Sul cantiere della “galleria di servizio Vallemme” situato a Voltaggio abbiamo scritto molte volte. Trattasi di un luogo simbolo della vicenda Terzo Valico, il famoso “foro pilota” che venne sequestrato dai Carabinieri del Noe a metà anni 90 quando i responsabili di Cociv e alcuni politici compiacenti vennero accusati di truffa aggravata ai danni dello stato salvo poi essere prescritti grazie alla famosa legge ex Cirielli.
Siamo tornati ad occuparcene di recente, dimostrando con i video pubblicati nell’articolo intitolato “Le prove che stanno scavando a Voltaggio” che i signori del Cociv hanno rincominciato lo scavo della galleria di servizio prima che venisse approvato da parte della Regione Piemonte il piano Cave e quindi senza le necessarie autorizzazioni. Se ci fosse un magistrato attento ci sarebbe sicuramente materiale per aprire un’inchiesta.
Negli ultimi tempi, primo dello stop dei lavori per la pausa natalizia, grandi montagne di terra sono state ammassate all’interno del cantiere (materiale di risulta dello scavo della galleria), anche nelle aree in cui non è previsto da progetto lo stoccaggio dello smarino. L’Arpa Piemonte, l’ente a cui è stato attribuito il compito di vigilare sul cantiere, ha diffuso un comunicato stampa in cui ha scritto di aver effettuato un’attività ispettiva che non ha rilevato la presenza di fibre di amianto. Amianto che ormai è appurato esserci e che verrà incontrato durante il proseguio dello scavo della galleria come ormai, quasi più nessuno, si sente di negare.
Davanti a questo ci si aspetterebbe il rispetto di alcuni parametri di sicurezza di buon senso per tutelare i lavoratori del cantiere e soprattutto la popolazione locale. La foto allegata a questo articolo (cliccateci sopra per ingrandirla), scattata in data 6 Gennaio, ben rappresenta quali siano le precauzioni adottate per far sì che lo smarino con probabilità di contenere amianto non venga a contatto con persone che potrebbero respirarne le fibre.
Non sappiamo se sia stato il cumulo di terra a far pressione sulla rete causandone l’abbattimento oppure il maltempo che ultimamente ha dimostrato di avere spiccate simpatie No Tav, resta il fatto che proprio di fianco alla strada provinciale che collega Voltaggio al passo della Bocchetta, la situazione che si presentava il giorno dell’Epifania è quella documentata dalla fotografia. Recinzione del cantiere abbattuta e cumulo di smarino a pochi metri di distanza dalla carreggiata stradale.
Forse sarebbe bene che l’Arpa decidesse in fretta di tornare a controllare il cantiere di Voltaggio per verificare che tutto venga svolto nel rispetto delle regole e delle prescrizioni fatte a Cociv da parte del Ministero dell’Ambiente e della Regione Piemonte. O forse sarebbe bene che il Sindaco di Voltaggio Repetto, se non è troppo impegnato a stampare volantini per la Lauro Spa, decidesse di mandare il suo vigile a dare un’occhiata.
Non sappiamo se questo succederà e ci permettiamo di avere qualche dubbio a riguardo, ma sappiamo che le donne e gli uomini contrari al Terzo Valico hanno una ragione in più per recarsi Sabato 18 Gennaio a Voltaggio e imporre dal basso un giorno di chiusura di quel cantiere.