
da genova24.it
Genova. Auguri di Natale e ci rivediamo a gennaio, anche con il Terzo Valico. Finisce un po’ prima del previsto, per mancanza di numero legale, la due giorni di consiglio comunale, da ieri riunito per approvare le delibere di Tursi di fine anno.
E la fine ha la coda al veleno: salta l’ok alla delibera per l’approvazione del progetto degli interventi connessi con il Terzo valico, così come ieri era stata rinviata quella sulla Gronda, con il cavillo formale della nomina di un consigliere nell’osservatorio. E’ il vicesindaco Stefano Bernini a dar fuoco alle ceneri sull’equilibrio precario della giunta Doria in tema grandi opere: “Esempio di politica da prima Repubblica, forse da regno – commenta a caldo Bernini – non si affrontano le questioni ma si prende posizione con giochetti che portano a rallentare i tempi di un’opera fondamentale per la città, senza considerare lo sforzo di questa amministrazione di entrare nel merito delle questioni”. Il vicesindaco fa riferimento al piano di cava “un piano innovativo che consentiva di ottemperare il bisogno dell’opera con le richieste degli abitanti”.
Su 41 totali (sindaco compreso), oggi erano presenti in Sala Rossa 32 consiglieri: 19 sono rimasti, 13 sono usciti dall’aula: Balleari, Baroni, Campora, Grillo, Lauro (Pdl), Gioia e Repetto (Udc), Musso Vittoria (Lista Musso) Muscarà, Putti, De Pietro, Boccaccio (M5S) e Bruno (FdS).
Dall’altra Pdl, Lega e Udc sull’Aventino per protesta contro l’assenteismo della giunta: “non solo le delibere sono piovute tutte all’ultimo – dice l’opposizione – ma oggi sono assenti sia sindaco sia sette assessori”.
“Gli assessori non devono votare – taglia corto Bernini – certo se tutti i consiglieri fossero stati presenti non ci sarebbe neanche stato bisogno di ricorrere a questi giochini”. Conclusione e messaggio di Natale: “la maggioranza deve interrogarsi su quali siano davvero le sue strategie”, chiosa il vicesindaco.