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Nasce il presidio No Tav – Terzo Valico di Pozzolo Formigaro

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Quando alcuni giorni fa scrivevamo che il Movimento No Tav – Terzo Valico prosegue inesorabilmente per la sua strada a prescindere dalle iniziative del Cociv, non immaginavamo quello che solo dopo pochi giorni sarebbe successo a Pozzolo Formigaro, comune del basso alessandrino che si trova all’estremità nord del progetto del tracciato del Terzo Valico Ferroviario.

Circa quindici giorni fa si è costituito il comitato locale No Tav – Terzo Valico in una partecipata assemblea che ha coinvolto decine di cittadini pozzolesi preoccupati per gli effetti devastanti che il Terzo Valico avrà sulla vita del paese. Infatti a Pozzolo è prevista la più grande cava di tutto il progetto del Tav – Terzo Valico, con un’estensione di 1.078.468 metri quadrati, maggiore del centro abitato del paese.

Una cava definita in gergo tecnico apri e chiudi che dovrebbe sorgere presso la Cascina Romanellotta, da cui dovranno essere prelevati 2.657.740 tonnellate di materiali inerti necessari ai lavori ed essere poi rimpiazzati con 1.959.538 metri cubi di smarino derivante dal materiale di risulta del tunnel di valico. Smarino che sappiamo bene contenere amianto, sostanza di cui si conosce alla perfezione gli effetti mortali sulle persone che si trovano a respirarne le fibre.

Succede allora che il neonato comitato pozzolese decide di dar vita al primo presidio No Tav – Terzo Valico che sorge a pochi metri dal perimetro di cascina Romanellotta su un campo agricolo messo a disposizione da un contadino aderente al comitato.

Grazie alla passione e al cuore di due giovani militanti No Tav coi capelli bianchi che sembrano aver scoperto una nuova giovinezza nella battaglia contro il Terzo Valico, nel giro di pochi giorni si recupera un grosso tendone da campo macinando chilometri sulle autostrade del paese, le tavole necessarie per la pavimentazione vengono gentilmente messe a disposizione da un falegname No Tav e Domenica mattina inizia la costruzione del presidio.

Dopo una lunga giornata di lavoro il primo presidio No Tav – Terzo Valico prende vita e consigliamo a tutti di andare a vederlo coi propri occhi per rendersi conto di quanto sia bello e confortevole (intanto accontentatevi delle foto).

Succede così che l’ultimo nato della decina di comitati locali contro il Tav – Terzo Valico sia il primo a costruire un presidio dalle molteplici funzionalità. Un luogo a ridosso della ipotetica cava per avere sempre sotto controllo la situazione e non farsi cogliere alla sprovvista dal Cociv. Un luogo in cui svolgere le riunioni del comitato pozzolese e dare vita a tanti momenti di socialità utili a far cresecere le relazioni sociali fra i presidianti e a promuovere iniziative per raccogliere fondi a sostegno del movimento. Un luogo che sia punto di riferimento per tutta la comunità pozzolese nella lunga battaglia contro la costruzione del Terzo Valico.

Nella competizione tutta a fin di bene che da sempre esiste fra i comitati, questa volta è Pozzolo a battere tutti e a fornire un’indicazione utile a tutto il movimento.

Che dieci presidi sboccino su tutto il territorio interessato dai lavori del Tav – Terzo Valico!