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Sezzadio (AL): cade la giunta sulle cave da trasformare in discarica

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

da manifestiamo.eu

Di Alessandra Fava | 22 marzo 2013

Stamattina 8 su 12 consiglieri comunali del Comune di Sezzadio (nell’alessandrino) hanno dato le dimissioni dall’incarico e fatto cadere la giunta di centro-destra. Motivazione? Il no alla destinazione di due cave a discarica, per ricevere le terre del Terzo Valico. La fine del governo del sindaco Pier Luigi Arnera segna una vittoria per i comitati e cittadini che si sono attivati negli ultimi sei mesi contro l’attribuzione delle discariche di Cascina Borio all’azienda Riccoboni. Attivati anche grazie a una lunga inchiesta di un settimanale cattolico locale, L’Ancora, col giornalista Massimo Prosperi. La paura che il percolato nei decenni futuri possa inquinare le falde acquifere sotteranee che portano l’acqua anche ad Acqui, una risorsa capace di dar da bere a 200 mila abitanti della zona, ha fatto novanta.

Così ieri il sindaco Arnera prima ha cercato di riunire un pre-consiglio comunale cercando qualche assessore o consigliere che votasse con lui a favore dell’operazione e alla fine ha dovuto registrare la sua sola presenza.
Poi a consiglio riunito con centinaia di attivisti che in questi mesi si sono mobilitati contro la discarica atta a ricevere anche lo smarino del Terzo valico, ha cercato di non far votare due mozioni proposte dalla minoranza.

Alla fine le mozioni del no alla discarica sono passate tra l’esuberanza dei presenti che hanno anche applaudito e sfilato con striscioni come ”Arnera dimettiti”. Striscioni sequestrati dai carabinieri che hanno presidiato straordinariamente il consiglio comunale.

Non sono passate dodici ore e stamattina un’altra sorpresa. All’apertura degli uffici comunali, alle 8,30, otto consiglieri comunali per metà dell’opposizioni di centro-sinistra (fanno parte di una lista civica) e altri quattro dissidenti, sono andati dal segretario e hanno rassegnato le dimissioni. Morale: la giunta non esiste più.

”E’ la prima amministrazione che cade sul terzo Valico – dice con forza Urbano del Comitato degli esuli cileni, un ambientalista che ha già portato avanti altre battaglie come quella contro l’Acna di Cengio – E’ una giornata molto importante. La gente è stata coinvolta, ha capito, ha partecipato in massa a un’assemblea la scorsa settimana e sono venuti ancor più numerosi ieri in consiglio comunale. E’ un segnale che mandiamo alla provincia visto che già 23 comuni si sono dichiarati contro la discarica”.

Ora la Riccoboni minaccia di chiedere risarcimenti ai consiglieri comunali e al Comune. E la battaglia sulla discarica passa in Provincia dove siedono convinti assertori dell’importanza della discarica per il territorio, pur andando contro pareri regionali che invece allertano sul rischio idrologico. Anche se, proprio la Provincia di Alessandria, si è associata alla richiesta di moratoria per il Terzo valico insieme ad altri 13 comuni dell’alessandrino e del genovese. In pratica chiedono che l’infrastruttura venga ridiscussa in Parlamento.