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Terzo valico come la Val Susa?

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

“Sì ci piacerebbe” è il primo commento che molti attivisti No Tav – Terzo Valico devono aver fatto oggi aprendo l’edizione alessandrina del giornale “La Stampa”, detta “La busiarda” dai torinesi.

Il titolo di prima recita proprio così: “Terzo Valico come la Val Susa”. In realtà il titolista de “La Stampa” la spara grossa e il titolone riguarderebbe la prima riunione del comitato di Pilotaggio previsto dalla legge regionale n.4 del 21 Aprile 2011 approvata nel tentativo risultato vano di comprarsi la protesta popolare contro il Tav Torino – Lione.

La cosa che fa riflettere è che le uniche opere pubbliche che rientrano all’interno di questa legge sono proprio il Tav Torino – Lione e il Tav – Terzo Valico Genova – Tortona, inserito dopo numerose pressioni da parte del consigliere regionale Rocchino Muliere.

La filosofia del comitato di pilotaggio e della legge regionale sono chiare: “rotonde, defiscalizzazione e strade in cambio dei disagi che porteranno le grandi opere”. Peccato che la legge regionale in questione sia sprovvista di copertura finanziaria!

Viene naturalmente da piangere a leggere che uno dei tavoli tecnici del comitato di pilotaggio riguarda la valorizzazione dello smarino, opera in cui la ‘ndrangheta è priva di rivali tanto in Piemonte quanto in Liguria.

A fare parte di questo comitato tecnico sono i seguenti signori, come apprendiamo dalla lettura de “La Stampa”:

– Il commissario Governativo Walter Lupi (quello che utilizzava i beni pubblici come ville private vista mare)

– L’Assessore Regionale ai trasporti Barbara Bonino (quella che con l’Assessore ai Trasporti Ligure sta massacrando, facendo finta di litigare, il trasporto pubblico locale da Piemonte a Liguria e viceversa)

– Graziano Moro per la Provincia di Alessandria (quello che prima si dimentica e poi non viene fatto accomodare al tavolo dell’osservatorio ambientale)

– Lorenzo Repetto Sindaco di Voltaggio (quello che ha mandato mano per mano un assessore e Cociv per convincere le persone a farsi espropriare)

Non c’è che dire, forse neppure la Banda Bassotti riuscirebbe a tener testa alla Banda del comitato di pilotaggio.

A parte questo trattasi di notizia arcinota, l’ennesimo tavolo burocratico da cui ovviamente vengono esclusi cittadini, comitati, associazioni e Istituzioni contrarie alla realizzazione del Terzo Valico.

Per quale ragione allora “La Stampa” decide il titolone ad effetto?

Questo non lo sappiamo, ma sappiamo che regolarmente da qualche giorno a questa parte i mezzi di informazione sembrano spingere l’acceleratore verso un tentativo di criminalizzazione del movimento con l’intento di impaurire le persone. L’accezione “come la Valsusa” non viene richiamata ad indicare la straordinaria partecipazione popolare che da sempre contraddistingue la comunità valsusina contro il Tav, ma a richiamare tristi presagi di scontri fra manifestanti e forze dell’ordine.

Non è probabilmente casuale che si continui a ripetere che dieci attivisti siano stati denunciati per aver bloccato gli espropri quest’estate (sfogliare la rassegna stampa per rendersene conto). E non è probabilmente casuale che si sia cercato di far passare il messaggio che i proprietari dei terreni schierati coi No Tav sarebbero stati denunciati a loro volta per aver chiesto l’aiuto degli attivisti in difesa della propria terra. Un vero e proprio delirio giuridico privo di ogni fondamento, uscito dalla bocca di qualche funzionario di PS e preso per oro colato dalla carta stampata.

Ovviamente tutto questo non ha prodotto gli effetti sperati e domani a Gavi si giocherà l’ennesima tappa della battaglia degli espropri.

Quello di cui siamo certi è che il Terzo valico non è ancora come la Valsusa.

Ma se mettiamo insieme l’urgenza di convocare il comitato di pilotaggio, la pagliacciata dell’osservatorio ambientale, l’inizio di una campagna stampa volta a impaurire e le prime azioni repressive, allora probabilmente si è sulla buona strada e si inizia a fare paura.

Non si è ancora come la Valsusa, ma si sta lavorando con determinazione per diventarlo…