
Come si apprende dalla lettura del verbale della seduta del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) del 19 Luglio 2013 è stata concessa la proroga di due anni della dichiarazione di pubblica utilità relativa alla realizzazione del Terzo Valico e sono stati stanziati circa 80 milioni di euro all’anno per ciascuno degli anni dal 2015 al 2024 per uno stanziamento complessivo di 802 milioni di euro finalizzati al finanziamento parziale del secondo lotto dei lavori della “grande opera inutile”.
La proroga della dichiarazione di pubblica utilità avviene nonostante non esista uno studio sui rapporti costi – benefici dell’opera e nonostante sia stata presentata un’interrogazione parlamentare al Senato della Repubblica inerente l’argomento a cui il Governo non ha neppure fornito risposta nonostante siano abbondantemente scaduti i termini per farlo come da regolamenti parlamentari. Chi ancora nutriva qualche illusione sulla demorazia in salsa italica dovrà definitivamente ricredersi e prendere atto che la nostra è la democrazia del partito del tondino, del cemento e del malaffare.
Per quanto riguarda invece lo stanziamento degli 802 milioni in dieci anni trattasi della restituzione dei finanziamenti levati al Terzo Valico un mese fa con la grande differenza sostanziale che il decreto del “Fare” tolse al Terzo Valico 773 milioni di Euro subito diponibili e oggi il Cipe stanzia 800 milioni ma nei prossimi 10 anni dal 2015 al 2024. Ma non avevano detto che avrebbero concluso l’opera in otto anni al netto della presenza del movimento che gli sta rendendo la vita sempre più difficile?
Trattasi evidentemente del contentino tanto richiesto dalla classe politica più corrotta d’Europa e dalla grande coalizione che da Burlando a Doria, passando per Cota e Lupi vuole spartirsi la torta dell’altà velocità da Fegino a Tortona. E’ evidente che i soldi (6,2 Miliardi di euro a preventivo) per la costruzione del Terzo Valico sono ben lungi dall’essere trovati ma intanto vogliono iniziare ad aprire qualche cantiere e a fare qualche danno come testimonia la vicenda dei fori pilota di metà anni ’90.
Dopo la riunione del Cipe di oggi tutto fa presagire che nei prossimi giorni Cociv tornerà alla carica con l’intento di iniziare a spendere i soldini a disposizione. Sulla sua strada troverà come sempre la determinazione delle donne e degli uomini del Movimento No Tav – Terzo Valico.