
Ancora una volta dimostrando l’assoluta assenza di autonomia il Comune di Fraconalto segue le orme di quello di Voltaggio, e se possibile fa ancor peggio!
Se a Voltaggio con un comportamento non condivisibile un assessore ha accompagnato nelle case degli “occupandi d’urgenza” un rappresentante di Cociv, a Fraconalto la sede municipale viene messa a disposizione di Cociv con la giustificazione di agevolare i contatti tra Cittadini ed il consorzio, il Comune dovrebbe invece esperire ogni possibile iniziativa per tutelare il proprio territorio ed i suoi abitanti tentando in ogni modo di fermare un’opera figlia del malaffare.
Pensare che non molto tempo addietro i Comuni di Voltaggio Carrosio e Fraconalto con un documento inviato persino al Capo dello Stato chiedevano rassicurazioni su salute ed impatto sull’ambiente. Nessuna risposta giunge a fugare dubbi e timori, allora un documento ancor più chiaro afferma la contrarietà all’inizio dei lavori finchè non fossero giunte risposte.
Nessuna risposta è arrivata ai cittadini ma le trivelle sono al lavoro e se non bastasse si spiana la strada a Cociv mettendo il tappeto rosso a chi vorrebbe portar via le proprietà di coloro che vivono lungo le provinciali delle Val Lemme e della Castagnola per effettuare un inutile allargamento di cui nessuno ha bisogno!
Si parla poi di tutela dei Cittadini e del Territorio, ma forse possiamo pretendere qualche cosa di diverso se persino durante la seduta del Consiglio Comunale un consigliere afferma di auspicare un lavoro per se stesso da Cociv?