesantissime. Claudio una frase scritta da un grande giudice che ha pagato con la vita per i suoi ideali «Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.», esprime in pieno il mio pensiero, tu ora sei lontano, ma la giustizia fatta anche di grandi giudici ti ridarà la tua libertà, nel frattempo pero’ sappi che le tue idee NoTav corrono sulle nostre gambe.
Un caro saluto.
Monica
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Solo la repressione contro il Movimento No Terzo Valico
Da qualche anno la popolazione del basso Piemonte e dell’entroterra genovese discute, organizza assemblee e manifestazioni, si riunisce in Comitati creando nuove forme di rappresentanza e intervento politico, per dimostrare che il Terzo Valico non ha contenuti positivi ma è portatore di potenziali disastri ambientali e di sperpero di soldi pubblici.
Le istituzioni, in tutto questo tempo, hanno evitato di confrontarsi nel merito dell’opera, hanno cancellato ogni ascolto dei tanti che civilmente si stanno opponendo ad un Lavoro Pubblico assurdo e adesso alzano il tiro criminalizzando chi si batte democraticamente per una causa.
Il provvedimento coercitivo che ha colpito Claudio Sanita ha il carattere repressivo tipico dei regimi, è la sconfitta palese di tutta una classe politica che si allontana sempre più dai soggetti che dovrebbe rappresentare e va al di là dei temi che possono valere pro o contro il Terzo Valico.
Le attività dei Comitati contro il Terzo Valico si sono sempre svolte in modo palese, all’insegna della totale trasparenza nei dibattiti e nelle forme di aggregazione in una totale trasversalità di genere e di composizione sociale.
Sandro Bolgiani, la cui scomparsa lascia un vuoto grande nel Comitato Serravallese, è l’emblema dell’opposizione al Terzo Valico tanto pura era la sua analisi oltre il proprio stato di potenziale espropriato, questa per noi è la forza della nostra idea, è la nostra foto segnaletica, è la nostra impronta digitale.
Crediamo quindi che, il provvedimento coercitivo inflitto a Claudio e le denunce agli altri partecipanti alle manifestazioni No Terzo Valico, siano azioni anacronistiche .
Chiediamo al Giudice di rivedere i provvedimenti giudiziari per un segno tangibile di più democrazia e alle Autorità di ripensare al loro approccio al Terzo Valico che più che denaro e prosperità porterà al nostro territorio degrado e depressione.
Elio Pollero, Walter Zerbo Consiglieri Comunali gruppo Serravalle Futura
Serravalle Scrivia 10/05/2013
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Ho già espresso, in tutti i luoghi possibili (radio, assemblee pubbliche, internet) la mia solidarietà a Claudio.
Non posso non farlo qui.
Questa vicenda è l’esempio intollerabile e preoccupante di come, per difendere un’opera indifendibile, si sia disposti a tutto: fino a togliere la parola, fino a togliere gli affetti.
E sono colpi mirati, per questo ancora più subdoli e insopportabili: mirati al “cuore”.
Ti abbraccio, Claudio!
Danilo Bottiroli, candidato Sindaco a Tortona M5S
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Un potere esecutivo ormai completamente incapace di adottare teorie e compiere azioni pienamente democratiche, sta perdendo ogni credibilità agli occhi di quanti hanno la fortuna di non essere clientes degli attuali partiti e formazioni politiche che sono espressione di quest’esecutivo e di quelli che formulano opposizioni di apparenza senza sostanza che si palesano in squallidi e nauseabondi teatrini dentro e fuori le istituzioni costituite.
Azioni come quelle oggetto del vostro post continueranno ad aprirci gli occhi. Anche se, come al solito, a farne le spese sono sempre i più informati, i più attenti a quello che sta accadendo e i più consapevoli della necessità di azioni concrete che vadano oltre i proclami e le belle parole. Certo, lo strapotere di cui questa gente impropriamente abusa, getta nello sgomento e riesce a soffocare le parole in gola, o perlomeno, per me è così, ma non piegherà le volontà di quanti hanno capito e sanno che la Legalità e la Giustizia non passano per le mani di questa classe dominante, corrotta ed asservita a poteri che nulla hanno a che vedere con una corretta amministrazione svolta nell’interesse della collettività.
Sappiamo che l’informazione ufficiale e i giornalisti asserviti a questi poteri insani non aiuteranno le persone a capire cosa sta succedendo e perchè. Per questo la piena consapevolezza dei cittadini è affidata quasi unicamente alla buona volontà di quanti decidono di impiegare il proprio tempo a divulgare informazioni e conoscenze, come fate voi da un bel po’ di tempo. Che questo possa addirittura rappresentare un rischio per le proprie libertà personali, come è accaduto a Claudio, è inaudito e non può essere accettato in nessuna civiltà che voglia darsi anche solo una parvenza di democrazia.
Purtroppo la cattiva informazione che ancora raggiunge a prevalenza la grande massa della popolazione rappresenta ed è il successo di questi poteri rovinosi e ingiusti e penso sia il punto debole che tutti noi ancora dobbiamo affrontare, anche se giornalisti non siamo e, per quanto mi riguarda, i mezzi a disposizione, sia tecnici che formativi, sono fortemente limitati alla mia sola espressa volontà.
Grazie per il vostro impegno e per le vostre attenzioni. Un grande abbraccio a Claudio, alla sua famiglia e a tutti voi.
Laura Giacobbe
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UN ABBRACCIO A CLAUDIO SANITA
Ho letto oggi la notifica della misura coercitiva nei confronti di Claudio Sanita.
Dopo il divieto di andare in Liguria, ora gli viene impedito di passare o fermarsi in tutti i paesi a margine della Scrivia, compresa Arquata dove ha abitato per lungo tempo e dove risiedono i suoi genitori. Tutto ciò a seguito di un procedimento penale in corso riguardante l’iniziativa di lotta messa in atto dal movimento anti TAV-Terzo Valico
Il provvedimento nasce dall’accusa di aver rapinato della sua macchina fotografica un operaio del Cociv e di aver promosso e partecipato all’iniziativa di lotta che si è svolta alla Pieve di Novi Ligure. Non so se questo operaio è lo stesso che due mesi or sono disse a un No Tav che osservava un cantiere Cociv: “Ti avremmo tagliato la gola e buttato in un buco, se fossimo al mio paese”. Operai che lavorano tra l’altro per ditte in gran parte sommerse da precedenti preoccupanti, come documenta il sito No Terzo Valico.
Quella della rapina è un’accusa talmente infamante che chiunque conosca Claudio sa non poter essere vera. Il Giudice visto un suo precedente penale (una condanna a tre mesi di reclusione con pena sospesa per una manifestazione contro la guerra in Iraq del 2003 contro la quale manifestarono milioni di persone nel mondo), ha comunque deciso di convalidare le misure cautelari proposte dal Pubblico Ministero.
Certamente non potrà recarsi in visita dai suoi genitori se non dopo averne fatto richiesta scritta al Giudice che deciderà volta per volta se accordargli questa possibilità. Inoltre non potrà più partecipare alle riunioni del comitato, distribuire volantini al mercato, parlare in un’assemblea pubblica, partecipare a una festa o a una manifestazione. Eccola qui in tutto il suo splendore la “democrazia italiana”.
Conosco da anni Claudio e lo stimo per la sua intelligenza e capacità organizzativa. Non è facile andare d’accordo con lui poiché è fermissimo sulle sue convinzioni e non accetta compromessi o vie di mezzo. Personalmente non ho mai avuto problemi, come del resto con la totalità degli antitav, a parte un paio di persone che ritengo troppo settarie o egocentriche.
In questi 22 anni ho avuto a che fare con centinaia di persone, motivate, ricche di ideali, pronte a sacrificare il proprio quieto vivere per tagliare le unghie ai predoni del bene pubblico. Ne cito alcuni a caso: il ferroviere Baldo Romeri, il prof. di zoologia Francesco Barbieri, il WWF Stefano Lenzi, gli operai Fasciolo, Corti e Albasio, il rag. Mario Bavastro, Stefania Pezzan, Gianni Repetto, Antonio Bruno, Corrado Testa, Daniela Cauli, Flavio Speranza, Renato Milano, Monica Manfredini ecc. ecc. Persone splendide che mi onoro di aver conosciuto.
Claudio Sanita è una di queste. Lo conobbi bene quando si ammalò di una malattia simile alla mia, una mieloradicolite e gli fui a fianco. Conobbi i suoi splendidi genitori. Seppi che oltre a battersi contro il Terzo Valico ad Alessandria aveva trainato la creazione di un centro per giovani ove si facevano musica, cultura e mille iniziative. Sempre presente a fianco di sfrattati, di emigrati, di emarginati: un rompiscatole per gli amministratori comunali e quindi lo sentii ancora più vicino al mio modo di essere. Uno che dà fastidio ai manovratori della politica, proprio lui che, ironia della sorte, proprio perché fa il macchinista sui treni, ritiene sacro il detto “Non disturbare il manovratore!”. Ora ha famiglia e una bambina e gli verrà proibito, a lui che ama l’archeologia, portarla a Libarna a visitare gli scavi.
Insomma Genni a carogna e Bunga o frodatore sono stati trattati molto meglio.
Claudio fra le tante sue attività si è occupato di difendere i nostri territori da un’opera inutile e disastrosa.
Se io fossi sindaco contatterei gli altri Comuni del lungo Scrivia (anticamente denominata IRIA) e gli assegnerei la cittadinana onoraria iriense.
Lo ammetto, anche per una forte affinità con Claudio, visto che anche a me è pervenuta una notifica derivante da una denuncia fatta nei miei confronti dal Cociv. Quale colpa? Pensare con la mia testa, battermi per l’interesse collettivo e scrivere, dopo aver esaminato una miriade di dati, ciò che penso.
Questo provvedimento è una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti di un movimento popolare che lotta da anni alla luce del sole contro la costruzione di un’opera inutile, devastante per l’ambiente e la salute dei cittadini. Limitare la libertà di movimento nei confronti di uno dei militanti più attivi e conosciuti significa, innanzi tutto, provare a spaventare un’intera comunità che continua a lottare per impedire lo scempio chiamato Terzo Valico senza dare il minimo segno di cedimento.
Evidentemente la strategia è cambiata e ce ne siamo accorti bene. L’epoca berlusconiana era caratterizzata da proclami e inefficienza. Con Monti, Letta e Renzi le cose sono cambiate ed ecco che l’opera più inutile e inquinata della nostra storia economica (dichiarazioni di Necci, Lodigiani, Imposimato, Ponti, ecc.) riprende vigore con massimo gaudio dei Stefano Imposimato, dei Borioli-Fornero, dei Chiamparino, dei sindacati, delle banche, dei gruppi economici e imprenditoriali autonominatesi e della pletora di sottoditte.
Antonello Brunetti
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TUTTA LA MIA SOLIDARIETA’ A CLAUDIO.
Un’accusa infamante, perchè I GRANDI uomini fanno paura.
Bruna
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10 100 1000 Claudio
viva la lotta per la difesa del nostro territorio
viva Claudio!
Marines Zanini
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La mente libera non si rinchiude.
Libertà per Claudio!
Fabio
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Quel provvedimento verso Claudio mi fa gelare il sangue nelle vene.. E mi richiama al DVD “Partigiani del 2000”.
Le istituzioni dello Stato non difendono il popolo e il territorio dello Stato, bensì i potenti che vogliono sfruttarlo, inquinarlo e distruggerlo.
In alto i cuori, rimaniamo uniti e solidali tra noi!
Nevina
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Volevo esprimere la mia solidarietà a coloro i quali sono stati nuovamente colpiti da provvedimenti giudiziari mirati a sfiduciare il movimento contrario alla realizazione di questa inutile opera.
Le persone colpite da questi provvedimenti meritano la stima di tutti i loro coincittadini per aver difeso il loro territorio, la salute pubblica
e il diritto a dissentire civilmente quando i propri diritti vengono calpestati.
Forza ragazzi non mollate
Paolo Bottaro
Casella GE
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Io non sto con chi si permette di diffamare, sto con chi ha il coraggio di dissentire… Sto con Claudio.
Valeria, uno dei tanti sguardi che hai incrociato ai cortei, una delle tante anime No Tav.
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In un mondo giusto
i politici, eletti e pagati dai cittadini, ascoltano i loro bisogni, rappresentano i loro interessi, utilizzano i loro soldi (tasse) per dare risposte che garantiscano loro benessere e serenità…lavoro, casa, scuole, ospedali, teatri, ecc….
In un mondo giusto
le forze dell’ordine, pagate dai cittadini, operano per garantire loro sicurezza, per proteggerli dagli abusi, per tutelare la loro incolumità nelle situazioni di pericolo…
In un mondo giusto
la magistratura, pagata dai cittadini, profonde le sue energie e le sue risorse per smascherare e arrestare coloro che operano e tramano per interessi privati a danno della collettività…evasori, corrotti e corruttori, inquinatori,ecc…
ma questo non è un mondo giusto
e i politici (comunque eletti e pagati dai cittadini) ignorano la voce delle comunità che dovrebbero rappresentare e utilizzano il loro denaro (tasse) per realizzare opere che mettono a rischio la salute e il benessere dei cittadini a vantaggio di costruttori e affaristi di discutibile moralità…
questo non è un mondo giusto
e le forze dell’ordine (sempre pagate dai cittadini) vengono impiegate a difesa di interessi privati e usano scudi e manganelli per fermare e zittire le voci di intere comunità che protestano per proteggere beni comuni : la loro salute e il loro territorio…
questo non è un mondo giusto
e la magistratura (ancora pagata dai cittadini) distribuisce fogli di via, avvisi di garanzia e misure cautelari contro coloro che protestano, cercando in questo modo di spaventarli e di fermarli, difendendo ancora una volta gli interessi di lobbies sulle quali la magistratura avrebbe probabilmente molto da lavorare…
questo non è un mondo giusto…lo sanno bene Claudio e quelli che nei mesi scorsi hanno ricevuto il foglio di via da Genova e dintorni e ancora le decine di persone che stanno ricevendo in questi giorni denunce e avvisi di garanzia per le proteste di Pozzolo e di Arquata…
ma forse un altro mondo è possibile…
un abbraccio solidale
Dondo Gianna
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Ho conosciuto Claudio tanto tempo fa: alla testa di cortei allegri e urlanti. E quell’allegria e quegli urli sapevano sempre di impegno, di non accettazione dell’ingiustizia, di orgoglio per la rivendicazione di un mondo più giusto e solidale. Mi ha sempre colpito il suo impegno e la sua determinazione. E non è certo un caso se l’ho ritrovato nel movimento NO-Tav per il terzo valico. E non è certo un caso se, davanti alla forza e alla volontà di quel movimento, il potere ha reagito con provvedimenti tesi all’intimidazione di quel movimento e di uno dei suoi leader più riconosciuti. Raccontano infatti che quando non si hanno più parole e argomenti per imporre scelte che non hanno altri interessi e motivazioni che non siano gli affari di qualche “imprenditore” e “amici”, si utilizza la repressione gratuita per tentare di spaventare coloro che non rinunciano a pensare con la propria testa. Per questo vale la pena impegnarsi e non accettare questa vergogna e a far sentire a Claudio la nostra vicinanza. E la volontà di fermare questa inutile opera. Ciao Claudio. Un abbraccio! A presto!!
nuccio puleio
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Mi associo alle espressioni di solidarietà e vicinanza a Claudio Sanita. Conoscendolo e apprezzandone le qualità morali ritengo anch’io assurde e preoccupanti le accuse a lui rivolte.
Simona Voiculescu
Allieva dell’Officina delle Lingue
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Niente, ti hanno già scritto in tanti, ti abbiamo scritto collettivamente, come vari Comitati, compreso quello di Pontedecimo…nonostante cio’ ci tenevo a darti tutta la mia solidarietà personale e comunicarti la mia grande stima per la tua capacità di azione unita ad una grande capacità comunicativa che ti rende davvero una delle persone da cui il movimento non puo’ prescindere, anche se io credo molto alla forza collettiva di un movimento come unica vera risorsa e possibilità di portare a fondo una lotta… ma altresi’ ogni collettivo ha bisogno di persone particolarmente energetiche , trascinanti, che anche nei momenti di sconforto sappiano infondere energia e coraggio.. ecco tu sei sicuramente una di quelle persone… e davvero credo che ti abbiano fatto una carognata senza fine, per la quale ho provato (fortemente all’apprendimento della notizia) e provo una grande indignazione…abbiamo un paese pieno di corruttori e corrotti, ladri di regime e politici criminali che dovrebbero stare in galera ed invece a persone rette e combattenti per la giustizia come te si nega in modo sostanziale la libertà….
mi spiace, anche perchè mi sembra di non poter fare nulla di decisivo per un amico ingiustamente colpito… ma spero che, collettivamente, riusciremo ad esserti vicini e provarle tutte per liberarti da questa condizione restrittiva.
Mi raccomando, tieni duro e non abbatterti, abbiamo grande bisogno di te.
Un abbraccio forte, compagno Claudio
Massimo