Indietro

Una certezza: l’amianto c’è e uccide

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Si è concluso con l’assemblea di Venerdì scorso a Pozzolo Formigaro, che ha registrato il tutto esaurito, il nuovo ciclo di incontri riguardanti la presenza di amianto connessa alla realizzazione del Terzo Valico. L’ingegnere arquatese Francesco De Milato ha presentato il suo studio pubblicato su questo sito la cui versione cartacea è stata distribuita dal movimento in migliaia di copie nei territori interessati dalla “grande opera”.

Alle assemblee di Spinetta Marengo, Arquata Scrivia e Pozzolo Formigaro hanno partecipato centinaia di persone che hanno ascoltato anche la storia tragica e degna della comunità di Casale Monferrato grazie alla partecipazione di Giuliana Busto dell’Afeva e di Luca e Diego dell’Associazione Voci della Memoria. Nell’assemblea arquatese  è stato portato anche il punto di vista scientifico da parte di Diego Sabbi e Giulio Zannini, medici di base del paese al confine fra Piemonte e Liguria, mentre in quella pozzolese l’ingegner Gambarotta ha approfondito alcuni aspetti tecnici legati alla realizzazione della linea ad alta velocità. A tutti loro ancora un ringraziamento per aver dedicato il loro tempo alla causa della lotta contro il Terzo Valico.

Ad assemblee concluse sono almeno tre le affermazioni che ci sentiamo di fare con certezza:

1. L’amianto c’è e grazie all’opera di informazione del movimento anche Cociv e la classe politica che vuole costruire il Terzo Valico sono ormai costretti a riconoscerlo. Una grande vittoria, impensabile senza la determinazione di centinaia di militanti dei comitati e la partecipazione di migliaia di persone alle iniziative per fermare il Terzo Valico.

2. Se si respira anche una sola fibra di amianto c’è il rischio di ammalarsi di calcinoma polmonare, asbestosi o mesotelioma (malattia senza alcuna possibilità di cura). La lotta contro il Terzo Valico è anche una lotta per la difesa della propria salute e quella dei propri figli.

3. La consapevolezza del rischio amianto sta aumentando inesorabilmente, giorno dopo giorno, fra le popolazioni interessate dall’opera.

Staremo adesso a vedere se e quando verrà presentato lo studio sull’amianto svolto dal tavolo regionale della Regione Piemonte, certi che ogni tentativo di minimizzazione del problema si dovrà scontrare con quanto il movimento è stato in grado di seminare su questo argomento negli ultimi due anni.

A futura memoria e certi di fare cosa gradita pubblichiamo le slide utilizzate dall’ingegner De Milato per la presentazione dello studio.

Si possono scaricare cliccando qui.