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Ancora solidarietà agli attivisti arquatesi

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Dopo il comunicato stampa del comitato di Tortona e la conferenza stampa di venerdì stanno arrivando altri comunicati che esprimono solidarietà e vicinanza agli attivisti del comitato arquatese che hanno subito mercoledì le perquisizioni.

Li pubblichiamo in questa pagina in continuo aggiornamento.

Dopo le denunce, i fogli di via, ora le perquisizioni

Mercoledì 20 Novembre, alle ore 07:00, la digos di Alessadria ha perquisito le abitazioni di quattro attivisti del comitato no tav terzo valico di Arquata Scrivia per ricercare gli indumenti indossati dai quattro arquatesi lo scorso 28 Maggio 2013, ai fini di un indagine per violenza privata ai danni di un operaio della Geotec (che opera sondaggi geognostici legati al terzo valico) con cui avevano scambiato alcune battute senza alcun tipo di degenerazione.
Questa vicenda è l’ennesima escalation della stretta repressiva ai danni del movimento non tav terzo valico, che dopo le denunce, i fogli di via, la militarizzazione del territorio per aprire i cantieri, adesso sperimenta le perquisioni nelle case degli attivisti, secondo un copione già visto in Val Susa.
Tutte le realtà che fanno parte de del movimento no tav terzo valico a Genova, manifestano la piena solidarietà agli attivisti arquatesi, ricordando che i “buoni” ed i “cattivi” non esistono, e che tutt* stiamo dalla stessa parte, ossia, contro quella “grande” opera inuitle e dannosa chiamato terzo valico ad alta velocità Genova-Milano.

Movimento No Tav Terzo Valico Valpolcevera e Valverde

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Solidarietà alla lotta

“Diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico”. Con questa accusa la giornalista Tina Merlin fù, nel 1956, messa sotto processo per direttissima per i suoi articoli sulla diga del Vajont. Oggi come ieri il potere reagisce, alla protesta popolare, cercando di crare i “cattivi” di turno. La cieca repressione è servita soltanto ad asasperare , ma noi non cascheremo nella loro trappola. Le nostre domande su territorio, convenienze, salute, legalità continuano ad essrere senza risposta. Domande che sono macigni imbarazzanti per chi governa questo paese, senza nessun rapporto con la realtà e i cittadini. Voglio testimoniare, con queste poche righe, la mia piena solidarietà agli attivisti del movimento NO TAVTERZOVALICO, che hanno subito la perquisizione delle loro case e portati in questura in Alessandria. Noi andremo avanti, con voi.

“E se credente ora che tutto sia come prima perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”

Fabrizio De Andre: Canzone del maggio

Gianni Cirri, Consigliere Comunale di Arquata Scrivia

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Solidarietà ai 4 attivisti del Comitato No Terzo Valico di Arquata che il 20 novembre hanno ricevuto una perquisizione in casa alle 7 di mattina.
Risultato della perquisizione ai “terribili terroristi”: alcuni indumenti, un foulard e uno striscione sono stati portati via.
Questi tentativi di intimorire non ci fermeranno. Ragazzi siamo con voi!

Comitato Studentesco No Tav – Terzo Valico

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Il Laboratorio anarchico PerlaNera esprime piena solidarietà alle quattro persone di Arquata, del movimento No Tav Terzo Valico che hanno dovuto subire le perquisizioni  questa mattina a causa del loro attivismo contro il Terzo Valico, perquisizioni avvenute proprio durante e prima delle mobilitazioni fatte dal movimento No terzo valico indette per il 23 sabato mattina ad Arquata e nella giornata del 26 novembre alla Conferenza dei Servizi ad Alessandria, ma sopratutto dopo la bellissima giornata di domenica scorsa, in cui si sono abbattute le reti del nuovo cantiere a Radimero (ricordiamo che qui uscirà il tunnel-galleria).

Laboratorio Anarchico PerlaNera

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Esprimiamo la nostra solidarietà ai quattro attivisti del Comitato No Terzo Valico di Arquata Scrivia per la perquisizione ricevuta nelle proprie abitazioni lo scorso 20 novembre alle 7 di mattina.
Ovviamente non hanno trovato nulla, ma hanno provato ad intimorire i quattro No Tav e tutto il movimento.
Questi stupidi gesti non ci fermeranno. Solidarietà a loro!

No Terzovalico Vallemme

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Voci della Memoria Casale Monferrato, da due anni convintamente al fianco dei Comitati che si battono contro la costruzione di quell’infrastruttura demenziale chiamata Terzo Valico, esprimono la loro solidarietà e vicinanza ai quattro attivisti di Arquata Scrivia per ciò che hanno subito mercoledì 20 novembre.
Sperando che le bandiere che avevamo sulle spalle nella marcia da Novi a Pozzolo il 20 aprile, le bandiere tricolori “ETERNIT GIUSTIZIA” della nostra lotta contro l’amianto che non conosce confini, non debbano un giorno venir requisite come accaduto nelle perquisizioni di Arquata per uno striscione che raccontava la lotta, la dignità e l’etica di un intero Movimento non violento e popolare per la propria terra e la propria salute.
Si comincia dai simboli per arrivare alle idee.

Associazione Voci della Memoria

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Con un copione già sperimentato in Valsusa dopo le denunce, i fogli di via, la militarizzazione del territorio, adesso a colpire la lotta contro il terzo valico arrivano anche le perquisizioni. Esprimo quindi tutta la mia solidarietà agli attivisti arquatesi oggetto di questo provvedimento, convinto che tutto questo non fermerà e dividerà l’attività dei comitati che da circa un due anni stanno portando avanti un intensa mobilitazione sui territori liguri e piemontesi dove dovrebbe sorgere questa “grande” opera inutile e dannosa.

Davide Ghiglione lista Rifondazione Comunisti per Campomorone