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I ‘No Tav’ denunciano il giallo del carteggio Roma-sindaci

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

da radiogold

Questa volta non sono le azioni a far discutere ma i documenti. Parliamo del Terzo Valico e degli atti pubblicati su www.notavterzovalico.info. Su questo sito, infatti, è apparsa giovedì la lettera inviata dal presidente dell’osservatorio ambientale terzo valico dei Giovi, datata 8 maggio. Si tratta della risposta alla moratoria inviata il 9 marzo scorso, quella firmata da tredici sindaci di altrettanti comuni (Alessandria, Arquata, Carrosio, Castelnuovo, Fraconalto, Gavi, Novi Ligure, Pontecurone, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia, Tortona, Vignole e Voltaggio) per chiedere la sospensione delle varie attività in attesa delle risposte ai vari rilievi avanzati sull’opera e al suo impatto sul territorio. Il popolo ‘no tav’, ieri mattina, ha manifestato tutte le perplessità rispetto alla mancata divulgazione delle repliche da Roma, nonostante, dall’avvenuta ricezione, sia passato così tanto tempo: “nessuno dei riceventi l’ha detto, perché la replica non è stata, come dire, esaltante – si legge sul sito”. Il pensiero lo ha chiarito in maniera ancora più netta Claudio Sanita del movimento No Tav: “mi pare che nessun sindaco abbia reso pubblico questo atto forse anche perché il presidente dell’osservatorio ambientale sberleffa i primi cittadini – ha spiegato Sanita. Non sappiamo ora se i sindaci siano in imbarazzo, quello che sappiamo è che è passato molto tempo dalla ricezione del documento”.
Lorenzo Robbiano, sindaco di Novi Ligure, ha replicato così agli interrogativi e alle illazioni avanzati dal popolo no tav: “non dobbiamo pubblicare la corrispondenza, ci mancherebbe altro. Le delibere sono pubblicate e quando c’è un atto pubblico noi lo pubblichiamo. Se dovessimo farlo con tutta la corrispondenza che riceviamo ci vorrebbero delle enciclopedie. Non abbiamo nascosto assolutamente nulla”. Robbiano ha poi chiarito qual è il suo pensiero rispetto alle puntualizzazioni dell’osservatorio: “Noi risponderemo all’osservatorio dicendo che ci sono parecchie cose su cui non siamo d’accordo.“.
Gli oppositori della Tav però non si fermano alle date e contestanto proprio quanto emerso dal contenuto dell’atto inviato dalla capitale Nel testo del documento l’organo risponde alle affermazioni comunicate dai sindaci nella moratoria: “sorprende – si legge – l’affermazione secondo la quale sussisterebbe una pervicace ostinazione da parte dell’Osservatorio a negare il trasferimento di parte delle proprie attività sul territorio interessato, perchè contraddetta dai fatti”. Una frase seguita dall’ulteriore appunto: “si è data la massima disponibilità a svolgere incontri mirati sul territorio con gli Enti Locali, come peraltro già avvenuto, per affrontare le criticità di carattere ambientale che potrebbero emergere. Inoltre, l’osservatorio si è già attivato nel senso richiesto da codesti Comuni, approvando già nella seduta del 30 Gennaio u.s. l’idea di operare attraverso Gruppi di Lavoro dell’osservatorio territoriali su specifiche tematiche da sviluppare“. Una serie di rilievi dai toni piccati che però secondo gli amministratori locali deriverebbe dalle “molte critiche mosse in una riunione avuta in passato e replicate nella lettera del 9 marzo“.
Di certo però la storia non finirà qui. Il sindaco Robbiano ha già comunicato che scriverà “un’altra lettera in cui verranno ribaditi i punti presentati il 9 marzo visto che quanto ricevuto, evidentemente, non ci ha soddisfatto assolutamente”. Il popolo ‘no tav’ invece ha chiarito ancora una volta per bocca di Claudio Sanita: “non ci interessano i carteggi, noi sappiamo solo che il Terzo Valico non lo costruiranno mai”.

Fabrizio Laddago