
Inizia oggi una nuova rubrica, Pillole di TAV e Terzo Valico, per richiamare l’attenzione in modo ironico e conciso su dichiarazioni o affermazioni, spesso nascoste tra fiumi di parole, che mettono ulteriormente in luce la poca consistenza delle posizioni SI TAV.
Saranno vere e proprie pillole, un concentrato di poche righe per evidenziare lo stridente contrasto tra la realtà del Paese e l’utopia di un progetto basato su stime e scenari falsati al solo fine di giustificare un’opera che se realizzata devasterà l’ambiente e la salute della popolazione, priverà molte persone della propria terra e della propria casa (perché basta togliere una striscia di 2m che separa l’ingresso dalla strada, per rendere la proprietà invivibile), il tutto senza produrre sufficienti posti di lavoro sul territorio a fronte dei molti che sarebbero garantiti dalle tante piccole opere utili alla società e realizzabili investendo diversamente i 6.2 miliardi al momento stimati per realizzare il Terzo Valico, cifra che purtroppo aumenta di tanto in tanto.
Sappiamo bene che gli spunti offerti dai signori SI TAV non sono mai mancati in passato, né mancheranno in futuro, ma all’occorrenza non ci risparmieremo di offrire pillole prodotte dai NI TAV o dai sedicenti NO TAV pro tempore, nati dalle rovine delle recenti elezioni politiche.
E poiché, come per tutti i bugiardini che si rispettino, è più lunga la lettura dei consigli per l’uso che tutto il resto, passiamo subito alla prima pillola.
1. Pillola del 7 aprile 2013
E’ indispensabile fare il terzo valico dato che sicuramente le attuali linee sono sottodimensionate per trasportare “DUE treni al giorno, per una capacità di 96 teu complessivi, con un riempimento tra il 70 e l’80%” sulla tratta ferroviaria Voltri-Rivalta
Pillola gentilmente offerta da “I treni Fuorimuro arrivano a Rivalta” (6/4/2013), shippingonline.ilsecoloxix.it